A SPASSO TRA LA STABILITA’ DEL NOSTRO PARTITO E L’INSTABILITA’ DEL GOVERNO

Ben conosciamo la situazione della maggioranza: da una parte c’è Conte che cerca in tutti i modi di tenersi stretta la poltrona, e dall’altra c’è Renzi che suona carica contro il governo. Fratelli d’Italia freme perché il governo cada, soprattutto in questa situazione di palese instabilità. Allora è ben comprensibile l’affermazione di Giorgia Meloni che in un’intervista afferma che questo Natale regalerebbe a Giuseppe Conte “Un grande scatolone vuoto, per fare il trasloco”, una dichiarazione che cela un’ironia assolutamente veritiera.

Mentre però la maggioranza fa riunioni su rimpasto, servizi segreti e quant’altro, il nostro partito cresce sempre di più. Ed è per questo che non vediamo l’ora che questo governo cada e che si possa andare alle urne! Per difendere Conte non ci sono e non ci saranno voti. Ma ce ne saranno molti, invece, per mandarlo a casa!

Proprio ieri, 21 dicembre, Fratelli D’Italia spegne 8 candeline. Ad oggi siamo la terza forza politica del nostro Paese. Parlando di numeri, il partito è passato dall’1,9% di consensi della prima competizione elettorale a pochi mesi dalla nascita, al 10,7% dell’inizio dell’anno, fino a oltre il 16% di consensi alla data odierna, crescendo di circa 5 punti e mezzo. Dobbiamo tutto al nostro essere franchi e rispettosi nei confronti dei nostri concittadini, perché la politica non è solo “tensione verso l’alto”, ma soprattutto “tensione verso l’altro”, senza dover fare la riverenza alla maggioranza. Abbiamo tenuto duro, tra vittorie e fallimenti, ma dal 2012 non abbiamo mai contraddetto la nostra parola.

È facile notare sulla base di queste affermazioni, che sono la base e il motto di Fratelli d’Italia, le abissali differenze con il governo, che è praticamente il nostro opposto. Anzi, è l’opposto in tutto e per tutto: la loro instabilità si contrappone alla nostra ferma stabilità dal 2012!

#instabilità #stabilità #politica #maggioranza #governo #partito #compleannofratelliditalia #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto

LA LIBERAZIONE DEI PESCATORI IN LIBIA: VI SVELIAMO LA REALTA’ DEI FATTI

Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sono volati oggi a Bengasi per liberare i 18 pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati da 108 giorni in Libia. Ma non è stata una passeggiata: il nostro paese ha dovuto pagare a caro prezzo questa liberazione, di cui ovviamente ne siamo infinitamente felici. La contesa, infatti si sarebbe dovuta svolgere in modo diverso e per l’ennesima volta, abbiamo dimostrato di sottometterci alle potenze estere. Il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri sono andati a sancire la liberazione dal generale Khalifa Haftar, che realmente non ha e non dovrebbe avere nessun riconoscimento internazionale. Ed è stato proprio questo il prezzo che l’Italia ha pagato: Haftar voleva che i due politici si muovessero da Roma, proprio per affermare la sua notorietà mondiale.

In realtà dopo questo incontro, Conte e Di Maio non hanno ottenuto molto dal punto di vista politico e la nostra posizione rispetto alla crisi libica diviene sempre più vaga. Oltre al fatto che ci sono voluti più di 100 giorni per liberare dei pescatori che erano stati detenuti senza un valido motivo. Realmente, quindi, i due si sono recati a Bengasi solo per dare soddisfazione ad Haftar. Il governo non è assolutamente autorizzato a vantarsi della liberazione, alla luce della realtà dei fatti.

La Turchia ci ha messo solo 5 giorni per liberare i suoi pescatori. Perché noi ci abbiamo impiegato 100 giorni in più? Per di più una detenzione immotivata e senza neanche incontrare di persona i pescatori. Per fortuna ci ha pensato Giorgia Meloni ad incontrare le famiglie che presidiavano permanentemente in Piazza Montecitorio per comunicare personalmente la bella notizia, e non era la prima volta che gli porgeva visita. Il premier, dunque, oltre a non aver ottenuto grandi risultati a livello diplomatico, si è dimostrato anche apatico nei confronti di quelle povere famiglie in difficoltà. D’altronde non sembra discostarsi molto dall’atteggiamento di sempre.

#pescatori #liberazione #potenzeestere #riconoscimentointernazionale #crisilibica #famiglie #italia #giuseppeconte #premier #luigidimaio #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto

PENSARE AI FIORELLINI NON E’ IL GIUSTO MODO DI GESTIRE LA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19

Entro fine anno, o addirittura prima di Natale, i primi europei saranno vaccinati contro il Covid-19. L ’Italia, purtroppo,potrebbe non rientrare in queste tempistiche. La Germania, con un numero di morti inferiore all’Italia, spera di iniziare al più presto, ma Il nostro Paese, come al solito, è sempre in ritardo con la tabella di marcia. Sono tutti sono troppo impegnati con il progetto Primula. Anzi, perché gli altri paesi europei non hanno pensato a stand petalosi, o ancora meglio a monopattini e banchi a rotelle? Ah si, forse perché loro hanno pensato a un reale piano di vaccinazione anti Covid-19, così da agire il prima possibile nelle strutture sanitarie e nelle rsa. Ma forse il governo preferiva pensare ai fiorellini.

Nonostante questo, il nostro presidente della Camera, Roberto Fico, afferma che tutto il lavoro portato avanti in questi mesi è stato molto fruttuoso e che le istituzioni e tutto il Paese sta reggendo perfettamente, e il tutto è riconosciuto anche internazionalmente. Forse sta parlando di un governo utopico… sicuramente non quello italiano!

La verità è che la maggioranza non riesce a gestire neanche il piano dei vaccini, che deve essere ancora chiuso. Anche supponendo che per magia la macchina dei vaccini riesca a partire efficacemente il 15 gennaio, si potrebbero evitare 17.000 decessi in 9 mesi. Iniziando un mese prima, però, i numeri potrebbero essere addirittura migliori. Purtroppo, però, nella prima fase ci saranno solo 300 luoghi di somministrazione, perlopiù ospedali. Quindi gli stand fiorati ci saranno, ma con calma, con i tempi del governo.

Nel frattempo, il bollettino giornaliero fornisce dati agghiaccianti sull’andamento dell’epidemia, segno che qualcosa ha fallito nella gestione del sistema al vertice. Lo abbiamo visto con le misure economiche e i ristori mai arrivati, con la divisione del paese in colori come se fosse Arlecchino e, ora, con la gestione della campagna vaccinale. Povera la nostra Italia nelle mani del governo PD-M5S!

#vaccino #pianodivaccinazione #campagnavaccinale #covid19 #epidemia #misureeconomiche #ristori #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto

ECCO UNA DOPPIA MAZZATA PER LE NOSTRE IMRESE

Ben sappiamo che la ristorazione, come molti altri settori, è uno dei comparti più colpiti dalla crisi da Covid-19. Nonostante questo, il governo non sembra risparmiare questi poveri onesti lavoratori. L’ultima mazzata arriva dal Fisco. Di fatti, l’Agenzia delle Entrate, nega l’applicazione dell’Iva al 10% al consumo di cibi d’asporto, come quando il consumo avviene nel locale. Dunque, stando a quello che dice il governo e il Premier Conte, i ristoratori dovrebbero vivere e risollevarsi grazie all’asporto e al delivery, ma applicando il 22% di Iva, invece del 10% che normalmente è applicato per i servizi al tavolo.

Le assurdità, però, non terminano qui. Non solo infatti, queste attività sono perennemente tartassate, aperte e richiuse a piacimento del governo, ma dovranno anche pagare la Tari a tariffa piena. Questo non riguarda soltanto il settore della ristorazione e dei bar, ma anche le palestre, le piscine e le scuole di danza, rimaste chiuse praticamente tutto l’anno. È evidente, dunque, che non abbiano fatturato e, perciò, non abbiano prodotto rifiuti… ma nonostante questo, sono costrette a pagare la tassa come tutti gli altri. Che doppia mazzata per le nostre imprese!

Come scrive Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook “Al Governo non sono bastati 4 decreti Ristori per scongiurare questo scempio”. Si potrà correggere questo massacro solo il prossimo gennaio, quando forse verrà varato il prossimo decreto. Ma ormai sarà troppo tardi…

Ci sono imprese che sono letteralmente allo stremo e che sono lasciate sempre più da sole, ma nel frattempo la maggioranza preferisce pensare continuamente alla poltrona, ai bonus inutili (come quello per i monopattini), e a litigare creando spaccature e disordini all’interno dello stesso partito. Caro governo, o volgi l’attenzione a chi ne ha realmente bisogno o vai a casa!

#ristorazione #bar #palestre #piscine #scuoledidanza #tassa #agenziadelleentrate #iva #governo #premierconte #decreto #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto

I BANDI PER LA GESTIONE DELL’EPIDEMIA? PER IL GOVERNO E’ MEGLIO ASSEGNARLI ALLE IMPRESE STRANIERE

Secondo l’osservatorio sui bandi covid, dal 31 gennaio al 17 novembre 2020 sono stati messi sul tavolo 4,73 miliardi di euro. Il 36,25% di questa somma, ovvero 1,72 miliardi di euro sono stati destinati a Paesi esteri. Al primo posto troviamo le aziende cinesi, che si aggiudicano 1,57 miliardi di euro, dunque un terzo dei bandi per la gestione dell’epidemia. Al suo seguito, troviamo le aziende sudcoreane (29.050.000 euro), quelle americane (28.818.202), di Hong Kong (25.161.396), tedesche (25.088.620) e del Regno Unito (10.338.000). Facendo due calcoli, le aziende non italiane hanno ottenuto il 91,7% dei bandi per l’emergenza Covid. Crediamo che sia a dir poco vergognoso…

La maggior parte delle forniture giunte dalle aziende estere riguardavano soprattutto i sistemi di protezione, come le mascherine (99,44% del totale), e le forniture per la terapia intensiva e farmaci (0,22%).

Giorgia Meloni accusa duramente il governo e noi la sosteniamo a pié pari. Solo a sentire queste cifre rabbrividiamo. È un governo completamente asservito agli interessi stranieri! Il nostro paese sta affrontando una durissima crisi su moltissimi fronti: sia su quello economico e sociale, sia su quello sanitario. E, nonostante questo, il nostro governo cosa fa? Preferisce concedere i bandi alle imprese straniere piuttosto che aiutare le nostre aziende italiane che stanno letteralmente boccheggiando. Fin dai primi momenti della pandemia, con i giusti finanziamenti, le imprese avrebbero potuto riconvertire la produzione e, le forniture per l’emergenza, sarebbero state fabbricate direttamente in Italia.

Ma come al solito il governo preferisce sempre fare gli interessi delle grandi potenze estere come la Cina in questo caso, ma ben sappiamo che non è la prima volta che accade… Le famiglie e le imprese italiane sono estremamente in difficoltà, i bonus non sono un aiuto concreto e tanto meno lo sono i favoritismi verso i Paesi esteri. Ci vogliono riforme efficaci per sostenerli economicamente. Ma perché il governo non riesce a capirlo?

#aziendecinesi #aziendeitaliane #cina #italia #bandi #epidemia #covid19 #forniture #famiglie #italia #italiani #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto

LE ASSURDITÀ DI QUESTO GOVERNO

Assurdo! Nella Legge di Bilancio il Governo PD-M5S inserisce la norma salva evasori cinesi e salva riciclaggio mafia nigeriana.
L’articolo 200 della Legge Bilancio prevede l’abolizione dell’imposta sul “Money transfer”, cioè sui trasferimenti di denaro contante all’estero effettuati per mezzo degli istituti di pagamento, commenta Luca Vitale.

Dunque, per gli italiani fanno la guerra al contante, ma nel frattempo tolgono le tasse a chi spedisce i soldi all’estero.

Ringraziano gli evasori dei mini market, le imprese cinesi apri e chiudi, gli spacciatori e gli sfruttatori, ma noi Fratelli di Italia ci batteremo sempre contro queste ingiustizie!

LA TRIPLICE SINDACALE È IRRESPONSABILE!

luca_vitale_fdi

Il comportamento della triplice sindacale Cgil-Cisl-Uil è irresponsabile e arriva nel momento in cui intere filiere produttive, artigiani, commercianti e dipendenti del settore privato vivono una fase drammatica, commenta Luca Vitale.

Annunciare un incredibile sciopero generale del pubblico impiego per il prossimo 9 dicembre vuol dire soffiare sul fuoco dello scontro sociale tra chi malgrado tutto continua ad avere un reddito garantito e chi non ha più certezze e guarda al presente e al futuro con disperazione e angoscia.

È inaccettabile. Siamo sicuri che la maggioranza dei dipendenti del pubblico impiego, rendendosi conto della situazione, respingerà al mittente questa provocazione ideologica dimostrando alla Nazione il suo spirito di coesione sociale, conclude Vitale.

FABRIZIO ROSSI NOMINATO COORDINATORE REGIONALE DI FDI

Il grande lavoro di Fabrizio Rossi che ha portato Fratelli d’Italia ad ottenere in Toscana il 13,5% dei consensi e cinque eletti, quintuplicando così la presenza in Consiglio regionale, è stato premiato, infatti oggi è stato nominato da Giorgia Meloni nuovo coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

“Con grande orgoglio vanno i miei migliori auguri di buon lavoro di tutto il partito,, ringraziandolo per il suo costante impegno e dedizione, un vero esempio per tutti noi”, afferma Luca Vitale.

Ricordiamo che Fabrizio Rossi è assessore all’urbanistica e allo sport del Comune di Grosseto e fino ad oggi portavoce provinciale a Grosseto. Dopo essere stato eletto in Comune come candidato più votato alle amministrative del 2016, alle ultime elezioni regionali ha raccolto nel collegio di Grosseto oltre seimila preferenze.

Inoltre siamo felici della fiducia che ci stanno dimostrando i cittadini, lavoreremo con ancor più dedizione per mantenere le aspettative e difendere gli interessi dei toscani.

Certi che Fabrizio Rossi, grazie alle esperienze politiche e di governo maturate, riuscirà a portare il suo grande contributo a Fratelli d’Italia per condurlo a nuovi successi. Avanti tutta, il futuro ci appartiene, conclude Vitale.

M5S STA COMPIENDO DANNI IRREPARABILI

La vertenza Whirlpool è il simbolo dei danni irreparabili che il M5S sta compiendo al tessuto economico, industriale e occupazionale della Nazione, commenta Luca Vitale.

Da oggi lo stabilimento di Napoli è chiuso nell’ignavia di coloro che due anni fa festeggiavano vittorie inesistenti. “Accordo raggiunto. Nessuno perderà il posto di lavoro”: è il proclama dell’allora ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che qualche giorno prima aveva addirittura “abolito la povertà” dal balcone di Palazzo Chigi.

Due anni dopo ad essere stato abolito è solo il lavoro di 400 dipendenti della Whirlpool, ingannati dalle promesse dell’ex capo politico grillino e da quelle del suo successore al Mise Patuanelli.

Fratelli d’Italia esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ai quali assicuriamo tutto il nostro impegno affinché non rimangano senza sostegno economico, anche dopo le ultime buste paga garantite dalla multinazionale, conclude Vitale.

FDL DIFENDE LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE

luca_vitale

Fratelli d’Italia è scesa in piazza senza simboli di partito al fianco dei cittadini, delle famiglie e delle tante associazioni che hanno organizzato una grande manifestazione a Piazza del Popolo per difendere la libertà di espressione da un progetto di legge ideologico e liberticida.

Hanno avuto il coraggio di sfidare il pensiero unico dominante e dire chiaramente che il vero obiettivo del ddl Zan-Boldrini-Scalfarotto sull’omotransfobia non è combattere le discriminazioni, ma introdurre un nuovo reato d’opinione, commenta Luca Vitale.

Perché non c’è niente di civile e moderno nel definire “omofobo” chiunque dica no alla barbarie dell’utero in affitto o difenda il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre.

Il nostro ordinamento tutela già oggi qualsiasi tipo di offesa alla persona a prescindere da quale che sia il suo orientamento sessuale e i dati ufficiali confermano che non c’è nessuna emergenza. Lo scopo di questa proposta è un altro: punire, mettere in carcere e rieducare chi non si allinea al mainstream.

Lo ha ribadito anche il presidente della CEI, il cardinal Bassetti: “La libertà di pensiero non può essere discriminata perché ritenuta discriminante”. È una battaglia di libertà e di democrazia e Fratelli d’Italia sarà sempre in prima linea per combatterla, conclude Vitale.