IL REDDITO DI CITTADINANZA: TEMA CHE DIVIDE LA POLITICA E SPACCA I CITTADINI

È il tema che divide la politica e spacca i cittadini: da quanto riportato da un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, più della metà di coloro che hanno risposto giudicano il Reddito di Cittadinanza negativamente.

Il presidente dell’INPS Tridico Pasquale, vicino al movimento pentastellato, è irremovibile sul sussidio, sostenendo che rifarebbe la misura.

Ma gli italiani continuano a essere malcontenti del RdC, il 53% di essi, infatti, sono contrari; “solo” il 32% del campione è a favore e il restante 15% si astiene esprimendo un “non saprei”.

Giorgia Meloni, schierata contro all’assegno di stato richiesto dai pentastellati, afferma che la messa a disposizione di altri 2 miliardi sul RdC è vergognosa e fallimentare in quanto misura stupida. Continua collegando i fallimenti del reddito alla questione degli stipendi bassi degli amministratori locali sostenendo che: “credo sia giusto oggi tornare a parlare di retribuzioni adeguate agli amministratori locali. È una follia che in questa Nazione chi si occupi della collettività spesso percepisca meno di chi prende il RdC”.

Il presidente dell’Inps, intanto, sostiene che ci sia una mancata attenzione nei confronti dei poveri in quanto sia riservato un atteggiamento violento e indifferente, afferma anche che il Paese non sia ancora pronto a una simile manovra. Conclude dicendo che il RdC esiste per i poveri presenti (75% quasi oltre 3 milioni) e senza lavoro e che una tale misura sarebbe pronto ad accettarla subito su due piedi, di nuovo.

È indecente il continuare a sostenere una tale manovra. Sono stati messi a disposizione 2 miliardi di euro, che avrebbero potuto essere utilizzati per sostenere, rinnovare e proteggere sia beni culturali, ma anche il futuro di un’Italia e il lavoro.

Un’Italia che dovrebbe ripartire dai giovani, ma che si trova a ripartire dai poveri grazie a misure di assistenzialismo che non creano valore!!!

Guarda le altre notizie su: www.lucavitalefratelliditalia.it

Iscriviti, guarda e condividi i video sul canale YouTube LUCAVITALEFRATELLIDITALIA

#riforme #redditodicittadinanza #rdc #riforme #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

La Grosseto che vorrei!

Ieri ho annunciato la mia candidatura al Consiglio Comunale del Comune di Grosseto per le elezioni di Ottobre 2021;

Oggi ti invito a segnalarmi, compilando il questionario allegato, le tue idee su Grosseto e le relative frazioni!

Andranno ad aggiungersi alle idee e al programma per il miglioramento della nostra città!

Compilalo, mi raccomando!

Condividilo!

Ogni indicazione per Noi è preziosa!

https://docs.google.com/…/1FAIpQLSftmlhP3lp…/viewform…

Grazie!

#lucavitale#lucavitalecandidatoconsigliocomunalegrosseto2021#lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto#lucavitalefratelliditalia

PERCHE’ DICIAMO “NO” AL COPRIFUOCO

La questione del coprifuoco è scottante: moltissimi partiti di destra, compreso Fratelli d’Italia, esigono l’abolizione di questa norma che limita la libertà individuale senza avere prove concrete della sua efficacia. Sulle riaperture si è incrinata la collaborazione con l’esecutivo, a cui le stesse regioni hanno chiesto di fare un passo indietro.

Il coprifuoco rischia di essere una misura contraddittoria e una scelta punitiva senza alcuna logica per molti settori. Lo stesso Comitato tecnico-scientifico afferma non è mai stato consultato su questo provvedimento, perciò è sempre stata una decisione politica. L’incoerenza sussiste anche nel fatto che sono stati riaperti cinema e teatri ed è stato consentito il consumo di bevande nei dehors dei ristoranti e dei bar, ma rimane l’obbligo di tornare a casa alle 22. È evidente che c’è qualche problema di fondo!

Come faranno tutte quelle imprese che non hanno disponibile uno spazio esterno? Come faranno bar e ristoranti a garantire il servizio serale, spedendo a casa i clienti per l’ora del coprifuoco? È una misura ingiusta che colpisce ancora una volta dei settori che sono già stati asfaltati dalle norme restrittive dei mesi scorsi e che non ha nessun senso di esistere! Il fatto che non sussista nessun principio scientifico alla base di questo provvedimento ci fa domandare che cosa ci sia dietro a questa follia: probabilmente, un qualche effetto placebo che l’esecutivo pensa possa avere qualche conseguenza sulla psicologia degli italiani rinchiudendoli in casa. Il coprifuoco non serve a limitare il contagio, serve a punire dei settori già in ginocchio senza motivo! Ed è per queste ragioni che noi di Fratelli d’Italia ci opponiamo a questa ingiustizia. Le immotivate limitatezze alla libertà degli italiani e le ingiustizie non rientrano nel nostro nome!

Guarda il video qui

#coprifuoco #norma #libertà #individuale #efficacia #esecutivo #regioni #sceltapunitiva #comitatotecnicoscientifico #provvedimento #dehors #bar #ristoranti #imprese #cinema #teatri #clienti #ingiustizia #settori #normerestrittive #norme #restrittive #effettoplacebo #esecutivo #italiani #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto

GLI IMPRENDITORI BASTONATI SCENDONO IN PIAZZA

L’inevitabile è accaduto: in molte città italiane sono scoppiate manifestazioni e tafferugli contro le restrizioni del governo. Da nord a sud ristoratori, ambulanti e gestori di palestre e piscine sono scesi in piazza spinti dalla disperazione di non sapere più come andare avanti.

A Roma la situazione è degenerata, dove le proteste si sono trasformate in sconti tra manifestanti e forze dell’ordine davanti a Montecitorio. Qui i manifestanti hanno esordito con cori come “buffoni, buffoni” e “libertà“, per poi passare al lancio di fumogeni nel tentativo di sfondare il cordone di polizia. A Milano il raduno si è tenuto davanti alla Stazione Centrale per chiedere a gran voce “immediati ristori” e lo stop alle restrizioni che limitano ormai da troppo tempo le attività dei lavoratori. A Napoli le manifestazioni hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni a causa delle proteste dei mercatali, i quali hanno reclamato di essere invisibili per il governo e chiedono solo di poter lavorare. Sono scesi in piazza anche gli ambulanti di Imperia, contro la zona rossa, e quelli di Bari, che chiedono riaperture immediate.

Proprio come dice il grande chef Gianfranco Vissani: “I ristoratori scendono in piazza? Qui se non si danno una mossa tra poco scoppia la rivoluzione. Il governo ha sottovalutato la disperazione del settore”. D’altronde come biasimarli? Non hanno lavorato durante le festività natalizie, non hanno lavorato a Pasqua e hanno ricevuto in cambio soltanto elemosina e tasse da pagare. Gli operatori dei servizi chiusi al pubblico sono disperati e non sanno più come andare avanti e quando forse riapriranno saranno stracolmi di debiti. Era ovvio che non sarebbe passato molto tempo prima che la gente mettesse in atto gesti disperati come organizzare proteste del genere. L’Italia d’altronde è costruita su un sistema di piccole imprese che rischiano il collasso e sicuramente non lasceranno fallire la propria attività senza farsi sentire a gran voce nelle piazze. Chiudere significa fare la fame per molti italiani!

Le proteste violente, tuttavia, devono essere sempre scongiurate perché la violenza non porta da nessuna parte. Noi di Fratelli d’Italia rimarremo dalla parte di tutti quegli italiani in difficoltà e di quelle categorie scese in piazza ieri e, dall’opposizione, ci faremo sentire per scrivere la parola “fine” a questo disastro produttivo!

guarda il video qui

#manifestazioni #restrizioni #governo #ristoratori #ambulanti #gestori #piscine #palestre #proteste #ristori #tasse #operatori #imprese #italia #italiani #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

DOVREMO DIRE ADDIO ALLA CEDOLARE SECCA?

luca_vitale

Ai tempi del quarto governo Berlusconi venne approvato il Decreto legislativo del 14 marzo 2011 n. 23 che introduceva un’ulteriore azione fiscale: la Cedolare Secca, la quale veniva applicata ai contratti per ridurre la possibilità di sottoscrivere contratti “in nero” o registrati a un canone fittizio rispetto a quello realmente pagato dall’inquilino. Il governo Draghi, tuttavia, intende rivedere questa impostazione fiscale nel mondo della casa perché pare ridurre le entrate fiscali di 2,3 miliardi annui e agevola i proprietari immobiliari, in quanto catalogati in qualità di “persone ricche” che, secondo il Presidente, non hanno bisogno di questi risparmi fiscali.

Le cifre, tuttavia, sono altre: perché a fronte di “perdite” di introiti quantificabili in circa 2.3 miliardi di euro annui, vi è anche una maggiorazione di 3.8 miliardi di euro ottenuti grazie all’emersione dei contratti di locazione “in nero” e dei contratti registrati per importi inferiori rispetto a quanto realmente pagato dagli inquilini. Oltre a tutto questo, grazie a queste norme e alle debite agevolazioni fiscali, è stato possibile regolamentare il mercato immobiliare della locazione con canoni di locazione più vicini ad una società in crisi ed a quelle fasce di inquilini che hanno difficoltà ad accedere al mercato libero.

Che cosa comporterebbe, dunque, annullare queste agevolazioni fiscali?

Sicuramente si tornerebbe a un mercato della locazione senza regole e i proprietari degli immobili preferiranno locare “in nero”, perché ovviamente è più conveniente rispetto alla futura elevata imposizione fiscale. Rivedremo, inoltre, registrare contratti di locazione con canoni molto più bassi rispetto all’effettiva quota che gli inquilini pagheranno. Sicuramente tutto questo arrecherà un danno fiscale molto superiore rispetto ai cosiddetti “2.3 milioni di perdite”. Si sta trascurando il ruolo di un sistema fiscale che pare aver avuto più pregi che difetti, poiché ha fatto emergere rapporti di locazione sommersi, ha generato gettito, ha garantito un’offerta abitativa estesa che favorisce anche la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio, e ha stabilito anche i giusti canoni di locazione.

Per questi motivi diciamo NO all’eliminazione della cedolare secca!

Guarda il video qui e segui il canale qui

#azionefiscale #cedolaresecca #contratti #draghi #impostazionefiscale #entratefiscali #proprietariimmobiliari #risparmifiscali #contraddidilocazione #innero #mercatoimmobiliare #inquilini #agevolazionifiscali #immobili #imposizionefiscale #contrattidilocazione #canoni #sistemafiscale #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale

UN GROSSETANO TRA I MILLE DI GARIBALDI

Ieri, in onore del 160° Anniversario dell’Unità d’Italia ha avuto luogo la cerimonia di posa della targa commemorativa in onore di Girolamo Cannoni, uno dei Mille di Giuseppe Garibaldi che partecipò alla spedizione di Marsala. Anche noi di Fratelli d’Italia di Grosseto vogliamo, dunque, rendere omaggio a questo grande uomo che ha contribuito per rendere l’Italia una Nazione unitaria.

Il garibaldino era nato a Grosseto il 26 febbraio 1842 e si imbarcò volontario l’8 maggio 1860 a Talamone. Si distinse per le sue opere belliche, ma rimase purtroppo ferito in battaglia e fu congedato come sottoufficiale.

Alla cerimonia ha partecipato, ovviamente, anche il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna affermando di essere “veramente orgoglioso di celebrare la figura di Girolamo Cannoni, un uomo che con il suo coraggio, mosso da sentimenti profondi di amore e responsabilità verso il Paese, ha contribuito a formare la nostra splendida Italia così come la conosciamo oggi”. A quanto dice il nipote, il tris-nonno era molto credente, ma era convinto degli ideali risorgimentali, tanto che decise di arruolarsi volontariamente nelle truppe.

Ed è grazie a queste figure così importanti della nostra storia che oggi possiamo parlare di uno Stato italiano così bello e unitario come lo conosciamo oggi. Mai come oggi, è importarci sentirci parte di una comunità, perché la pandemia ci mette a dura prova e non è sempre facile credere nella propria Nazione e al suo governo. Ora come ora, anche nel nostro piccolo rispettando le restrizioni, ci stiamo comportando da bravi cittadini italiani che combattono e difendono il prossimo perché non si ammali. Stiamo difendendo le nostre vite e quelle degli altri e gli italiani hanno un bisogno impellente di sentire che la nostra comunità è viva e concreta. Altrimenti, per chi staremmo compiendo questi sacrifici?

Riteniamo, inoltre, fondamentale ricordare figure come Girolamo Cannoni e tutti coloro che hanno contribuito e, soprattutto, combattuto, perché la nostra Patria venisse plasmata in questo modo meraviglioso!

#italia #mille #grosseto #garibaldino #sindaco #paese #idealirisorgimentali #statoitaliano #comunità #pandemia #governo #nazione #cittadini #italiani #patria #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratellid’italia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto

DA OGGI MEZZA ITALIA IN LOCKDOWN

E da oggi la storia ricomincia. Sembra riproporsi lo stesso repertorio di un anno fa, soltanto che il Presidente del Consiglio questa volta è Mario Draghi e non Giuseppe Conte. Ancora una volta vediamo milioni di italiani chiusi in casa, succubi delle restrizioni inferte a colpi di decreti-legge (i vecchi dpcm si sono evoluti a uno stadio superiore, più democratico a sentir dir loro) senza farsi domande. Da un giorno all’altro tutti in casa e non importa che tu abbia un’azienda al collasso, non possa curare i bambini in DAD o qualsiasi altro problema. L’importante è che tu stia a casa perché è questa la legge e il giusto procedimento che bisogna seguire, che tra l’altro, anche l’esecutivo sa che non serve un lockdown per far scendere i contagi tra una settimana.

Come spiega anche Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, ormai è più di un anno che è cominciata la pandemia e nulla è cambiato di una virgola: chiusure delle scuole e delle attività, nessun potenziamento dei mezzi pubblici, poche tutele per anziani e fasce più fragili e un piano vaccinale che ancora sta cercando di ingranare. Tutto è in stallo, nonostante un “nuovo” Governo che di nuovo ha veramente poco, e nonostante il mainstream provi a far passare come corretti e necessari gli stessi errori che sono stati fatti in passato dal governo Conte. Tutto pare essere cambiato, ma in realtà non è cambiato proprio niente.

Noi non possiamo stare a guardare questa situazione senza agire minimamente. Siamo l’unico partito all’opposizione di questo governo e come tale continueremo a lottare affinché qualcosa cambi, perché qualcosa deve cambiare. Gli italiani stanno vivendo una situazione drammatica sotto un’infinità di punti di vista e saremo noi di Fratelli d’Italia che gli daremo voce con la nostra forza e determinazione, perché siamo noi l’unico partito patriota italiano!

#lockdown #mariodraghi #italiani #decretilegge #azienda #pandemia #pianovaccinale #partito #italiani #partitopatriota #patrioti #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratellid’italia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

L’ETICHETTA A SEMAFORO” ATTACCA IL MADE IN ITALY”

luca_vitale

Da Bruxelles rischia di arrivare una vera e propria stangata all’agroalimentare italiano. Le penalizzazioni andrebbero dall’etichetta a semaforo, alla demonizzazione di alimenti considerati nocivi per la salute, passando per l’ipotesi del taglio dei fondi per la promozione di alcuni prodotti simbolo della dieta mediterranea. Il dito è puntato contro il Nutriscore, che introduce un sistema di etichettatura semplicistico che penalizza le eccellenze del nostro territorio.

In che cosa consiste questo sistema di etichettatura? Ce lo spiega Il Giornale: “ […] «etichetta a semaforo» che valuta con un lettera e un colore corrispondente (dalla A, che corrisponde al verde, alla E per i cibi rossi) a ciascun prodotto alimentare in base a una serie di parametri nutritivi ma sulla base di un quantitativo fisso, 100 grammi o 100 millilitri, che non tiene conto del diverso peso di ciascun alimento all’interno di una dieta e finisce con il premiare cibi molto raffinati ed elaborati.” Per fare un esempio: la Coca Cola Zero, piena di dolcificanti e coloranti ha bollino B, di colore verdino, e il Parmigiano Reggiano corrisponde alla lettera E, rosso fuoco.

Ma la battaglia pare essere tutta in salita. Questo sistema è già stato adottato in Francia, Germania, Belgio, Olanda e Spagna diffondendo la classificazione il più possibile, anche tra i produttori più piccoli. Una soluzione che penalizzerebbe non poco i prodotti italiani all’estero. È un tipo di etichetta che manda messaggi chiari e semplici, forse un po’ troppo semplici…

Ora anche uno dei pochi settori che è stato solo lievemente toccato dallo tsunami della pandemia, facendo registrare nel 2020 la cifra record di 46,1 miliardi di esportazioni, deve affrontare una stangata immane per colpa di un sistema semplicistico che non considera minimamente la qualità del prodotto. Dove andrà a parare questa transizione ecologica? Le aziende del Made in Italy vorrebbero saperlo.

#agroalimentareitaliano #etichettaasemaforo #alimenti #salute #prodotti #italiani #etichetta #settore #esportazioni #transizioneecologica #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

IL PRIMO TRISTE COMPLEANNO DELLE RESTRIZIONI DA COVID-19

Le restrizioni per il contenimento del Covid-19 hanno compiuto un anno. Sicuramente non è un compleanno come gli altri, che si ricorda con spensieratezza e felicità e, soprattutto, non è un compleanno da festeggiare. È un anniversario che ci ricorda che nulla è cambiato e questo non lo diciamo solo noi, ma tutti i ristoratori, i parrucchieri, estetiste ed istruttori di fitness che dicono che “non è vero che andrà tutto bene”.

Dando voce ad alcune testimonianze di imprenditori della città di Grosseto raccolte dalla stampa locale, scopriamo quali sono le riflessioni di coloro che più di tutti sono stati sopraffatti dalla pandemia.

  • Andrea Greco, ristoratore, titolare de ’Il Carrettino’, afferma che a un anno dal primo lockdown le cose non sono migliorate, ma solo peggiorate. Tutti i cittadini sono al corrente di quanto stiamo vivendo, ma la situazione è persino peggiore se consideriamo il fatto i grossetani si stiano abituando a un nuovo stile di vita. Andare al ristorante è diventato un lusso, riservato soltanto al weekend, mentre prima si andava a pranzo/cena fuori anche durante la settimana.
  • Alessandro Pareti, è un acconciatore e lui stesso ammette che sono loro professionisti che si sono adeguati ai tempi, ma non tutti sono abbastanza forti da farcela. Egli afferma che “Oggi le persone in salone vengono solo per le cose essenziali. […]. Pare un Dopoguerra“.
  • Daniele Rombai, lavora nella della palestra Athlon e riponeva molta fiducia in un cambiamento con Draghi. Ma niente: le palestre sono ancora chiuse e chi è più debole chiude. I ristori non arrivano e i bonus sono fermi da novembre. Le norme sono talmente complicate che neanche i commercialisti ci capiscono nulla”.

Un anno dopo la pandemia le aspettative degli imprenditori sono crollate e il numero delle serrande che vengono chiuse definitivamente aumenta di giorno in giorno. Il sentimento che persiste è delusione e frustrazione per le tante promesse mai mantenute e per vedere i propri sogni svanire nell’arco di pochi mesi. Si sarebbe potuto fare di più? Certo che sì e noi ci batteremo per fare molto di più per gli italiani e tutti gli imprenditori!

#restrizioni #covid19 #compleanno #ristoratori #parrucchieri #estetiste #istruttorifitness #imprenditori #grossetani #pandemia #ristoratore #lockdown #cittadini #professionisti #palestra #draghi #ristori #bonus #italiani #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

LA SITUAZIONE PEGGIORA DI ORA IN ORA: VI SVELIAMO I DATI DRAMMATICI SULLA POVERTA’ IN ITALIA

luca_vitale_fdi

Che le famiglie italiane fossero alle prese con la crisi del lavoro causata dalla pandemia è un’ovvietà, ma adesso emergono dati drammatici che inquadrano perfettamente gli effetti del Covid sull’economia. Secondo le stime preliminari dell’Istat nel 2020, le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni, ossia si registra un aumento di un milione di persone. L’incremento è agghiacciante: le famiglie totalmente indigenti sono 335mila in più (+7,7%) rispetto al 2019. Addirittura 5,6 milioni di individui, il 9,4% della popolazione italiana, ogni giorno hanno problemi a mettere insieme il pranzo con la cena, o a soddisfare bisogni primari. La povertà assoluta cresce repentinamente ed è il valore più alto dal 2005! L’incremento, tuttavia, si distribuisce in modo differente: si concentra nel Nord del Paese, dove l’incidenza raggiunge il 7,6%, ma si diffonde maggiormente nel Mezzogiorno con il 9,3%, contro il 5,5% del Centro. Nel Mezzogiorno, gli individui poveri crescono di quasi 186mila unità; al Centro sono quasi 53mila le famiglie in difficoltà e circa 128mila individui in più rispetto al 2019. Tra i più penalizzati troviamo le famiglie numerose e quelle mono genitore e gli occupati tra i 35 e i 44 anni. Il tutto è collegato e influenza il crollo dei consumi e la spesa famigliare torna ai livelli del 2000. Che il Covid avesse fatto uno sfacelo a livello economico e sociale non è una novità, ma dovremmo stupirci dei numeri terrificanti che ci vengono dati. Un incremento di quasi un milione di poveri in più in un solo anno è una vergogna! Rendiamoci conto di quanti compatrioti stanno vivendo delle situazioni critiche, tanto da non permettersi neanche di portare, come si suol dire, la pagnotta a casa! E al governo che cosa stanno facendo? Applicando restrizioni a manetta dimenticandosi di inviare i ristori agli italiani che ne hanno fatto richiesta a dicembre! Si, avete sentito bene: proprio a dicembre! Serve un piano economico efficace e miglioriamo le condizioni di vita degli italiani! Non è possibile continuare in questo modo.

#famiglie #italiane #crisi #lavoro #pandemia #covid #economia #istat #povertà #assoluta #nord #paese #mezzogiorno #centro #poveri #crollodeiconsumi #covid #economico #compatrioti #restrizioni #ristori #italiani #pianoeconomico #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici #poverta