FRATELLI D’ITALIA SVELA L’INEFFICIENZA DEL PIANO PANDEMICO DI ARCURI

Fratelli d’Italia ha stilato un dossier attraverso il quale si intende incastrare il commissario Domenico Arcuri per la sua pessima gestione dell’epidemia. La questione è iniziata nel marzo del 2020, agli esordi della crisi, e copre tutti gli aspetti critici della pandemia. Tra i casi più emblematici c’è la “vicenda delle mascherine”: comprate in grandi quantità dalle aziende a un prezzo di acquisto ben superiore rispetto a quello prefissato da Arcuri, le mascherine scomparirono dalla circolazione, perché gli esercenti hanno smesso di venderle per non andare in perdita. Per non parlare poi dei casi di corruzione, il sequestro dei respiratori e il flop dell’App immuni. La ciliegina sulla torta è stato affidare il bando della produzione dei banchi monoposto per la scuola a un’azienda che opera nel campo degli eventi. Ma com’è stata possibile una gestione tanto fallimentare di una situazione così delicata?

Ma la sfilza di esempi di inefficienza non è conclusa qui. Il caso più emblematico di questi giorni riguarda la gestione dei padiglioni-primula. Prima di tutto ci chiediamo se realmente siano necessari per spingere alla vaccinazione di massa. Non sarebbe stato meglio trovare un metodo meno costoso per sostenere la campagna? La parte bella è che il commissario va a caccia di soldi per far sbocciare le prime 21 primule, una per regione. Questo ci porta a dire che il signor Arcuri ha mentito anche sul numero di centri per i vaccini. Non saranno 1.500 ma solo 21 per marzo 2021. I donatori più generosi (almeno di 400.000 euro) riceveranno in cambio una targhetta. Non male come ricompensa, no?

La situazione sembra quasi ridicola. Il tutto è un mix di incapacità e delirio di onnipotenza che l’Italia sicuramente non merita. La questione sanitaria è uno degli argomenti più delicati, che necessita di un commissario preparato e preciso. È un’enorme macchina complessa che ha bisogno di essere organizzata con chiarezza e nei minimi dettagli. Ma a quanto pare tutte queste qualità mancano al nostro governo, ma come biasimarli d’altronde: come fanno a prestare attenzione alla salute dei cittadini se continuano a litigare per la poltrona?

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QUESTA E’ QUELLA CHE SI SUOL DIRE UNA “CRISI PILOTATA”

Il Premier Giuseppe Conte domani mattina incontrerà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per formalizzare il passo indietro, al termine del Consiglio dei Ministri, presumibilmente dopo l’ennesimo tentativo di prendere tempo in attesa di una soluzione last-minute. Dopo aver miseramente fallito nel creare una maggioranza su due piedi e senza valide fondamenta, sono state fatte diverse ipotesi sul prossimo passo che compirà questo governo indecente, ovviamente tutte con lo scopo di assicurare la nascita del Conte Ter. Tra le supposizioni c’è il fatto che Conte stia per ottenere in Senato quel gruppo di responsabili centrici che lo potrebbero sostenere nel continuo della sua azione di governo, e quindi starebbe andando da Mattarella per chiedere un preincarico. Insomma, un preludio al Conte Ter. In una seconda opzione, il Premier sta mettendo di proposito in gioco il suo ruolo, senza l’assicurazione di riottenere un reincarico. Insomma, siamo nel bel mezzo di una “crisi pilotata” che escluderebbe in ogni caso le tanto desiderate elezioni.
Alla luce di quanto sta succedendo non possiamo che definire tutto questo “squallido”! L’Italia è una giostrina nelle mani di Conte, Renzi, Di Maio e Zingaretti, che temono terribilmente le elezioni perché rischiano di pagare duramente tutte le bugie, le ingiustizie e i giochetti di palazzo degli ultimi anni. Ma prima o poi arriverà il giorno in cui dovranno rispondere davanti agli italiani dei loro fallimenti.
E intanto arrivano notizie amareggianti da ogni fronte tra cui il fatto che l’Italia rischia di essere esclusa dai giochi olimpici di Tokyo 2021, l’Europa spinge per i ritardi sul Recovery Fund ed emerge un buco di circa 16 miliardi di euro nei conti dell’Inps. Per non parlare poi dei lavoratori che protestano in piazza e di quel milione e duecentomila salariati che attendono ancora la cassa integrazione. E cosa fa il governo davanti a tutto questo? Offre incarichi a destra e a manca e passa la giornata a pensare a come organizzare un Conte Ter. Stiamo andando a rotoli! Serve qualcuno che salvi questo Paese dal tracollo! Non ce la facciamo più!

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IL TEMA SCOTTANTE DELLA CRISI DEL GOVERNO “CONTE BIS”

Matteo Renzi ha deciso: la delegazione di Italia Viva si è dimessa dal governo, ritirando i suoi due ministri, Elena Bonetti e Teresa Bellanova, e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Nel corso della conferenza stampa, l’ex sindaco di Firenze ha affermato che la crisi non è stata aperta da loro, ma è aperta da mesi. Ma ne siamo sicuri che la crisi di governo sia aperta solo da mesi? Noi parleremmo piuttosto di anni, da quando questo governo è stato istituito con l’inganno e senza considerare la reale volontà del popolo. La prima autentica forza politica del Paese è il centrodestra!

Dopo un vertice che si è tenuto poco prima della conferenza di Matteo Renzi, questa compattezza tra Fratelli d’Italia e gli altri partiti della coalizione è ben più che evidente. Noi chiediamo che il Presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o chieda il voto di fiducia in Parlamento. Nel momento in cui la fiducia dovesse mancare, però, l’unica soluzione che proponiamo è il ritorno al voto, ovvero l’unico e vero accordo democratico che è possibile mettere in atto!

Riprendendo le parole di Giorgia Meloni: “Il centrodestra mi pare molto compatto nel ritenere che il circo a cui stiamo assistendo gli italiani non se lo possono permettere. Non si può perdere altro tempo. In una nazione normale il presidente del Consiglio si dimetterebbe stasera. Poiché non siamo in una nazione normale chiediamo a Conte di venire in Aula a verificare se ha ancora una maggioranza“.Ed è proprio questo quello che noi vorremmo che accadesse!

Ma ci ricordiamo che cosa sta succedendo sullo sfondo di tutta questa sceneggiata? Chi paga l’immobilismo di questo governo e le loro contesa di poltrone ci sono i baristi, i ristoratori, i titolari di palestre e piscine, le partite iva e tutto il comparto scolastico e della ristorazione. Ma ci rendiamo conto? Tutte queste persone non possono difendersi in alcun modo e sono completamente nelle mani di questo governo e della scansione settimanale dei dpcm. L’Italia non può perdere altro tempo! Siamo all’apice di una questione politica veramente vergognosa. Chiediamo che questo scempio finisca quanto prima!

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IL GOVERNO DELLE QUESTIONI CONTENZIOSE

Ieri, 8 gennaio 2020, si sarebbe potuta decretare la crisi di governo. Come? Con la riunione di maggioranza sul Recovery Fund in cui il Premier Giuseppe Conte e il ministro dell’economia Roberto Gualtieri stanno redigendo il nuovo piano sulla base delle proposte di Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi si è permesso di avanzare un numero ingente di proposte: prima di Natale erano ben 6. Tra queste, sicuramente la gestione del Recovery Fund e, pare, sia stato messo sul tavolo anche la questione del Ponte di Messina. Assurdo. Si vocifera, inoltre, che la tensione fosse alle stelle, accusando di aver subito anche delle “provocazioni politiche”. Forse il momento della svolta è giunto: la crisi di governo è alle porte e speriamo sia la volta buona!

Il vero problema è che la maggioranza si sta preoccupando di questioni decisamente inutili e obsolete in un momento in cui siamo in piena pandemia. A questo punto allora le emergenze diventano due: l’emergenza sanitaria e l’emergenza politica, perché urge un repentino cambio di reggenza! Sembrano un gruppo di bambini all’asilo che si contendono il giocattolo più prezioso, peccato che in questo caso ci troviamo di fronte al governo italiano e l’oggetto contenzioso è la poltrona. E mai come ora, tutto questo è evidente.

L’opzione “andare alle urne” non sembra piacere al governo. Ma quale sarebbe la loro scusa? Andare a votare “sarebbe sa irresponsabili” a causa della pandemia, quando a settembre abbiamo mandato l’intera popolazione italiana al voto per il referendum! Tutte scuse per sfuggire al giudizio degli italiani e continuare a governare con l’inganno questo Paese, senza nessun progetto definito e sperperando le risorse in bonus.

In attesa di scoprire quali sono le sorti di questa questione contenziosa e poter andare finalmente alle urne, possiamo contribuire tutti alla caduta di questo governo firmando la petizione indetta da Giorgia Meloni:

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