Analizziamo di dati sulla mortalità degli ultimi dieci anni: Ci vuole sicuramente una nuova sanità

Partiamo da dati istat 2020:

Nel 2020 l’Istat ha registrato 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019, il 99,5% dei quali sopra i 60 anni, il 76% sopra gli 80. evidenziando  un trend discendente della  mortalità nelle fasce di età più anziane negli ultimi 10 anni. Quindi fasce di età over 80, nonostante la pandemia, hanno raggiunto nel 2020 livelli di mortalità inferiori ad alcuni anni precedenti. Nelle fasce 85-89 e 90-94 la mortalità è stata invece superiore ai 9 anni precedenti, ma eccedendo solo del 3,5 per mille la mortalità del 2012 nella fascia 85-89, e del 10 per mille la mortalità 2015 nella fascia 90-94. Quindi per riassumere i concetti, fonte Istat, la pandemia ha causato un eccesso della mortalità rilevabile solo nelle fasce over 50 della popolazione, raggiungendo livelli massimi dell’ultimo decennio solo nelle fasce 70-79 anni e 85-94, ma con numeri di poco superiori ai valori del 2011-2012 e 2015.  L’Istat afferma che una parte importante dell’eccesso di mortalità del 2020 non è stato causato dall’aggressività del Sars-cov-2. Ad esempio ben il 40% dei 49.000 decessi della prima ondata sono attributi dall’Istat ad altre patologie: diabete, demenza senile, cardiopatie, infezioni respiratorie non correlate a malattia Covid.

Ma il vero tema è  che nel 2020 infatti abbiamo assistito a una riduzione notevole nei numeri e nella qualità della sanità pubblica: una riduzione di ricoveri ospedalieri del 21% rispetto al 2019; riduzioni importanti ci sono stati negli accessi al pronto soccorso, nel numero di diagnosi, nelle visite specialistiche e nelle analisi strumentali.

Questo ha aggravato una nota situazione di sofferenza: 

Perché?

perchè il vero problema è che il controllo della spesa sanitaria sempre e a qualunque costo può avere effetti molto pesanti”.

Le stesse misure restrittive anti-Covid-19 hanno avuto effetti compromettenti sulla salute pubblica;

Concludendo, l’analisi della mortalità degli ultimi 10 anni ci induce a riflettere sull’opportunità di investire risorse economiche più importanti in una nuova sanità che tenga conto fortemente dell’invecchiamento della popolazione;

Cosa dice Fratelli d’Italia da sempre?

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BILANCIO DELLA PANDEMIA SULLE TASCHE DEGLI ITALIANI

Da quando è iniziata la pandemia le famiglie italiane hanno visto sempre più aumentare prezzi e spese. Il Covid ha tolto non solo all’Italia, ma a tutto il mondo, tanto denaro che non verrà mai restituito.

Le restrizioni hanno diminuito il tenore di vita a livello qualitativo, passando dal deterioramento della salute fisica e mentale portando le persone a usufruire di cure psicologiche che non vengono sostenute dai giusti sussidi. Questa pandemia ha influito pesantemente sulle tasche delle famiglie, come conferma Consumerismo No Profit il quale ha promosso un’indagine sui costi affrontati dagli italiani durante la pandemia.

Solo considerando i costi tra mascherine e tamponi, una famiglia di quattro persone raggiunge la soglia di spesa di 4.824 euro annui; ora con i nuovi provvedimenti sulle Ffp2 obbligatorie i costi annui si faranno ancora più salati. L’unica postilla che fa entrare uno spiraglio di luce è il prezzo rivisto delle mascherine che si abbassa a 0.75 euro, mentre su internet il prezzo varia dai 0.40 a 2.50 al pezzo.

Il vero aumento dei costi è evidenziato dai tamponi, prestazioni mediche che sono diventate di routine già dalle vacanze di Natale, che vedono le farmacie e i laboratori analisi presi d’assalto da folle preoccupate. I prezzi variano toccando addirittura i 140 euro per un molecolare (Tampone oro-naso-faringeo). Secondo il Consumerismo No Profit, solo di tamponi, un cittadino italiano spende circa 1200 euro annui, mentre un nucleo famigliare di circa tre persone arriva a 3618 euro annui.

I presidi anticontagio dovrebbero essere gratuiti per i cittadini. Chi tutela gli interessi dei consumatori chiede che il SSN si prenda carico delle spese delle mascherine e dei tamponi specialmente per le famiglie con ISEE inferiore ai 20mila. Forse solo in questo modo potremo proteggere le famiglie dai continui rincari su medicinali, materie prime luce e gas. Tuteliamo le tasche delle famiglie italiane!

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LA RAFFICA DI NUOVE REGOLE E LA MANCANZA DI CHIAREZZA

Dalle prime indiscrezioni saranno prorogati per altri dieci giorni l’obbligo di mascherine all’aperto e la chiusura delle discoteche. Facendo due calcoli, i locali da ballo potranno riaprire nel weekend che precede San Valentino, ma già si comincia a vociferare di quanto sarebbe difficile far rispettare il distanziamento sociale in questa occasione. Il premier Mario Draghi si sarebbe detto d’accordo e a quel punto si è rivisto il timing. 

Nel prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì 2 febbraio si parlerà anche il nuovo decreto Covid che prevede anche novità sulla quarantena a scuola. Tra le questioni aperte c’è anche quella della durata del Green pass per chi ha fatto anche la terza dose di vaccino.

Continuano su questa linea le misure incomprensibili del governo. Per incomprensibili, intendiamo che sono completamente prive di chiarezza e di fondamenta scientifiche. Gli italiani ormai non sanno più che cosa si può fare e che cosa non si può fare.

Per non parlare poi della proroga della chiusura delle discoteche che, di questo passo, saranno sicuramente chiuse il giorno di San Valentino, causando ingenti perdite per tutto il settore. Qualcuno penserà a delle misure per sostenere gli imprenditori? Ai posteri l’ardua sentenza

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IL MATTARELLA BIS: COSA NE PENSIAMO

L’elezione del presidente della Repubblica ha dato vita alle solite pagliacciate parlamentari. Abbiamo assistito alla nomina di presidenti improbabili, non appartenenti neanche lontanamente al mondo politico. È stato un bel modo per prendere in giro gli italiani e dimostrando quanto vadano sprecati i soldi che pagano per sostenere gli stipendi del governo!

Giorgia Meloni  è rimasta sconcertata per «l’enorme occasione sprecata»: la possibilità di eleggere per la prima volta al Quirinale una figura d’area. E pur «orgogliosa del mio partito, Fratelli d’Italia, che si è mosso con compattezza totale, che è entrato in questa partita con una posizione e con quella è uscito», ancora non si capacita di come «non si sia voluto nemmeno provare a vincere».

Perché secondo noi e secondo la nostra Giorgia Meloni è inaccettabile la sua rielezione?

La rielezione di Mattarella rappresenta l’ennesima grave anomalia del sistema governativo italiano. Facendo due calcoli, abbiamo un premier che non ha avuto alcun mandato popolare, un capo dello Stato rieletto, nonostante la Costituzione escluda il mandato bis solo in caso di emergenze straordinarie (e di certo questo non è il caso).

Noi condividiamo pienamente la posizione di Giorgia Meloni. Se Mattarella avesse dovuto essere rieletto, avremmo potuto rieleggerlo fin da subito, senza spreco di tempo e risorse per gli italiani e avremmo potuto concentrarci da fin subito sui veri problemi del nostro Paese. Come al solito, Fratelli d’Italia ha dimostrato coerenza, coraggio e la volontà di un forte cambiamento nel rispetto degli italiani. Il Paese vuole coerenza e una vera rappresentanza parlamentare che rispecchi il paese

Per questo suggeriamo di approvare l’elezione diretta del capo dello stato, al fine di dare voce agli italiani ed evitare di dover assistere ancora a questo scempio, questo spreco di risorse

In questa settimana, la politica di tutti i partiti ha fallito.

Unisciti a Fratelli d’Italia che dimostra in ogni situazione coerenza e credibilità.

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AUMENTI A CASCATA A CAUSA DELL’INFLAZIONE

Ormai l’inflazione non smette di aumentare, raggiungendo quota +3.9% e i comparti economici ne pagano le conseguenze. Dagli ultimi dati dell’Istat del 2021, l’inflazione è aumentata stabilmente dello 0,4% ogni mese, registrando una crescita sui beni di consumo del 2% circa. Ci troviamo difronte a una vera e propria emergenza.

I beni di consumo non sono gli unici ad aver registrato enormi picchi: per farvi un esempio, a gennaio si toccheranno il +55% per la luce e il +41,8% per il gas raggiungendo prezzi di quasi 1008 euro.

Questa stangata va a determinare un incremento medio di 1.198 euro annui a famiglia, secondo il Codacons. Se non si agisce, l’emergenza prezzi diventerà più che concreta!

L’Unione Nazionale Consumatori inizia a farsi sentire attraverso il suo presidente Dona, il quale afferma che l’Italia è impantanata a causa di questo aumento amplificato.

È un vero e proprio massacro per le tasche delle famiglie e le imprese che, oltre all’aumento dei costi energetici, vedranno aumentare i prezzi al dettaglio dei beni consumabili. L’Istat ha rilevato che, nello scorso anno, una famiglia ha speso in media 217 euro in più per una spesa a base alimentare. Di questo passo, l’incremento non si allontanerà dai 519 euro annui per ogni nucleo famigliare.

Questo dimostra una certa noncuranza da parte dell’esecutivo, che non pare porre attenzione alle famiglie e imprese italiane. I dati dell’Istat parlano chiaro: traiamo le conclusioni e agiamo di conseguenza! Non si possono chiudere gli occhi di fronte a questo scempio! L’inflazione rischia di causare un fortissimo crollo a cascata della nostra economia. Ne risentiranno i costi di produzione e il costo del lavoro. I danni riguarderanno anche i redditi delle famiglie e la loro propensione al consumo! Non possiamo stare a guardare.

Segui le attività parlamentari di Fratelli d’Italia, fatti non parole!!

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IL LOCKDOWN SILENTE

Sebastiano Liso, il presidente nazionale di immagine e benessere per Confesercenti, chiede sostegno da parte del governo e lo esige in fretta.

Le città semivuote durante il periodo di saldi sono l’immagine di un film dell’horror che ha come tema la variante Omicron. A Milano oramai si convive con il virus seguendo regole e con la massima prudenza, uscendo di casa solo lo stretto necessario ed evitare tutto ciò che è superfluo alla vita di tutti i giorni. Nonostante questo, buona parte dei milanesi è in quarantena, per un motivo o per un altro.

L’economia ci rimette e viene ignorata bloccando così il Pil che potrebbe far crescere il nostro pase. Le vittime non sono solo di Covid: questa volta quelle che ci rimetteranno veramente sono le attività commerciali.

Gli imprenditori chiedono aiuto, vogliono supporto e così il presidente Liso sostiene che il lockdown, anche se silente c’è: ci sono negozi che chiudono dai 7 ai 10 giorni lavorativi a causa di mancato personale in quarantena; ci sono i nuovi protocolli che mettono a rischio e preoccupano le attività che non riusciranno a chiudere le spese mensili in tempo; ci sono centinaia di imprese che cessano di esistere a causa della crisi.

Con questo “Lockdown Silente” si riassume perfettamente la grave situazione economica in cui riversano le attività, il lavoro in generale e le famiglie.

La politica deve dare supporto e risposte: questi cali che si registrano (esempio durante Capodanno a Milano con un brusco calo del fatturato pari al -29%) creano degli abissi che sono difficili da colmare. Per questo bisogna aiutare in primis le nostre imprese!

Bisogna porre gli italiani e le famiglie come primaria preoccupazione e far sì che l’economia riparta e cerchi di sconfiggere queste paure attraverso risposte chiare e concise, senza giri di parole.

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REDDITO DI CITTADINANZA: MISURA INCESSANTEMENTE SUL TAVOLO


Ancora si parla di reddito di cittadinanza!

Addio sussidio per chi non dichiarerà l’Isee entro il 31/1. Così inizia il nuovo anno con scadenze da rispettare; La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’Isee deve essere rinnovata al fine di continuare a percepire il reddito pentastellato da febbraio in poi.
Le date per l’assegno sono due e si dividono tra chi lo chiederà per la prima volta e chi lo ha già da molto tempo. 15 gennaio per le new-entry ma non solo a loro, anche a chi a novembre è stata pagata la 18° mensilità e chiese la sospensione a dicembre. Il versamento monetario potrebbe essere o anticipato o posticipato visto che il 15 questo mese è capitato di sabato. Il 27 di gennaio invece verranno pagati coloro che percepiscono il reddito da due mesi i poi.
Ma tutto ha una fine, perché in quanto detto già dall’inizio dell’articolo, coloro che non rinnoveranno la Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’Isee del 2022 entro il 31 gennaio non potrà più percepire da febbraio il reddito di cittadinanza.Se l’inadempimento si prolunga i pagamenti verranno sospesi fino a dovuto rinnovo.
Nel pieno di una crisi economica e sanitaria, il nostro governo continua a pensare incessantemente come gestire la questione del reddito di cittadinanza. In piena crisi occupazionale e con l’economia che va a rotoli, noi pensiamo ancora a come dare inutili sussidi alle persone che non si dichiarano neanche disposte a trovare un’occupazione e a far tornare a marciare l’economia.

Una riforma che presenta un ingente perdita di budget!

Il reddito di cittadinanza non va sospeso, va proprio eliminato!

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ELOGIO ALLA GUARDIA DI FINANZA DI GROSSETO

A Grosseto continuano le attività di controllo economico-finanziari in tutta la provincia, questi servizi sono orientati verso lo sviluppo di nuove segnalazioni consistenti di evasioni e violazione fiscale.

Le guardie di finanza stanno approfondendo gli elementi informativi e monitorano il mondo virtuale. Attraverso questo, infatti hanno scoperto che una donna svolgeva abusivamente l’attività d’estetista.

Seguendo le giuste norme è stato effettuato l’accesso all’immobile ed è stata avviata l’ispezione fiscale. Durante l’investigazione sono state rintracciate numerose documentazioni extracontabili e kit completi di materiale per la cura personale. Ma non finisce qui: si è risalito a un copioso numero di clienti che hanno fruito delle prestazioni dell’abusiva estetista, ovviamente senza rilascio della ricevuta fiscale.

Continuando l’indagine è emerso che l’esercente non solo svolgeva le sue mansioni nel proprio appartamento ma anche a domicilio, ricoprendo tutta la provincia. Alla fine di questi accertamenti economici-finanziari le fiamme gialle hanno constatato un’evasione di poco meno di 50mila euro.

Durante l’ultimo biennio sono è stata toccata la doppia cifra per i casi che riguardano i professionisti abusivi dediti a servizi per la cura della persona scoperti dai finanzieri, per Grosseto, con successive contestazioni di evasione fiscale e norme contributive.

Per questo motivo noi elogiamo il lavoro della guardia di finanza: è un lavoro importantissimo sul territorio ed in ambito nazionale. Fratelli d’Italia è a loro fianco nella legalità che riguarda tutti gli ambiti in cui lavorano, compresa la contraffazione. Fratelli d’Italia rimane al fianco di tutti gli imprenditori e le persone che continuano a tollerare una tassazione fuori dal normale che a volte che sfiora anche il 100% del fatturato, intaccando anche la patrimonializzazione.

Noi continueremo ad intervenire senza sosta per tutelare a livello legale tutti i cittadini e fornire una risposta di legalità agli imprenditori che sono in regola.

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LA RIFORMA DEL CATASTO CHE MINACCIA LE TASCHE DEGLI ITALIANI

Il 14 gennaio è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti riguardanti la riforma fiscale. L’intero Centrodestra ha presentato una proposta di stralcio dell’articolo 6, riguardante la revisione del catasto. Si tratta di un passaggio importantissimo in vista dell’avvio dell’esame del disegno di legge.

Inizialmente, la riforma del catasto è stata trattata con carattere di urgenza all’interno della Legge delega 2021 allo scopo di rendere il sistema catastale più equo frenare le sperequazioni dovute alla mancata revisione delle informazioni contenute all’interno dell’archivio catastale, oltre che all’assenza di un’adeguata classificazione dei dati.

Qual è l’obiettivo di un’eventuale riforma del catasto? La riforma del catasto dovrebbe assegnare agli immobili un valore patrimoniale in linea con i valori di mercato, introducendo meccanismi di adeguamento periodico.

La vasta opposizione alla riforma è dovuta all’effettivo timore dei cittadini riguardo al fatto che l’aggiornamento dei valori determina un aumento della stima del loro patrimonio e, di conseguenza, un aumento della pressione fiscale.

Si è espresso un forte sostegno anche al mantenimento della cedolare secca sugli affitti abitativi, chiedendola di estendere anche agli immobili non residenziali, a causa dell’urgente crisi del commercio.

Noi vogliamo scongiurare l’approvazione di una riforma catastale che sia ingiusta e sicuramente che non rientri negli interessi dei cittadini. Noi proponiamo riforme serie che possano aiutare tutta la comunità! Noi pensiamo agli italiani!

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IL CARO-COLAZIONE? STIAMO RESENTANDO LA FOLLIA!

Il mattino ha l’oro in bocca, nel vero senso della parola: le quotazioni del caffè, latte, zucchero e cacao, secondo Assoutenti, nel 2021 sono aumentate rispettivamente del 81%, 60%, 30%, 60%.

Questa crescita colpisce non solo i proprietari di bar, ma anche i clienti che per fare colazione andranno a spendere dai 2.40 ai 3.60 euro: siamo arrivati a parlare del caro-colazione.

Questo fenomeno accade perché gli esercenti comprano materie prime rincarate e, per rientrare le spese, devono far crescere i prezzi per i consumatori. Si aspetta un aumento fino a 1.50 euro per il caffè che equivale al 37.6%. Qualche giorno fa si parlava dell’aumento di luce e gas, ma se si arriva all’aumento delle materie prime e dei beni alimentari si vivrà un fenomeno di grave portata che travolgerà tutti.

Parlando dei rincari delle materie prime, non si può non parlare dei supermercati che vedono in futuro significativi rincari, come ad esempio sul caffè che già solo nel 2021 ha registrato un aumento di costo del 20%. Peccato che le cifre potrebbero toccare le stelle con questi rincari! Lo stesso discorso deve essere fatto sia per la pasta, sia per il pane che prevederanno un aumento del 38%, dovuto anche all’importazione di grano e farina da parte dei paesi americani e canadesi (maggiori esponenti e produttori di farina).

Questi fenomeni di caro-spesa e caro-colazione potrebbero portare gli italiani a fare dei tagli nelle loro abitudini, iniziando proprio dalla consueta colazione al bar. Il tutto sicuramente influirà negativamente sugli esercizi commerciali portandoli a un’ulteriore amplificazione della crisi che già stanno vivendo.

Siamo difronte a un fenomeno che può costare oro, un fenomeno che si poteva evitare grazie a giuste e mirate per determinati esercizi, senza buttare fondi su misure inutili come l’assegno di cittadinanza.

L’Italia è in piena crisi, una crisi bella grossa!

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