I TRAGUARDI DELL’ULTIMO TRIMESTRE DEL 2022: AVANTI TUTTA!

Nel terzo trimestre, aumenta il reddito delle famiglie consumatrici è aumentato in termini nominali dell’1,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 4,1%.

Questo è quanto attesta l’Istat, la quale afferma inoltre che il potere d’acquisto delle famiglie, frenato dalla crescita dei prezzi (+1,6% la crescita del deflatore implicito dei consumi), è tuttavia cresciuto sul trimestre precedente dello 0,3%.

Infine, migliora il deficit che si attesta al 4,7% del Pil (6,2% nello stesso trimestre del 2021).

Bene così!

Negli ultimi mesi pare che il nostro Paese stia migliorando la situazione disastrata in cui si trovava a piccoli passi.

Poco a poco, stiamo raggiungendo importanti traguardi grazie alle politiche economiche che stiamo attuando. Nonostante non siamo assolutamente usciti dal periodo di crisi internazionale che stiamo vivendo, stiamo facendo scelte a favore dei nostri cittadini e della nostra economia. Continueremo a fare proposte per aumentare il reddito delle famiglie, degli stipendi e delle pensioni, in concomitanza alla riduzione del carico fiscale che opprime le buste paga.

Le nostre misure sembrano portare i loro frutti e non ci fermeremo qui!

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Quanto indicato in comunicati e video comunicati è la personale posizione di Luca Vitale iscritto a Fratelli d’Italia

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IL PRIMO TRISTE COMPLEANNO DELLE RESTRIZIONI DA COVID-19

Le restrizioni per il contenimento del Covid-19 hanno compiuto un anno. Sicuramente non è un compleanno come gli altri, che si ricorda con spensieratezza e felicità e, soprattutto, non è un compleanno da festeggiare. È un anniversario che ci ricorda che nulla è cambiato e questo non lo diciamo solo noi, ma tutti i ristoratori, i parrucchieri, estetiste ed istruttori di fitness che dicono che “non è vero che andrà tutto bene”.

Dando voce ad alcune testimonianze di imprenditori della città di Grosseto raccolte dalla stampa locale, scopriamo quali sono le riflessioni di coloro che più di tutti sono stati sopraffatti dalla pandemia.

  • Andrea Greco, ristoratore, titolare de ’Il Carrettino’, afferma che a un anno dal primo lockdown le cose non sono migliorate, ma solo peggiorate. Tutti i cittadini sono al corrente di quanto stiamo vivendo, ma la situazione è persino peggiore se consideriamo il fatto i grossetani si stiano abituando a un nuovo stile di vita. Andare al ristorante è diventato un lusso, riservato soltanto al weekend, mentre prima si andava a pranzo/cena fuori anche durante la settimana.
  • Alessandro Pareti, è un acconciatore e lui stesso ammette che sono loro professionisti che si sono adeguati ai tempi, ma non tutti sono abbastanza forti da farcela. Egli afferma che “Oggi le persone in salone vengono solo per le cose essenziali. […]. Pare un Dopoguerra“.
  • Daniele Rombai, lavora nella della palestra Athlon e riponeva molta fiducia in un cambiamento con Draghi. Ma niente: le palestre sono ancora chiuse e chi è più debole chiude. I ristori non arrivano e i bonus sono fermi da novembre. Le norme sono talmente complicate che neanche i commercialisti ci capiscono nulla”.

Un anno dopo la pandemia le aspettative degli imprenditori sono crollate e il numero delle serrande che vengono chiuse definitivamente aumenta di giorno in giorno. Il sentimento che persiste è delusione e frustrazione per le tante promesse mai mantenute e per vedere i propri sogni svanire nell’arco di pochi mesi. Si sarebbe potuto fare di più? Certo che sì e noi ci batteremo per fare molto di più per gli italiani e tutti gli imprenditori!

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MARIO DRAGHI PRESIDENTE INCARICATO: LA POSIZIONE DI GIORGIA MELONI E FRATELLI D’ITALIA

Mario Draghi ha ricevuto da dal Presidente della Repubblica l’incarico per la formazione di un nuovo governo. In giornata è avvenuto anche un mini-summit con gli alleati di coalizione, durante il quale hanno elogiato la loro capacità di essere riusciti a rimanere uniti nonostante il periodo di crisi che il nostro Paese sta vivendo. Giorgia Meloni, tuttavia, rimane contraria a cambiare la sua posizione poiché, per lei e per tutto il partito di Fratelli d’Italia, l’unica strada sono, e saranno, le elezioni. La nostra Capogruppo, però, ha dichiarato di essere disposta a fare un passo intermedio, concordando con tutta la coalizione una posizione di astensione. Tale ragionamento permetterebbe di privilegiare la coesione tra gli alleati, mettendo solo momentaneamente tra parentesi la richiesta di voto anticipato. In tal modo, si riuscirebbe a conservare la possibilità di recarsi alle consultazioni dirette da Mario Draghi con una delegazione unitaria.

Per Giorgia Meloni, dunque, non esiste nessuna possibilità al di fuori delle elezioni e non condivide pienamente la scelta del Presidente della Repubblica di dare l’incarico all’ennesimo governo tecnico. Continuerà, perciò, a lavorare a uno scenario che porti l’Italia al voto, lavorando in modo compatto con gli alleati. Queste sono le chiare intenzioni della nostra Capogruppo.

Draghi si ritroverà a gestire gli stessi problemi dei governi precedenti: una marea di partiti talmente tanto eterogenei da essere incapaci di prendere decisioni chiare. All’Italia serve quella stabilità che è difficile ottenere con l’attuale fisionomia delle Camere, anche con la presenza di un nome di rilievo come quello di Mario Draghi. Nel frattempo, il centrodestra prepara i temi da portare alla consultazione con il nuovo Presidente. Tra le priorità sul tavolo rientrano: il taglio delle tasse e della burocrazia, la programmazione di un piano vaccinale efficace e la riforma della giustizia.

La linea di Fratelli d’Italia è chiara: avanti uniti e con spirito di collaborazione, nell’interesse dell’Italia e degli italiani.

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IL GOVERNO APPROVA LA MOZIONE DI FRATELLI D’ITALIA

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La Camera ha approvato la mozione di Fratelli d’Italia per la realizzazione di una rete unica delle telecomunicazioni.

Fratelli d’Italia-commenta Luca Vitale-è riuscita a far passare il principio che il proprietario della rete non può essere allo stesso tempo anche l’operatore che vende il servizio di connettività, perché così facendo opererebbe in una posizione di vantaggio rispetto agli altri operatori.

Nella nostra visione la rete di telecomunicazioni è un’infrastruttura strategica e come tale deve essere di proprietà pubblica, sulla quale gli operatori delle TLC possono offrire i loro servizi in regime di reale concorrenza, con condizioni uguali per tutti.

Questo comporta un innalzamento del livello dei servizi che si coniuga con l’esigenza dello Stato di essere proprietario di un asset strategico che non può essere lasciato in mano agli stranieri.

L’interesse nazionale è la nostra stella polare, ed è l’unica ricetta che può consentire all’Italia di affrontare le sfide dei prossimi anni-conclude Luca Vitale-