Il fallimento delle politiche contro il Covid ha portato a richiudere le scuole anche per i più piccoli, fino all’asilo, nonostante i dati dimostrino che il contagio negli istituti è basso. È difficile spiegare a un bambino che cos’è un virus e il perché ci troviamo in questa situazione, soprattutto se ci capita a dover descrivere l’esistenza di un cosiddetto “nemico invisibile”. Un nemico che si prende respirando e che non permette loro di stare insieme agli amici o di abbracciare le persone a cui vogliono bene. Un nemico che ha ucciso la loro creatività non consentendogli di esercitare il diritto più basilare per i bambini: andare a scuola e stare con i propri amici. Quella che era un’emergenza è diventata un’abitudine. Anche i bambini più piccoli che non dovrebbero portare la mascherina insistono per indossarla perché “tutti ce l’hanno, perché io no?”. È diventata talmente tanto un’abitudine, che dopo un anno ormai è all’ordine del giorno aprire e chiudere le scuole come se fossero un interruttore. A scuola, al parco o in palestra i bambini si sfogano, giocano e esprimono la loro creatività. E a casa? Sono rinchiusi tra le quattro mura soffocanti. Alle conseguenze della Dad (didattica a distanza) si aggiungono dispersione scolastica, cattiva alimentazione, eccesso di sedentarietà, disturbi del sonno e dipendenza dei videogiochi. Secondo il rapporto Censis di maggio 2020, la dispersione scolastica è stimata superiore al 10% e spesso la situazione è aggravata anche dal fatto che parte degli studenti (i più disagiati) che non riescono ad avere l’accesso in Internet o ai mezzi informatici. Secondo un altro studio condotto dall’Ufficio Promeco il disagio emotivo è aumentato dell’81,8%, segnalando anche importanti incrementi rispetto a problemi legati a stati d’ansia, con effetti su insonnia (+25,5%) e attacchi di panico (24,5%). Ora si vocifera persino di allungare il calendario scolastico fino a fine luglio! Ma non staranno infliggendo un colpo fin troppo duro al comparto scolastico e a tutti gli studenti che ormai sono esasperati e sviliti dalla cosiddetta Dad? Forse non ci si rende conto delle conseguenze psicologiche ed emotive per gli studenti e le studentesse! Si sarebbe potuto fare di più? Certo che sì, come risolvere il problema dei trasporti, ma la scuola non è pare essere una priorità per questo Governo.
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