DA OGGI MEZZA ITALIA IN LOCKDOWN

E da oggi la storia ricomincia. Sembra riproporsi lo stesso repertorio di un anno fa, soltanto che il Presidente del Consiglio questa volta è Mario Draghi e non Giuseppe Conte. Ancora una volta vediamo milioni di italiani chiusi in casa, succubi delle restrizioni inferte a colpi di decreti-legge (i vecchi dpcm si sono evoluti a uno stadio superiore, più democratico a sentir dir loro) senza farsi domande. Da un giorno all’altro tutti in casa e non importa che tu abbia un’azienda al collasso, non possa curare i bambini in DAD o qualsiasi altro problema. L’importante è che tu stia a casa perché è questa la legge e il giusto procedimento che bisogna seguire, che tra l’altro, anche l’esecutivo sa che non serve un lockdown per far scendere i contagi tra una settimana.

Come spiega anche Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, ormai è più di un anno che è cominciata la pandemia e nulla è cambiato di una virgola: chiusure delle scuole e delle attività, nessun potenziamento dei mezzi pubblici, poche tutele per anziani e fasce più fragili e un piano vaccinale che ancora sta cercando di ingranare. Tutto è in stallo, nonostante un “nuovo” Governo che di nuovo ha veramente poco, e nonostante il mainstream provi a far passare come corretti e necessari gli stessi errori che sono stati fatti in passato dal governo Conte. Tutto pare essere cambiato, ma in realtà non è cambiato proprio niente.

Noi non possiamo stare a guardare questa situazione senza agire minimamente. Siamo l’unico partito all’opposizione di questo governo e come tale continueremo a lottare affinché qualcosa cambi, perché qualcosa deve cambiare. Gli italiani stanno vivendo una situazione drammatica sotto un’infinità di punti di vista e saremo noi di Fratelli d’Italia che gli daremo voce con la nostra forza e determinazione, perché siamo noi l’unico partito patriota italiano!

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QUALE E’ IL BENE PER L’ITALIA?

Ieri è stato un giorno intriso di eventi per il Paese: Giuseppe Conte con un tavolino davanti a Palazzo Chigi dichiara la sua uscita di scena (forse non definitiva) e Mario Draghi ha dato il via alle consultazioni con i partiti. Insomma, c’è aria di cambiamenti al governo.
Conte esordisce con tali parole: “Ho sempre lavorato per il bene del Paese. I sabotatori sono altrove” e prosegue facendo chiaramente capire che non intende lasciare la scena della politica. Chissà se entrerà nel governo di Draghi, forse assicurandosi una delle tante poltrone in palio. Otterrà, magari, qualche ministero importante, o formerà un suo gruppo con gli ex-responsabili costruttori. Il nocciolo della questione sarebbe comprendere che cosa intende per “ho sempre lavorato per il bene del Paese”, perché sembra tutto il contrario, vista la tragicità della situazione economico-sociale nella quale riversano i nostri concittadini.
Mentre il Premier uscente fa il suo spettacolino, Draghi incontra i partiti per cercare di costruire una solida maggioranza in Parlamento. Giorgia Meloni esordisce fin da subito dichiarando il suo scetticismo nei confronti di chi accompagnerà il Presidente incaricato al governo. Come già dichiarato, la nostra Capogruppo non voterà la fiducia, ma afferma che “se Draghi portasse provvedimenti che io condivido per il bene dell’Italia, li voto”.
Considerando la realtà dei fatti e i dati emersi dalle ultime indagini, è facile dimostrare quanto realmente il governo uscente abbia fatto per i propri cittadini. Il reale “bene dell’Italia” è quello che intende Giorgia Meloni, ovvero trovare una reale soluzione per tirare fuori il Paese dalla palude in cui è stata immersa dai provvedimenti dell’esecutivo precedentemente in carica. Fratelli d’Italia è aperta al confronto durante le consultazioni, pur restando all’opposizione poiché, anche in questo modo, è possibile dare un contributo costruttivo per la risoluzione dei problemi del Paese. Tra le soluzioni migliori rientra quella di un governo che abbia un forte mandato popolare e che risponda alla volontà del popolo, costituito da numeri importanti e che abbia una visione compatibile. Questo è il reale “bene” per l’Italia”

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QUESTA E’ QUELLA CHE SI SUOL DIRE UNA “CRISI PILOTATA”

Il Premier Giuseppe Conte domani mattina incontrerà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per formalizzare il passo indietro, al termine del Consiglio dei Ministri, presumibilmente dopo l’ennesimo tentativo di prendere tempo in attesa di una soluzione last-minute. Dopo aver miseramente fallito nel creare una maggioranza su due piedi e senza valide fondamenta, sono state fatte diverse ipotesi sul prossimo passo che compirà questo governo indecente, ovviamente tutte con lo scopo di assicurare la nascita del Conte Ter. Tra le supposizioni c’è il fatto che Conte stia per ottenere in Senato quel gruppo di responsabili centrici che lo potrebbero sostenere nel continuo della sua azione di governo, e quindi starebbe andando da Mattarella per chiedere un preincarico. Insomma, un preludio al Conte Ter. In una seconda opzione, il Premier sta mettendo di proposito in gioco il suo ruolo, senza l’assicurazione di riottenere un reincarico. Insomma, siamo nel bel mezzo di una “crisi pilotata” che escluderebbe in ogni caso le tanto desiderate elezioni.
Alla luce di quanto sta succedendo non possiamo che definire tutto questo “squallido”! L’Italia è una giostrina nelle mani di Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti, che temono terribilmente le elezioni perché rischiano di pagare duramente tutte le bugie, le ingiustizie e i giochetti di palazzo degli ultimi anni. Ma prima o poi arriverà il giorno in cui dovranno rispondere davanti agli italiani dei loro fallimenti.
E intanto arrivano notizie amareggianti da ogni fronte tra cui il fatto che l’Italia rischia di essere esclusa dai giochi olimpici di Tokyo 2021, l’Europa spinge per i ritardi sul Recovery Fund ed emerge un buco di circa 16 miliardi di euro nei conti dell’Inps. Per non parlare poi dei lavoratori che protestano in piazza e di quel milione e duecentomila salariati che attendono ancora la cassa integrazione. E cosa fa il governo davanti a tutto questo? Offre incarichi a destra e a manca e passa la giornata a pensare a come organizzare un Conte Ter. Stiamo andando a rotoli! Serve qualcuno che salvi questo Paese dal tracollo! Non ce la facciamo più!

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IL MERCIMONIO E IL POLTRONISMO DEL GOVERNO CONTE

Il Premier Giuseppe Conte si deve vergognare! Il governo italiano si è dimostrato essere un indecoroso mercato delle poltrone. Non si può dare incarichi a destra e a manca pur di rimanere ancorati nel posto in cui sono seduti! Non si può offrire a Matteo Renzi un incarico internazionale pur di non far cadere il governo. Ma lo vogliono capire che quello che è in ballo non è di certo lo spartimento delle poltrone ma il destino e il futuro di questo Paese.

In Parlamento, Giorgia Meloni ha fatto un discorso che ha ricevuto gli applausi dei deputati più volte. Tra le parole più forti utilizzati dalla deputata ricordiamo: “Conte-Barbapapà stamattina ha inscenato un mercimonio” ed è stato proprio così, alla ricerca di voti risicati e incarichi regalati. Fanno rimpiangere veramente la Prima Repubblica, dove ai tempi il Premier cambiava sempre. Qui, invece, abbiamo lo stesso Premier che salta da un partito all’altro e che cambia continuamente quelli che lo sostengono. Ma siamo un governo normale? Riguardo al presunto impedimento alle elezioni la nostra Capogruppo afferma che “l’unico virus che impedisce di votare è il poltronismo” e come darle torto in questo mercato delle poltrone?

Se il Premier Giuseppe Conte tenesse anche solo un briciolo a questa Nazione, si sarebbe fatto da parte già da un pezzo. Ma qualcuno ci pensa all’Italia e agli italiani? I soggetti più importanti e più coinvolti in tutta questa situazione che mai sarebbe dovuta accadere in questo momento delicato. Ma, visto che l’inefficienza di questo governo è venuta a galla, perché non cogliere l’occasione per ribaltare le carte in tavola? Andiamo alle elezioni e diamo all’Italia un governo che sia capace di indicare la rotta. Questo è il momento dei veri patrioti, per rimettere in sesto l’Italia e tornare a camminare!

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IL GOVERNO FACCIA CHIAREZZA

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Il caos regna sovrano nelle decisioni del Governo sulle norme anti-Covid, commenta Luca Vitale.

Ieri il Ministero dell’Interno ha diramato una circolare per chiarire il confuso contenuto del decreto legge del governo sull’attività motoria e sportiva e dice: è vietato fare jogging senza mascherina.

Una decisione che ha scatenato il caos e poche ore dopo il Viminale è stato costretto a precisare la sua stessa circolare, che avrebbe dovuto chiarire cosa si può fare e cosa no secondo l’ultimo decreto di Conte.

È assurdo che il Governo non tenga conto del significato delle parole e continui a scrivere provvedimenti schizofrenici, che lasciano i cittadini nella più totale indeterminatezza e nell’arbitrio delle diverse interpretazioni delle norme.

Gli italiani non ne possono più di tutto questo e pretendono dall’Esecutivo solo un po’ di buon senso e informazioni chiare e precise, il Governo faccia capire agli italiani cosa devono e non devono fare in modo inequivocabile! conclude Vitale.

IL GOVERNO VA FERMATO SUBITO!

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Una sanatoria per regolarizzare gli immigrati e gli irregolari per farli lavorare nei campi, già nel decreto di maggio, il Cura Italia bis”.

Questo è quello a cui pensa il governo, infatti la Cia-Agricoltori Italiani ha accolto, con grande favore, le dichiarazioni della Ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, che è scesa in prima linea su questa proposta.

Una situazione assurda dichiara Luca Vitale “ la sinistra sfrutta l’emergenza per tentare di fare una sanatoria per immigrati irregolari e sostituire la manodopera italiana con quella straniera a basso costo” la cosa migliore continua Vitale “sarebbe quella di continuare a proporre la reintroduzione dei voucher in agricoltura e di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza”.

Concludendo, mentre migliaia di italiani e imprese ancora attendono i soldi promessi per andare avanti, la sinistra cosa fa?

Continua ad avere come priorità una sanatoria per centinaia di migliaia di irregolari.

Allora?

Allora, necessita fermarli, subito.

IL GOVERNO ASCOLTI GLI ITALIANI!!!

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La crisi causata dall’emergenza sanitaria Covid-19 sta mettendo in grande difficoltà le aziende che purtroppo si trovano a far richiesta di denaro alle banche per esigenze di liquidità.

Dunque cerchiamo di analizzare la situazione-Le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25 mila euro dovranno affrontare in banca gli ordinari esami di sostenibilità economico-finanziaria. Con il rischio oggettivo il che il prestito arrivi quando per l’azienda è ormai troppo tardi. Per questo è necessario che le che ci siano corsie privilegiate, dedicate proprio alle richieste legate al decreto Liquidità.

Inoltre, dichiara Luca Vitale, i prestiti dovrebbero essere in parte a fondo perduto, con la restituzione non certo in sei anni, perché i prestiti andranno a coprire i mancati ricavi provocati dal blocco delle attività produttive, in poche parole, le piccole imprese non possono restituire il prestito in così poco tempo, sarebbe insostenibile.

Allora, prestiti a fondo perduto, senza tassi esorbitanti e lungaggini burocratiche, così come stanno facendo alcuni stati vedesi Germania e stati uniti.

I soldi devono arrivare in tempi rapidissimi sottolinea Vitale.

Perché alla luce dei paletti messi dal governo, è assai probabile che la liquidità atteso dalle imprese non giungerà tanto rapidamente dale banche, su questo ne sono convinti anche i tributaristi.

Allora cosa chiediamo?

Chiediamo-conclude Luca Vitale-che il governo ci ascolti, urge difendere le aziende e i posti di lavoro, utile per il tessuto produttivo della nostra Nazione!