GLI AUTONOMI E PARTITE IVA FANNO APPELLO AL GOVERNO: I DATI DEL COLLASSO ECONOMICO

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Che l’economia sia al collasso non è una novità. Come non lo sono neanche gli infiniti appelli degli imprenditori. L’ultimo è quello degli autonomi e delle Partite Iva che fanno un a richiesta molto semplice e coincisa al governo: teniamo aperte le attività o moriremo di fame. L’ex senatore Eugenio Filograna, presidente di Autonomi e Partite Iva, afferma che “vanno assicurate le condizioni necessarie per mantenere la massima sicurezza ma non possiamo permetterci di tenere chiuse le imprese che tengono viva l’economia” intervenendo anche sulla burocrazia persecutoria che assilla da tempo la categoria. Quello che si rischia non è solo il collasso sanitario, ma anche quello economico.

Il chiaro dato a cui facciamo riferimento è il crollo del Pil: parliamo di un abbassamento di oltre l’8%. L’unico dato che pare crescere è il debito e la pressione fiscale. Secondo i dati elaborati dall’Istat la pressione fiscale complessiva vale a dire l’ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi dei cittadini è risultata pari al 43,1%, percentuale in aumento rispetto all’anno precedente (42,4%). 

Guardando l’altro lato della medaglia, nel 2021 si spera di recuperare circa il 4,1% e il 4% nel 2022. Quale sarebbe la soluzione o un eventuale spinta di fiducia per l’economia? Un progresso più rapido nella diffusione dei vaccini, il quale permetterebbe di rimuovere più rapidamente le restrizioni e aumentare la fiducia e la spesa. Le prospettive economiche globali sono migliorare notevolmente negli ultimi anni e bisogna puntare tutto sulla soluzione che permette di eliminare questo virus. Non è concesso nessun ritardo o eventuale malfunzionamento nel sistema vaccinale. Abbiamo la più grande arma per far ripartire questo Paese e rimettere in moto l’economia! Stipuliamo un piano d’azione e partiamo in quarta!

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IL TURISMO IN TOSCANA AFFONDA E IL PROBLEMA DELL’EROSIONE COSTIERA E’ ANCORA IN STALLO

I dati del turismo sono agghiaccianti! In Toscana, nei primi otto mesi del 2020 (dunque tenendo conto del periodo che copre l’estate, la stagione più florida per le vacanze) si è registrato un calo del 60,7% di presenze rispetto al 2019. Ma l’emergenza non è meramente relativa ai dati turistici. La situazione potrebbe aggravarsi considerando la situazione ambientale nella quale la nostra regione e la nostra provincia riversa. Chi meglio di noi conosce lo stretto legame tra turismo e ambiente?

Il problema ambientale riguarda l’erosione costiera e purtroppo è una questione rimasta aperta da anni. Dal 2016 la giunta regionale ha messo in evidenza lo stato di criticità del litorale, ha stanziato le risorse, ma ancora ad oggi non è dato sapere quando tali operazioni saranno realizzate. Il tratto interessato riguarda Castiglione della Pescaia e necessariamente anche il comune di Grosseto, dal quale saranno prelevate le sabbie a sud del porto di Marina di Grosseto. Gli interventi in progetto sono finalizzati a contenere l’erosione costiera in tale tratto, realizzando ripascimenti e relative aree di protezione parallele e perpendicolari alla linea di costa. Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e assessore all’urbanistica del Comune di Grosseto, sottolinea che “Il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del territorio devono essere un punto saldo nell’operato di ogni pubblica amministrazione, per cui chiediamo alla Regione di valutare ipotesi alternative che siano meno impattanti a livello ambientale”.

Bisogna agire ora! Basta rimandare i progetti per anni e anni, soprattutto la realizzazione di opere di rifacimento che toccano più comparti contemporaneamente: quello turistico e quello ambientale! Dati alla mano, inoltre, è necessario fare anche appello al governo italiano chiedendo ed esigendo aiuti economici immediati agli operatori turistici e per tutti quelli che vivono di turismo! Anche loro hanno il diritto di lavorare e, se questo non sarà consentito, bisognerà tutelarli nel prossimo decreto Ristori!

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A SPASSO TRA LA STABILITA’ DEL NOSTRO PARTITO E L’INSTABILITA’ DEL GOVERNO

Ben conosciamo la situazione della maggioranza: da una parte c’è Conte che cerca in tutti i modi di tenersi stretta la poltrona, e dall’altra c’è Renzi che suona carica contro il governo. Fratelli d’Italia freme perché il governo cada, soprattutto in questa situazione di palese instabilità. Allora è ben comprensibile l’affermazione di Giorgia Meloni che in un’intervista afferma che questo Natale regalerebbe a Giuseppe Conte “Un grande scatolone vuoto, per fare il trasloco”, una dichiarazione che cela un’ironia assolutamente veritiera.

Mentre però la maggioranza fa riunioni su rimpasto, servizi segreti e quant’altro, il nostro partito cresce sempre di più. Ed è per questo che non vediamo l’ora che questo governo cada e che si possa andare alle urne! Per difendere Conte non ci sono e non ci saranno voti. Ma ce ne saranno molti, invece, per mandarlo a casa!

Proprio ieri, 21 dicembre, Fratelli D’Italia spegne 8 candeline. Ad oggi siamo la terza forza politica del nostro Paese. Parlando di numeri, il partito è passato dall’1,9% di consensi della prima competizione elettorale a pochi mesi dalla nascita, al 10,7% dell’inizio dell’anno, fino a oltre il 16% di consensi alla data odierna, crescendo di circa 5 punti e mezzo. Dobbiamo tutto al nostro essere franchi e rispettosi nei confronti dei nostri concittadini, perché la politica non è solo “tensione verso l’alto”, ma soprattutto “tensione verso l’altro”, senza dover fare la riverenza alla maggioranza. Abbiamo tenuto duro, tra vittorie e fallimenti, ma dal 2012 non abbiamo mai contraddetto la nostra parola.

È facile notare sulla base di queste affermazioni, che sono la base e il motto di Fratelli d’Italia, le abissali differenze con il governo, che è praticamente il nostro opposto. Anzi, è l’opposto in tutto e per tutto: la loro instabilità si contrappone alla nostra ferma stabilità dal 2012!

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NOI CI OPPONIAMO ALLE INUTILI PROPOSTE DI UNA TASSA PATRIMONIALE!

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Una possibile introduzione di una tassa patrimoniale, ovvero di un’imposta sulla ricchezza dei contribuenti, ha fatto molto discutere questi giorni. Vi sono state diverse proposte che riteniamo inutili e, soprattutto, in sostituzione al tanto discusso Mes. Il testo proposto da Leu e Pd, subito bocciato dalla commissione Bilancio della Camera, suggeriva l’abolizione di due forme di patrimoniale già esistenti: l’Imu, ovvero l’imposta municipale unica sulle seconde case e l’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito di titoli. Come riporta il Giornale, queste tasse sarebbero state sostituite da un’“aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro”. È una dura lotta decidere se è peggio questa proposta o quella di Beppe Grillo di tassare con un contributo del 2%, i superpaperoni italiani con patrimoni di oltre 50 milioni di euro e far pagare Ici e Imu alla Chiesa. Una patrimoniale che ovviamente non intaccherebbe il suo portafoglio!

Come riporta Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, noi di Fratelli d’Italia riteniamo che i veri “super ricchi” d’Italia che devono essere tassati siano le banche, i giganti del web e le multinazionali che eludono le tasse che dovrebbero pagare in Italia. Secondo le stime solo le multinazionali spostano 24 miliardi di profitti dall’Italia ai paradisi fiscali, il che sottrae alle casse dello stato 6 miliardi di euro. Bisogna far pagare le giuste imposte a chi non lo fa e non tassare inutilmente e ancora una volta i nostri concittadini. Sarà proprio questo il regalo di Natale che gli spetta? Un altro furto sui loro conti correnti? Noi impediremo che Pd e M5S compromettano gli immobili e i risparmi degli italiani! Questo governo che non fa gli interessi degli italiani deve dimettersi!

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Il Governo annulli quella oscena circolare!

Il governo annulli quella oscena circolare!

Al Ministero della Giustizia non sono bastati tre mesi per capire di aver sbagliato ad emanare la circolare del Dap del 21 marzo che ha consentito la scarcerazione dei boss mafiosi al 41 bis e oggi il ministro Bonafede ha preferito sospenderne l’efficacia invece di cancellarla definitivamente.

Davvero assurdo, commenta Luca Vitale. i grillini stanno aspettando tempi migliori per ritirare fuori quella circolare e continuare nello smantellamento del regime del carcere duro per i mafiosi.

Il governo annulli definitivamente quell’oscena circolare.

Lo dobbiamo ai parenti delle vittime della mafia, ai magistrati e alle forze dell’ordine che ogni giorno combattono la criminalità organizzata, conclude Vitale.

OGGI L’ITALIA RIPARTE TRA INCERTEZZE E MISTERI

Oggi, 18 maggio la quasi totalità delle attività produttive riparte , sarà sufficiente attenersi ai protocolli, altrimenti si in correrà in multe salatissime e sanzioni.

Solo che molti di questi protocolli sono stati resi noti all’ultimo minuto , o sono addirittura un mistero.

Intanto, nell’ultima conferenza stampa di Conte, tenutasi sabato 16 maggio, non è stata spesa una sola parola sulle centinaia di migliaia di persone che ancora aspettano la cassa integrazione o il bonus per gli autonomi, o sulle imprese in attesa di una liquidità che non è mai arrivata, afferma Luca Vitale.

L’Italia non merita questo!

Infatti, Fratelli d’Italia il prossimo 2 giugno darà vita a una grande mobilitazione, nel rispetto delle norme di sicurezza, per dare voce agli italiani stufi della propaganda, ora gli italiani meritano e pretendono risposte concrete!!!

VOLA IL PARTITO DELLA MELONI

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Non si arresta l’ascesa di Fratelli d’Italia che supera il 14 per cento, mentre cala la Lega, crescono i 5Stelle, stazionario il PD.

Dunque, afferma Luca Vitale è nella compagine del centrodestra che si registrano nuovi scenari, grazie, all’ulteriore crescita del partito di Giorgia Meloni che incrementa i suoi consensi ancora del 1,1% e raggiunge quota 14,1% per la prima volta nella sua storia raddoppiando i suoi consensi rispetto allo scorso settembre, quando si è formato il nuovo Governo Conte.

Mentre, gli altri partiti mantengono una percentuale stabile con Forza Italia al 6,5%, Italia Viva al 3,3% e gli altri partiti – tutti di sinistra o centrosinistra – che non superano il 3%.

Una fotografia che ritrae il giudizio degli elettori rispetto all’atteggiamento delle diverse parti politiche durante l’emergenza.

E proprio in queste ore il governo è in grande difficoltà per la questione relativa alla regolarizzazione degli stranieri nel settore agricolo, proposta che ha letteralmente spaccato gli italiani.

Ma quanto durerà questo governo?

Quasi uno su quattro ha affermato che la permanenza di questo governo sia legato all’emergenza Covid-19.

Ma al di là delle speranze, ci sono le misure previste dal Governo in tema di sostegno economico, prevenzione sanitaria e ripresa delle attività, misure che gli italiani attendono ancora… E la pazienza ora è finita!