LA PROPOSTA DELL’UE NON È SODDISFACENTE

FRATELLI D’ITALIA è stato il primo ad auspicare il Recovery Fund cospicuo, immediato, con una quota maggioritaria di contributi a fondo perduto e senza condizionalità.

In realtà qualcosa si è mosso in questa direzione ma la proposta della Commissione Ue non è soddisfacente.

Infatti, attualmente si sta assistendo all’inizio di un lungo negoziato ma la cosa più preoccupante è che la proposta sia rivista al ribasso in seno al Consiglio Ue, che dovrà necessariamente tenere conto delle posizioni dei rigoristi Olanda, Danimarca, Austria e Svezia.

Le risorse, dunque, rischiano di essere troppo poche, condizionate dalle riforme che detta Bruxelles, ma soprattutto di arrivare troppo tardi, e se questi fondi non giungono nell’ immediato, potrebbero rivelarsi inutili per salvare le nostre imprese.

Uno scenario catastrofico, ma- la cosa peggiore- commenta Luca Vitale- il tutto accade mentre con gli aiuti di Stato sta aumentando le disparità tra le diverse economie, con il rischio che senza aiuti immediati, alla fine della pandemia ci ritroveremo con un tessuto produttivo sempre più debole rispetto a quello di alcuni competitor, con la Germania, sempre più forte.

Allora cosa chiediamo al presidente del Consiglio Conte?

Di studiare ulteriori strategie da aggiungere agli strumenti UE come i Bond patriottici e i Bond perpetui o a lunghissima scadenza acquistati dalla BCE perché bisogna agire prima che sia troppo tardi!

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