RISERVE AUREE: LEGA E CINQUESTELLE SOVRANISTI SOLO SUI SOCIAL

In questi giorni si è discussa al Senato della mozione presentata dal governo sulle riserve auree di Bankitalia. La mozione è passata grazie all’asse governativo, eppure la maggioranza ha bocciato un’altra mozione avanzata dal gruppo di Fratelli d’Italia.

L’obiettivo di Lega e Cinquestelle è quello di avere notizie intorno alle riserve auree possedute da Bankitalia, soprattutto quelle detenute all’estero, nonché sulle eventuali modalità di rimpatrio di queste ultime. La mozione proposta da Giorgia Meloni andava in una direzione ben precisa: impegnarsi a ribadire che le riserve auree non sono di proprietà di Bankitalia, in gran parte in mano a istituti privati, bensì dello Stato e dei Cittadini italiani. Un impegno, questo, che Fratelli d’Italia porta avanti da anni e che qualsiasi forza politica sovranista o sedicente tale avrebbe perorato. Eppure, tanto il partito di Salvini, quanto quello di Di Maio, si sono espressi in maniera contraria. Giorgia Meloni ha giustamente sottolineato l’incoerenza di chi sui social si presenta come il difensore della patria e dei confini nazionali, ma in Palazzo vota contro un provvedimento che avrebbe ribadito che le riserve auree sono esclusivamente una ricchezza statale, non appartenente a nessun soggetto privato. “Nelle ultime settimane abbiamo interrogato il presidente del Consiglio Conte che a sorpresa dice che le riserve auree sono di proprietà di Bankitalia, quindi non più degli italiani e dello Stato”, dichiara Giorgia Meloni.

Sulla vicenda interviene anche Luca Vitale, esponente grossetano di Fratelli d’Italia: “Il governo aveva l’occasione di fare qualcosa nell’interesse del popolo, un’azione concreta e diretta, e ha preferito voltarsi dall’altra parte. Ciò che mi lascia ancora più perplesso è l’obiettivo verso cui sembra tendere la mozione presentata dalla Lega e dai Cinquestelle: a che scopo chiedere informazioni sulle modalità di rientro delle riserve auree se non si ha l’intenzione di ribadirne la sovranità italiana? Il timore è che Conte e i suoi ministri vogliano vendere una parte delle riserve per finanziare le manovre del governo, rivelatesi dannose per l’economia italiana, e sopravvivere così alle promesse elettorali dei due partiti di maggioranza. Questo esporrebbe ancor più l’Italia alle manovre speculative di operatori finanziari senza scrupoli. Giorgia Meloni sicuramente farà il massimo affinché gli interessi dei cittadini siano tutelati.

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