Commissione pos in aumento… Altra promessa non mantenuta

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Ai commercianti viene comunicato l’aumento del 30% della commissione sul Pos. Quella che il premier Giuseppe Conte e il governo avevano promesso di far azzerare.

Dunque, commenta Luca Vitale, il gruppo finanziario Nexi, che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione,  in piena crisi da Covid, ha unilateralmente modificato le condizioni che fa agli esercenti aumentando del 30% il costo della commissione. Il tutto in un momento in cui il limite dell’utilizzo del contante passa da 3000 a 2000 euro, riduzione che dovrebbe far aumentare l’uso del pagamento elettronico e a fronte della quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è impegnato dicendo andremo ad azzerare o ridurre sensibilmente le commissioni’ . Credo, quindi, conclude Vitale, che il governo dovrebbe intervenire per contrastare questi aumenti ingiustificati che rendono inutile la sua iniziativa,

Semplicemente assurdo!!!!!

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Entro venerdì 12 giugno “pagheremo tutte le 419mila domande di cassa integrazione giacenti”. Parola del presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

Quando è arrivato il giorno fatidico il presidente dell’Inps si è fatto nuovamente intervistare per dire “le abbiamo pagate tutte”.

Ma non è vero. Non che fosse un gran successo saldare a metà giugno quel che serviva a dare uno stipendio di marzo a 6 milioni di lavoratori-commenta Luca Vitale- ma almeno sembrava chiudersi la pagina più nera della gestione della crisi da virus da parte del governo di Giuseppe Conte.

Ma a smentire Tridico e non di poco è un documento interno all’Inps che porta proprio la data fatidica, quella del 12 giugno 2020. Con una tabella che dice tutt’altro.

Alla voce “pagamenti complessivi” i beneficiari risultano essere 5.707.018, ma a venerdì quelli che risultano essere stati pagati erano 4.704.493. Dunque??? Un milione di italiani ancora senza stipendio!!!
Davvero assurdo!

Tassa Covid” aumentano le bollette, vergogna senza fine!

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Tra i numerosi emendamenti proposti in queste ore al Decreto Rilancio sta facendo particolarmente discutere quello che chiede di introdurre un incremento degli oneri di sistema sulle bollette di luce e gas.

Dunque, bollette più salate, la denuncia del Codacons che alza i toni e parla di una “vera e propria truffa alla collettività, che scarica sui consumatori il compito spettante alla Stato di sostenere i nuclei più bisognosi”.

Per affrontare l’emergenza Covid è previsto un aumento degli oneri di sistema di luce e gas”, spiega Luca Vitale, come fatto per i concerti, le palestre e i pacchetti turistici, ancora una volta i soldi vengono chiesti ai consumatori.

Allora, invece di dare un contributo a chi è in difficoltà a carico dello Stato, l’emendamento in questione propone di finanziare il provvedimento mettendolo “a carico degli altri consumatori, che in questo periodo, tra cassa integrazione o serrande abbassate, non navigano certo nell’oro, rincarando le bollette”.

Insomma un’ennesima follia targata Pd-M5S, questo governo è una vergogna senza fine!

IL GOVERNO HA DIMENTICATO LE MAMME LAVORATRICI!

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“Donne e mamme lavoratrici completamente abbandonate dall’inizio di questa emergenza, ma il governo e la sinistra passano il tempo a litigare per sostituire l’immagine (diffusa sempre grazie a loro) di una mamma che culla un bambino per pubblicizzare l’app immuni”.

Una situazione già critica-commenta Luca Vitale- che è ulteriormente peggiorata con l’emergenza Covid-19, specie per i 3 milioni di lavoratrici con almeno un figlio piccolo (con meno di 15 anni), infatti, all’interno dei nuclei familiari, le mamme continuano ad avere netta la sensazione che tutto “pesi sulle loro spalle”.

Sul fronte occupazionale, l’Italia rimane tra i paesi in Europa con il divario di genere più consistente, divario che all’indomani dell’emergenza Covid-19, rischia di diventare incolmabile.

Secondo l’Istat in particolare le madri occupate sono il 69,4% al Nord, il 65,1% al Centro e appena il 35,9% nel Mezzogiorno, poco più di una su tre. Spesso sono disoccupate o inattive, ma anche con tipi di contratti precari e a termine ed è per questo che, ben il 46% di loro non può usufruire dei congedi parentali, che il Decreto Rilancio ha destinato solo ai lavoratori dipendenti.

Dunque, un quadro che fotografa una situazione molto difficile per le mamme lavoratrici assolutamente non supportata dal governo… Questa non è l’Italia che vogliamo!

Giuseppe Conte annuncia ancora “promesse mai mantenute”

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Un’altra conferenza stampa di Conte nella serata di ieri ha annunciato le tante cose belle e buone che questo governo farà.

Detto tral’altro, in caso in cui qualcuno perdesse qualche parola in diretta in contemporanea su più reti per fare e rifare tante promesse, fin’ora mai mantenute.

Ma la cosa più eclatante- commenta Luca Vitale-è che milioni di italiani assistono basiti, chiedendosi con quale coraggio si facciano nuove promesse quando non sono ancora arrivate le risorse assicurate in identiche conferenze tenutesi in questi mesi.

Una situazione surreale, e forse il Governo non si rende conto che gli italiani ormai sono stanchi… E allora, probabilmente, per rendersi conto di quanto tutto questo sia inverosimile urgerebbe ogni tanto, uscire dal palazzo e dalle conferenze virtuali?

UN MESSAGGIO PER RIFLETTERE…….

Oggi ricorre la celebrazione del 74esimo anniversario della Repubblica ITALIANA.

In occasione di questa ricorrenza vogliamo menzionare il pensiero di Marcello Veneziani, giornalista e scrittore che recita: “la formula politica su cui regge la nostra Repubblica è rimasta la stessa, siamo ancora una Repubblica parlamentare e non siamo mai passati ad una Repubblica presidenziale, federale o altro”.

Dunque, commenta Luca Vitale, nessuno in realtà ha avuto mai il coraggio di modificare la costituzione, l’unica grande novità di questi anni è che sono scomparsi i partiti storici che avevano l’avevano costituita, scomparsi anche i loro ideali come la loro presenza territoriale.

Oggi, il populismo è lasciato è a se stesso, appare inconsistente, incapace di governare e incapace di saper distinguere gli slogan dalla realtà.

Allora, questo deve farci riflettere sulle nostre istituzioni e forse, proprio come auspica Veneziani e parte della destra italiana, sarebbe auspicabile una repubblica presidenziale, magari capace di governare meglio?

Riflettete gente…riflettete

NO AI SOLI PAGAMENTI ELETTRONICI

Sfruttare il post pandemia per salutare i contanti, fare spazio ai pagamenti elettronici e sferrare un durissimo colpo all’evasione fiscale. Vittorio Colao, leader della task force di esperti arruolata da Giuseppe Conte per la ripartenza dell’Italia nella fase 2, ha già le idee chiare sui prossimi passi da compiere.

L’idea è semplice: il contante potrebbe tranquillamente essere sostituito da uno dei tanti pagamenti elettronici possibili. D’altronde, una proposta del genere, sposa alla perfezione la linea del governo giallorosso che, nel corso degli ultimi mesi, aveva più volte strizzato l’occhio all’e-payment.

Dunque, il Governo e i suoi esperti tornano alla carica nella loro crociata ideologica contro il contante, sponsorizzando a più non posso la moneta elettronica che garantisce lauti guadagni alle banche. Mentre il resto del mondo- commenta Luca Vitale-è impegnato esclusivamente a far ripartire il tessuto produttivo, in Italia la prima preoccupazione sembra quella di garantire flussi di cassa alle centrali finanziarie.

La situazione economica è drammatica, invece, di sentenziare dalla City consigliamo a Colao di venire in Italia a parlare con chi produce e crea ricchezza e così scoprire cos’è l’economia reale.

IL GOVERNO DIFENDA I VALORI CRISTIANI E DI LIBERTA’

italia

È stato ratificato ieri un accordo bilaterale con il Qatar che consente all’emirato fondamentalista di finanziare università, borse di studio, attività culturali, interscambi di studenti e l’insegnamento della lingua araba nelle scuole italiane.

Dunque, il Parlamento italiano apre le porte alla propaganda dell’integralismo islamico in Italia.

Fratelli d’Italia non ha nulla in contrario a fare accordi commerciali o di collaborazione con qualsiasi Stato del mondo, Qatar compreso, ma qui si va ad affrontare un argomento molto più profondo.

Infatti, con questo accordo si consente ad uno Stato integralista di diffondere la sua visione fondamentalista dell’Islam a casa nostra.

Una follia- dichiara Luca Vitale- che non capiamo e alla quale solo Fratelli d’Italia ha provato a opporsi votando anche contro in Parlamento.

Questo accordo segna una brutta sconfitta per chi, come noi, si oppone al processo di islamizzazione dell’Italia e dell’Europa.

Ma continueremo a batterci e chiediamo al Governo di ascoltarci perché vogliamo difendere le nostre radici classiche e cristiane e i nostri valori fondati sulla libertà.

LA PROPOSTA DELL’UE NON È SODDISFACENTE

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FRATELLI D’ITALIA è stato il primo ad auspicare il Recovery Fund cospicuo, immediato, con una quota maggioritaria di contributi a fondo perduto e senza condizionalità.

In realtà qualcosa si è mosso in questa direzione ma la proposta della Commissione Ue non è soddisfacente.

Infatti, attualmente si sta assistendo all’inizio di un lungo negoziato ma la cosa più preoccupante è che la proposta sia rivista al ribasso in seno al Consiglio Ue, che dovrà necessariamente tenere conto delle posizioni dei rigoristi Olanda, Danimarca, Austria e Svezia.

Le risorse, dunque, rischiano di essere troppo poche, condizionate dalle riforme che detta Bruxelles, ma soprattutto di arrivare troppo tardi, e se questi fondi non giungono nell’ immediato, potrebbero rivelarsi inutili per salvare le nostre imprese.

Uno scenario catastrofico, ma- la cosa peggiore- commenta Luca Vitale- il tutto accade mentre con gli aiuti di Stato sta aumentando le disparità tra le diverse economie, con il rischio che senza aiuti immediati, alla fine della pandemia ci ritroveremo con un tessuto produttivo sempre più debole rispetto a quello di alcuni competitor, con la Germania, sempre più forte.

Allora cosa chiediamo al presidente del Consiglio Conte?

Di studiare ulteriori strategie da aggiungere agli strumenti UE come i Bond patriottici e i Bond perpetui o a lunghissima scadenza acquistati dalla BCE perché bisogna agire prima che sia troppo tardi!