UN NODO DA SCIOGLIERE: LE STRADE DELLA MAREMMA

Vi sono due casi emblematici: la Grosseto-Siena-Fano, chiamata anche E78, e la Tirrenica. Nel primo caso si tratta di una strada già progettata ai tempi di Papa Pio VI e il granduca di Toscana Leopoldo, dunque parliamo del XVIII e XIX secolo: furono loro i primi a porsi il problema dell’attraversamento dell’Appennino con una vera strada, quando Firenze e Urbino erano capitali europee. Dopo molti secoli, arrivati al 2021, quel collegamento ancora non si è visto. La E78 è diventata una strada europea di nome, ma non di fatto, poiché è pressappoco costituita solo da ostacoli, tratti incompleti e una galleria completata solo a metà e un’altra a malapena iniziata (ancora da terminare dal lontano 2004). Per gli ultimi 11,8km il progetto esecutivo è in fase di verifica da parte del Comitato Interministeriale per la programmazione economica del Ministero dell’Ambiente. Insomma, siamo in alto mare!

La Tirrenica, invece, è in via di sviluppo: si pensa alla realizzazione di una strada sicura, a quattro corsie e senza pedaggio in tutto il tratto che interessa la provincia di Grosseto, compreso quello a sud del capoluogo fino al confine con il Lazio. La durata dei lavori è di oltre 3 anni. E speriamo di arrivarne alla conclusione! La Tirrenica è una piccola realizzazione infrastrutturale che ci apre le porte per la modernizzazione di tutto il territorio e il futuro!

Ben sappiamo quanto queste strade siano fondamentali per la mobilità di tutta la Maremma e della Toscana del sud, non possiamo più rimandare! Continueremo ad appoggiare costantemente la realizzazione della Tirrenica e spingeremo perché anche la storica Grosseto-Siena-Fano venga conclusa nel più breve tempo possibile! È un tratto fondamentale per l’accesso alla costa il cui completamento non può più aspettare! Concludiamo le opere in corso e quelle ancora da terminare e diamo valore al nostro meraviglioso territorio!

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ECCO IL RISULTATO DEL DECRETO (IN)SICUREZZA: L’AUMENTO ESPONENZIALE DEGLI SBARCHI

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Il 2020 è stato un anno terribile, e questa non è una novità. Ma emerge un ulteriore dato preoccupante che sicuramente si rifletterà anche sull’andamento del 2021. Tra le infinite “disgrazie” che abbiamo visto susseguirsi durante questo periodo se ne aggiunge un’altra: la ripresa degli sbarchi di immigrati irregolari nel nostro Paese. L’anno scorso i profughi arrivati in Sicilia sono triplicati rispetto al 2019: 34mila contro 11mila. Com’è possibile tutto questo? Siamo completamente blindati da mesi! Eppure, c’è qualcuno che riesce a muoversi indisturbato in Italia, qualcuno a cui non si applicano le leggi che sono state emanate. Mentre un anno e mezzo fa si vietava lo sbarco o i migranti venivano rimpatriati o smistati altrove, con il cambio di governo i barconi approdano a scadenza quotidiana.

La scelta peggiore che il governo potesse fare è l’eliminazione dei decreti di sicurezza di Salvini, proclamando il tanto elogiato decreto (in)sicurezza. Questo ha causato un aumento esponenziale di sbarchi, soprattutto dall’Africa. Anzi, più precisamente il 38% degli immigrati approdati nel 2020 provengono dalla Tunisia e non sono di certo rifugiati di guerra, ma persone che cercano maggiore fortuna altrove rispetto al loro stato d’origine. È preoccupante anche che il traffico sia aumentato nonostante il periodo invernale e la pandemia mondiale.

Sono dati che parlano da soli e sono il risultato dell’inesistente politica estera del governo giallo-rosso, che spalanca i porti agli immigrati ma blinda in casa per mesi gli italiani, non curanti del fallimento di migliaia di imprese. Mentre accogliamo ad orde immigrati irregolari, sempre più famiglie scivolano sotto la soglia della povertà. Quello che serve al nostro Paese è un governo che difenda le imprese, le famiglie e soddisfi i bisogni dei suoi cittadini! Mandiamo a casa questo governo e ricostruiamo insieme questo Paese distrutto!

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LA MAREMMA TOSCANA DIVENTA LA NUOVA DISCARICA DI SCORIE NUCLEARI

Tutti ben sappiamo che il nucleare non esiste in Italia da più di trent’anni, ma pulluliamo ancora di scorie che in qualche modo vengono smaltite. Ora, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente, è stata redatta la nuova cartina dell’Italia che individua i nuovi depositi nazionali dei rifiuti radioattivi. Su tutto il territorio sono state selezionate ben 67 aree idonee tra cui due in Toscana, tra Siena e Grosseto, precisamente tra Trequanda e Pienza (SI) e a Campagnatico (GR). Inutile dire che i toscani hanno già espresso apertamente il loro dissenso!

È un progetto che non solo metterà in agitazione i comuni locali, ma anche gli ambientalisti. Cerchiamo di pensare ai danni che si possono arrecare all’ambiente e alla salute di chi abita in quei territori che diventeranno i prossimi magazzini di scorie radioattive. Noi non vogliamo di certo diventare una discarica nucleare!
Per non parlare poi dell’importanza dell’attività agricola, dell’allevamento e del turismo, poiché questi luoghi conservano bellezze naturali straordinarie conosciute in tutto il Paese e che attirano orde di visitatori. Non a caso, Campagnatico è vicino al fiume Ombrone e quello di Piena, sito dell’Unesco e Patrimonio dell’Umanità. Il degrado di questi paesaggi non è solo un sacrilegio, ma proprio una vergogna!

L’unica soluzione sarebbe che la regione Toscana si opponga categoricamente allo stoccaggio delle scorie come ha fatto il Lazio. Tutto questo si somma all’infinità di dimostrazioni di incompetenza di questo governo, che non si rende conto neanche di dove siano situati i migliori paesaggi di tutta Italia e i patrimoni naturali protetti. Bisogna ricordare, inoltre, che gli italiani hanno decretato una chiara abrogazione alle leggi che consentono la produzione di energia nucleare sul territorio con il referendum del 2011. Ciò significa che la storia del nucleare in Italia finiva esattamente in quel momento, con quel referendum! Ma torniamo sempre allo stesso punto: l’opinione degli italiani non conta. Così come un governo illegittimo, non curante di ciò che gli italiani hanno votato alle presidenziali, governa il nostro paese, nello stesso modo viene trattata l’opinione di nostri concittadini riguardo la questione nucleare. Sarebbe bastato adeguare alle recenti normative in materia i siti già esistenti. Questo scempio deve terminare una volta per tutte!

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