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L’INCUBO DEGLI ITALIANI DIVENTA REALTA’: 50 MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI IN PARTENZA

L’incubo di milioni di famiglie e imprese italiane sta per diventare realtà. Stanno per essere spedite 50 milioni di cartelle esattoriali da pagare messe in stand by dalla pandemia. I rinvii erano stati decisi per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia con milioni di attività costrette a fare i conti con chiusure e blocchi di produzione. Stavolta, però, il governo non pare aver annunciato nessuna proroga.

Le opinioni sul rinvio sono discordi: c’è chi ritiene che chiedere di riaprire il portafogli subito sia controproducente e chi pensa che far slittare il termine di sospensione ulteriormente significhi far accumulare cartelle su cartelle, rendendo complicata la gestione delle pratiche. Come riporta l’agenzia Adnkronos, l’ipotesi messa al vaglio sarebbe non vessare eccessivamente i contribuenti e modificare i tempi della prescrizione per poter spalmare la trasmissione di notifiche e avvisi nell’arco di un paio di anni, ad un ritmo di tre o quattro milioni di cartelle al mese.

Non ci sarà dunque nessuna distinzione tra chi ha un’attività a rischio fallimento, chi ha perso il lavoro e chi invece continua a fatturare. Come afferma anche Giorgia Meloni sul suo post su Facebook: “la maggioranza che sostiene Draghi cala la mannaia e boccia gli emendamenti di Fratelli d’Italia per posticipare la riscossione. È impensabile che lo stesso Governo che obbliga alla chiusura attività come palestre, ristoranti, cinema e teatri, poi pretenda che i lavoratori di questi settori debbano mettersi in regola coi pagamenti. Tutto ciò è profondamente ingiusto: il Governo intervenga in extremis per esentare dalle prossime scadenze le categorie colpite.” E noi come possiamo non concordare? È inutile martoriare ulteriormente le aziende già sul lastrico. Vogliono migliorare la situazione? Allora rinviamo le cartelle e veniamo in contro ai nostri lavoratori!

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COERENZA: PAROLA D’ORDINE CON FRATELLI D’ITALIA

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Ieri si è tenuto il voto di fiducia alla Camera al governo di Mario Draghi. È risaputo che Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno sostenuto fino allo sfinimento la loro posizione rispetto questo governo. La nostra Capogruppo ha tenuto un discorso molto coinvolgente, facendo emergere i problemi del governo di Conte e, di conseguenza, quelli di Mario Draghi, in quanto il secondo è in perfetta continuità con il precedente. L’intervento dimostra una chiara coerenza e serietà del nostro partito, che ha sostenuto i propri ideali da sempre, senza cambiare idee in base a come tirava il vento. 

Giorgia Meloni ha dichiarato: “C’è una grande questione politica che in troppi fanno finta di non vedere. Se fossimo entrati al governo – spiega – l’Italia sarebbe stata protagonista di una duplice anomalia. Saremmo stato l’unico Paese europeo ad avere alla guida una persona priva della legittimazione popolare. E l’unico senza un’opposizione parlamentare. Fatto che avrebbe avvicinato l’Italia più alla Corea del Nord che all’Occidente”.Attraverso un sottile paragone con la dittatura della Corea del Nord, ha perfettamente fatto intendere che situazione si sarebbe creata se nessuno avesse votato all’opposizione al governo. 

Il governo di Draghi ha delle buone basi, ma le buone basi non coincidono soltanto con un Presidente autorevole, ma anche con un governo di qualità. Bisogna saper conciliare i buoni propositi con i fatti e con le persone che coinvolgono l’esecutivo

I motivi per cui votare “no” aumentano giorno dopo giorno, man mano che nuovi problemi emergono. Come si fa a far rinascere le imprese quando al governo è stato posto un Ministro del Lavoro della sinistra più sindacalizzata? Come si fa a non essere preoccupati di un governo prettamente europeista, con connessa cessione di sovranità dagli Stati nazionali all’Unione europea? E sia chiaro: questo non significa che siamo contro l’Europa, ma abbiamo visioni diverse della stessa questione. Bisogna dare valore e potere all’Italia tra gli Stati Europei! 

Ancora una volta Fratelli d’Italia ha dimostrato di essere coerente con le sue idee. Come sostiene Fabio Rampelli: “Voler bene, diceva Saint Exupery, prevede che ci si attenda qualcosa in cambio. Ma l’amore è un’altra cosa. Offrire lavoro e lealtà più di quanta ne riceverà dai partiti che la sostengono è amore puro“.

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MARIO DRAGHI PRESIDENTE INCARICATO: LA POSIZIONE DI GIORGIA MELONI E FRATELLI D’ITALIA

Mario Draghi ha ricevuto da dal Presidente della Repubblica l’incarico per la formazione di un nuovo governo. In giornata è avvenuto anche un mini-summit con gli alleati di coalizione, durante il quale hanno elogiato la loro capacità di essere riusciti a rimanere uniti nonostante il periodo di crisi che il nostro Paese sta vivendo. Giorgia Meloni, tuttavia, rimane contraria a cambiare la sua posizione poiché, per lei e per tutto il partito di Fratelli d’Italia, l’unica strada sono, e saranno, le elezioni. La nostra Capogruppo, però, ha dichiarato di essere disposta a fare un passo intermedio, concordando con tutta la coalizione una posizione di astensione. Tale ragionamento permetterebbe di privilegiare la coesione tra gli alleati, mettendo solo momentaneamente tra parentesi la richiesta di voto anticipato. In tal modo, si riuscirebbe a conservare la possibilità di recarsi alle consultazioni dirette da Mario Draghi con una delegazione unitaria.

Per Giorgia Meloni, dunque, non esiste nessuna possibilità al di fuori delle elezioni e non condivide pienamente la scelta del Presidente della Repubblica di dare l’incarico all’ennesimo governo tecnico. Continuerà, perciò, a lavorare a uno scenario che porti l’Italia al voto, lavorando in modo compatto con gli alleati. Queste sono le chiare intenzioni della nostra Capogruppo.

Draghi si ritroverà a gestire gli stessi problemi dei governi precedenti: una marea di partiti talmente tanto eterogenei da essere incapaci di prendere decisioni chiare. All’Italia serve quella stabilità che è difficile ottenere con l’attuale fisionomia delle Camere, anche con la presenza di un nome di rilievo come quello di Mario Draghi. Nel frattempo, il centrodestra prepara i temi da portare alla consultazione con il nuovo Presidente. Tra le priorità sul tavolo rientrano: il taglio delle tasse e della burocrazia, la programmazione di un piano vaccinale efficace e la riforma della giustizia.

La linea di Fratelli d’Italia è chiara: avanti uniti e con spirito di collaborazione, nell’interesse dell’Italia e degli italiani.

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IL “GOVERNO URSOLA” E’ IN CANTIERE. MA NON SAREBBE MEGLIO TORNARE ALLE URNE?

Ora la palla passa in mano a Sergio Mattarella, che nelle prossime ore dovrà decidere il destino dell’Italia. Giuseppe Conte, dopo aver consegnato le dimissioni, ha deciso deliberatamente di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase dell’epidemia. Mattarella conta, però, di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte tempestivamente alle gravi emergenze non più rinviabili. Dalle ultime news, pare che Mario Draghi, ex presidente della BCE sia stato convocato al colle.

La strada delle elezioni non sembra minimamente contemplata da nessuno, neanche da Mattarella, che preferisce dare l’incarico a un governo “adeguato a fronteggiare le gravi emergenze sanitaria sociale ed economico-finanziaria”. In sostanza, il presidente della Repubblica vorrebbe affidare la formazione di un altro esecutivo al presidente della BCE, creando un nuovo governo di alto profilo. E pensare che già in quattro e quattr’otto sono cominciati i posizionamenti alle poltrone in quello che si suol chiamare “governo Ursola”. Giorgia Meloni è completamente contraria a dare la fiducia a un governo capeggiato da Draghi e continua a richiedere con fermezza il ritorno urgente alle urne!

L’Italia merita un governo solido che lavori unito per gli interessi della Nazione! Gli italiani hanno il diritto di votare e decidere da chi essere governati! La soluzione ai grandi problemi dello stato non è l’ennesimo governo tecnico nato nei laboratori di palazzo, mentre i ministri litigano tra di loro! Non siamo nella Prima Repubblica, ma siamo “teoricamente” una democrazia avanzata e, come tale, dovremmo comportarci! Come dichiara Giorgia Meloni con un post su Facebook: “Nel centrodestra ci confronteremo, ma all’appello del Presidente rispondiamo che, in ogni caso, anche dall’opposizione ci sarà sempre la disponibilità di Fratelli d’Italia a lavorare per il bene della Nazione.”

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