PRESSING PER LE RIAPERTURE: IL VERO VACCINO SOCIALE ED ECONOMICO

L’80% delle regioni italiane è in zona arancione, ma questo non è sufficiente: servono ulteriori allentamenti alle restrizioni. Negli ultimi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori (e non parliamo della mappa arlecchino delle regioni): dalle proteste in piazza a poveri ristoratori in ginocchio che implorano solo di “poter lavorare”. Serve un cambio di passo, cercando di anticipare le nuove riaperture di qualche settimana. Intere filiere produttive sono allo stremo, dallo sport alla ristorazione: la crisi tocca buona parte dei comparti a noi conosciuti. Fratelli d’Italia chiede una riapertura immediata e in sicurezza e contributi adeguati alle perdite subite a causa delle restrizioni.

Questo non significa di certo un “tana libera tutti”, ma riaprire con buon senso. Secondo quanto viene riportato da La Stampa, solo un contagio su mille avviene all’aperto. La buona stagione si sta avvicinando e le giornate si stanno allungando, perciò perché non sfruttare questa immensa opportunità per far riaprire le attività culturali, i centri sportivi e volendo anche bar e ristoranti? La chiave è sempre la stessa: seguire alla lettera i chiari e precisi protocolli forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, sempre se ci è concesso riceverne.

Come riporta anche Giorgia Meloni sul suo profilo di Facebook: “Occorre un radicale cambio di passo nel Governo: gli imprenditori ormai sanno bene che chi di chiusure e speranza vive, di chiusure di Speranza muore” e come dargli torto: siamo tutti bravi a firmare dpcm o a dare indennizzi mascherati da elemosina, peccato che nessuno si ritrovi dalla parte di tutti quei lavoratori che si ritrovano senza lavoro da un giorno all’altro e che vedono tutti gli sforzi per la costruzione di una loro attività resi vani. Riaprire con moderatezza è il vero vaccino sociale ed economico per tutelare i nostri comparti produttivi! Il nostro partito porgerà sempre un orecchio a tutti gli imprenditori e lavoratori che necessitano di farsi sentire dal governo e ci faremo portavoce dei loro bisogni. Fratelli d’Italia sarà sempre dalla parte degli italiani!

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GLI IMPRENDITORI BASTONATI SCENDONO IN PIAZZA

L’inevitabile è accaduto: in molte città italiane sono scoppiate manifestazioni e tafferugli contro le restrizioni del governo. Da nord a sud ristoratori, ambulanti e gestori di palestre e piscine sono scesi in piazza spinti dalla disperazione di non sapere più come andare avanti.

A Roma la situazione è degenerata, dove le proteste si sono trasformate in sconti tra manifestanti e forze dell’ordine davanti a Montecitorio. Qui i manifestanti hanno esordito con cori come “buffoni, buffoni” e “libertà“, per poi passare al lancio di fumogeni nel tentativo di sfondare il cordone di polizia. A Milano il raduno si è tenuto davanti alla Stazione Centrale per chiedere a gran voce “immediati ristori” e lo stop alle restrizioni che limitano ormai da troppo tempo le attività dei lavoratori. A Napoli le manifestazioni hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni a causa delle proteste dei mercatali, i quali hanno reclamato di essere invisibili per il governo e chiedono solo di poter lavorare. Sono scesi in piazza anche gli ambulanti di Imperia, contro la zona rossa, e quelli di Bari, che chiedono riaperture immediate.

Proprio come dice il grande chef Gianfranco Vissani: “I ristoratori scendono in piazza? Qui se non si danno una mossa tra poco scoppia la rivoluzione. Il governo ha sottovalutato la disperazione del settore”. D’altronde come biasimarli? Non hanno lavorato durante le festività natalizie, non hanno lavorato a Pasqua e hanno ricevuto in cambio soltanto elemosina e tasse da pagare. Gli operatori dei servizi chiusi al pubblico sono disperati e non sanno più come andare avanti e quando forse riapriranno saranno stracolmi di debiti. Era ovvio che non sarebbe passato molto tempo prima che la gente mettesse in atto gesti disperati come organizzare proteste del genere. L’Italia d’altronde è costruita su un sistema di piccole imprese che rischiano il collasso e sicuramente non lasceranno fallire la propria attività senza farsi sentire a gran voce nelle piazze. Chiudere significa fare la fame per molti italiani!

Le proteste violente, tuttavia, devono essere sempre scongiurate perché la violenza non porta da nessuna parte. Noi di Fratelli d’Italia rimarremo dalla parte di tutti quegli italiani in difficoltà e di quelle categorie scese in piazza ieri e, dall’opposizione, ci faremo sentire per scrivere la parola “fine” a questo disastro produttivo!

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