RIFORMA DEL CATASTO: M5S E PD PUNTANO ALL’AUMENTO DELLE TASSE

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Ottobre mese difficile per gli italiani, che rischiano anche quest’anno – come ogni anno – di ritrovarsi nuove tasse per far sì che il governo trovi le risorse necessarie per le sue manovre economiche.

E a farne le spese potrebbe essere un bene importantissimo per gli italiani: la
casa. Non è una novità, d’altronde i governi di centro-sinistra che si sono succeduti in questi anni hanno sempre mirato all’imposizione di nuove tasse e le imposte immobiliari fanno gola ad ogni esecutivo.

Il governo M5S-Pd non fa eccezione. Nella bozza preliminare delle Note di
aggiornamento al DEF – il documento di Economia e Finanza – spunta infatti la riforma del catasto, che a detta dell’Unione Europea è necessaria per aggiornare i dati catastali ai valori immobiliari attuali. Una riforma che farebbe aumentare esponenzialmente le tasse che già gravano sugli immobili, soprattutto l’Imu.

Contro l’ipotesi di riforma del catasto si è espressa la Confedilizia, che ha sottolineato come a partire dal 2012 gli immobili siano stati sempre utilizzati per rimpinguare le casse dello Stato, mettendo in crisi un mercato – quello immobiliare – già pesantemente danneggiato dalla crisi economica.

Anche Fratelli d’Italia si è opposta all’ipotesi di una riforma catastale: “Con la
riforma del catasto Pd, M5S, il Pd senza Renzi e Leu vogliono aumentare Imu e Tasi e mettere le mani nelle tasche degli italiani. Una follia partorita da un governo alternativo della volontà popolare e che si è asserragliato nel Palazzo per rapinare i cittadini.

Fratelli d’Italia combatterà questo scempio in Parlamento e nelle piazze. Giù le mani dalla casa degli italiani!” è quanto scrive Giorgia Meloni su Facebook, commentando la notizia. Per Luca Vitale, esponente di Fratelli d’Italia a Grosseto, la riforma del catasto sarebbe deleteria per il mercato e per i cittadini: “Negli ultimi sette anni, tra Imu e Tasi, il mercato immobiliare è stato gravato da quasi 200 miliardi di euro di tasse.

La riforma del catasto sicuramente non andrebbe a vantaggio dei cittadini, che vedrebbero ricalcolate le tasse sulla base delle indicazioni dell’Unione Europea.

Al contrario, la contrazione del mercato immobiliare e dell’imprenditoria
edilizia dovrebbe far riflettere sull’urgente necessità di sgravare il settore da una tassazione elevatissima e da una burocrazia elefantiaca”.