È LA TOSCANA IL LEADER DEL TURISMO RURALE ESTIVO?

Secondo Coldiretti Toscana e Terranostra, si stima che la stagione toscana 2022 sia tornata ai livelli pre-covid nella campagna e nella montagna, dove sono tornati anche i turisti stranieri. Nelle strutture agrituristiche la loro presenza varia tra il 70% ed il 90% in questi mesi estivi.

Secondo l’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi, l’agriturismo è la scelta più ambita, soprattutto in abbinamento alla vacanza al mare o in montagna. Quest’estate, oltre sette italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per sedersi al tavolo e guastare specialità locali del territorio a chilometri zero.

I dati confermano anche la leadership nazionale per l’accoglienza rurale: la Toscana è la regione con il maggior numero di agriturismi con 5.406 strutture, numeri posti letto (85mila) e piazzole (1.942) e la regione con il maggior numero di strutture condotte da donne con una quota del 20% sul totale pari a 1.734 attività.

Gli ospiti stranieri, che erano mancati alle nostre strutture, ai nostri borghi e alle nostre città, a causa degli squilibri internazionali sono tornati. Così come i nostri connazionali che vogliono assaporare i nostri sapori e vivere la bellezza del nostro territorio. L’Italia e la Toscana sono bellezze che andrebbero ancora di più sfoggiate!

Portiamo in alto i nostri valori e il nostro Made in Italy!

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Quanto indicato in comunicati e videocomunicati è la personale posizione politica di Luca Vitale iscritto Fratelli d’Italia

NUTRISCORE INGANNEVOLE PER IL CONSUMATORE?

Confagricoltura conferma che il Nutriscore è ingannevole e collide con il Codice del Consumo. Il sistema di etichettatura che vorrebbe imporre la Francia è del tutto sbagliato.

Si tratta, infatti, di una classificazione arbitraria degli alimenti, che potrebbe causare un giudizio parziale e non incentiva il consumatore ed effettuare un’adeguata valutazione per seguire una dieta utile a soddisfare il corretto apporto di nutrienti giornalieri.

Nello specifico, consiste in una semplificazione dell’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica dalla A alla E.

A causa del Nutriscore, molte aziende potrebbero essere colpite e si potrebbe causare una significativa diminuzione della produzione e degli introiti. I prodotti italiani sono i primi a pagarne le conseguenze, soprattutto in termini di export!

Per tutelare veramente il consumatore bisogna pretendere informazioni chiare, complete e trasparenti, per orientarsi correttamente nel modo di nutrirsi.

Per tutto questo, sostieni Fratelli d’Italia alle prossime elezioni politiche e cambiamo insieme l’Italia!

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BONUS SU BONUS: MA QUANTO ARRIVERANNO LE MISURE CHE SERVONO VERAMENTE ALL’ITALIA?

Nel Dl Semplificazioni, infatti, l’ecobonus per moto e motorini è stato rifinanziato con altri 20 milioni di euro a discapito delle auto ibride ed è possibile risparmiare fino al 40% sull’acquisto di un nuovo mezzo per chi decide di rottamare la vecchia moto.

Ma non è finita qui.

Viene rafforzato il bonus sociale per luce e gas; quello 200 euro andrà a chi non l’ha avuto a luglio, compresi i collaboratori sportivi; vengono “rimpinguati” i fondi per il bonus psicologo e per quello destinato agli abbonamenti dei trasporti

Ma l’Italia ha veramente bisogno di tutti questi bonus?

Come può un italiano medio pensare di comprare un motorino nuovo con l’ecobonus, quando tra poco non potrà più permettersi di portare un piatto di pasta in tavola? Qual è la logica di questi bonus?

Rendere più ingente la pressione fiscale?

Secondo le logiche economiche, se i soldi escono da una parte, da qualche altra parte dovranno pur uscire e solitamente sono le tasche degli italiani, come abbiamo visto spesso!!

All’Italia servono delle vere riforme e non una marea di bonus!

Vota Fratelli d’Italia alle elezioni per aiutare davvero gli italiani per fare tutte quelle azioni necessarie al rilancio del paese!!!

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IMPRENDITORI GROSSETANI IN DIFFICOLTA’?

Secondo Format Research per Confcommercio, negli ultimi 18 mesi circa la metà delle imprese toscane di commercio, turismo e servizi ha cercato nuovi addetti, ma oltre il 55% ha avuto difficoltà nel reperirlo. Una carenza che per sei aziende su dieci si è tradotta in una riduzione dei ricavi fino al 31% (18% in media) e l’impossibilità di procedere sulla via dell’innovazione.  Secondo Giulio Gennari, presidente provinciale Confcommercio Grosseto, “Nella provincia di Grosseto il problema della mancanza di personale si sente in tutti i settori economici, ma in particolare nella attività stagionali.

Molti imprenditori nostri associati, in piena stagione turistica, sono in grandissima difficoltà proprio perché non riescono a trovare la manodopera”. Il problema è anche generazionale: oggi i ventenni sono poco più del 10% dell’intera popolazione e servono azioni strategiche a lungo termine per colmare il voto delle competenze. Il problema italiano riguarda l’estremo assistenzialismo che provoca un forte disincentivo al lavoro. Il tema della ricerca disperata di nuova manodopera va di pari passo con il costo del lavoro!

Abbassiamo il cuneo fiscale e aiutiamo le imprese ad ottenere gli aiuti che richiedono da decenni!

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Quanto indicato in comunicati e videocomunicati è la personale posizione politica di Luca Vitale iscritto Fratelli d’Italia

STIME AL RIBASSO PER I CONSUMI E AL RIALZO PER I PREZZI: L’ECONOMIA ITALIANA RISCHIA GROSSO?

A giugno 2022 si stima una flessione congiunturale per le vendite al dettaglio dell’1,1% in valore e dell’1,8% in volume. Questo è quanto rileva l’Istat spiegando che su base annua le vendite aumentano a giugno dell’1,4% in valore, ma diminuiscono del 3,8% in volume rispetto a giugno 2021.

Il dato è legato alla crescita dei prezzi. Nel trimestre aprile giugno si è registrata una crescita in valore dell’1,1% e una diminuzione in volume dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.

A giugno le vendite dei beni non alimentari diminuiscono rispetto a maggio sia in valore (-2,2%) sia in volume (-2,5%), mentre per i beni alimentari si registra un aumento in valore (+0,4%) e una diminuzione in volume (-0,8%). Su base tendenziale a giugno sono in diminuzione le vendite dei beni non alimentari (-0,8% in valore e -3,3% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore (+4,5%) e una diminuzione in volume (-4,4%).

Tutto questo dimostra quanto i prezzi stiano salendo e quanto i consumi stiano scendendo.

Questa situazione è estremamente preoccupante per la nostra economia che rischia la stagnazione, se non addirittura la recessione.

Se si fermano i consumi, anche le rendite aziendali diminuiranno, seguite dalla possibilità delle aziende di non assumere più nuovo personale.

L’inflazione deve essere ammortizzata e di certo un misero bonus di 200 euro non è la soluzione!

All’Italia serve una riforma ad hoc che faciliti la ripresa economica!

Vota Fratelli d’Italia alle prossime elezioni politiche!

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MIGRANTI SULLE ROTTE MEDITERRANEE: HOTSPOT AL COLLASSO?

Da ormai diverse settimane, le coste italiane sopportano una pressione enorme a causa dell’elevato flusso di migranti che preme contro i confini delle nostre acque territoriali. Il risultato è che nella struttura di Lampedusa, a fronte di 350 posti disponibili, continuano a essere presenti quasi 1700 migranti. Ora è corsa per liberare l’hotspot.

E quelli di Lampedusa non sono gli unici sbarchi, perché eventi si verificano anche in altri porti della Sicilia, in Calabria e in Sardegna. Tutte le coste sono al collasso e, non trovando più disponibilità in nessuno dei soliti punti di approdo, il Viminale ha autorizzato lo sbarco di una ong con circa 400 migranti in Campania, a Salerno, alcuni dei quali positivi al Covid.

Secondo i dati, a luglio di quest’anno abbiamo superato gli sbarchi registrati in tutto il 2019: a luglio ci sono stati oltre 13mila sbarchi contro gli 11 registrati in tutto l’anno nel 2019. Si attesta una situazione incredibilmente drammatica.

Al nostro Paese serve una figura che voglia difendere i confini della nostra città anche per proteggere l’incolumità dei nostri cittadini. Per questo serve un governo che si occupi della difesa dell’Italia e tuteli anche questi poveri migranti che salpano sulle rotte del Mediterraneo rischiando la vita. Bisogna salvare l’Italia e i clandestini, ma nel loro Paese!

Vota Fratelli d’Italia alle prossime elezioni politiche!

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ITALIA A RISCHIO RECESSIONE

Nel mese di luglio scendono ancora le aspettative economiche di consumatori e imprese nell’Ue e nell’Euro zona.

Secondo le stime flash della Commissione Ue, nel luglio 2022, l’indicatore del sentiment economico (Esi) è crollato sia nell’Ue (-4,2 punti a 97,6) che nella zona euro (-4,5 punti a 99,0), scendendo al di sotto della sua media di lungo periodo.

Anche l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è diminuito notevolmente (-3,6 punti a 106,6 nell’UE e -3,2 punti a 107,0 nell’area dell’euro), pur rimanendo al di sopra della media di lungo periodo.

Non esistono dati che siano in positivo in Italia, sintomo che c’è bisogno di un cambio di politica netto. Se cominciano a scendere le aspettative occupazionali, del consumo ed economiche si rischia di tornare indietro come i gamberi. Per fronteggiare un eventuale peggioramento ulteriore della situazione economica del Paese, bisogna instaurare politiche fiscali agili e flessibili almeno fino al 2023. Servono, inoltre, nuove linee guide in tema energia per contenere i danni provocati dalla guerra e realizzare il sogno di un’autonomia energetica indipendente dai Paesi esteri.

Solo in questo modo potremo scappare da una possibile recessione!

Vota Fratelli d’Italia e cambiamo volto a questa nazione sfigurata!

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IL DIVARIO AGGHIACCIANTE TRA PREZZI E STIPENDI

Il divario tra prezzi e stipendi è agghiacciante. Secondo l’IPCA, la differenza tra la dinamica delle variazioni dei prezzi e quella delle variazioni delle retribuzioni contrattuali, nella media dei primi sei mesi dell’anno, arriva a quasi sei punti percentuali.

Questo è quanto constata anche l’Istat, sottolineando che la retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2022 è dello 0,8% più elevata rispetto allo stesso periodo del 2021. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2022 segna un aumento congiunturale dello 0,3% e dell’1,0% rispetto a giugno 2021.

In poche parole, gli stipendi rimangono gli stessi ormai da decenni, mentre i prezzi si impennano rendendo il divario incolmabile al momento.

Siamo in quella che si suol chiamare “guerra dei prezzi”, dovuta a un’inflazione continua, imputabile alle cause internazionali, e alla stagnazione degli stipendi. Il costo della vita e le retribuzioni dovrebbero essere sullo stesso piano. Nel nostro caso si rischia un crollo dei costumi e un aumento vertiginoso della povertà della nostra popolazione. Bisogna dare incentivi alle imprese per aumentare gli stipendi e ridurre le spese. Servono misure ad hoc per contrastare una crisi generalizzata!

Dobbiamo agire ora prima che sia troppo tardi!

Il 25 Settembre 2022 sostieni Fratelli d’Italia!!

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LE TENDENZE DI VOTO: CHI VOTEREBBERO GLI ITALIANI SE VOTASSERO OGGI?

Il centrodestra resta ancora ampiamente avanti. I primi sondaggi sulle intenzioni di voto realizzati dopo le dimissioni dell’ormai ex Presidente del Consiglio Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere mostrano come questi avvenimenti sembrano non aver intaccato la coalizione.

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia insieme, secondo la rivelazione realizzata da Quorum/Youtrend, valgono il 45,5% in termini elettorali. Quasi 10 punti percentuali in più rispetto ai concorrenti. Con l’attuale legge elettorale, qualora i dati rimanessero davvero questi, grazie al cosiddetto “effetto maggioritario” dei collegi uninominali di Camera e Senato, il centrodestra otterrebbe più della metà degli eletti in ambedue i rami del parlamento.

Secondo l’istituto Swg e diffusi dal tg di La7, Fdi resta saldamente in testa con la cifra simbolo del 25%. Ad oggi, un italiano su 4 voterebbe per il partito di Giorgia Meloni. 

Gli italiani si immedesimano sempre di più negli ideali di Fratelli d’Italia e nella volontà di cambiare il Paese.

Di certo abbiamo tutte le carte in tavola per portare avanti la svolta che serve al nostro Paese in campo economico, energetico e sociale. Ormai la tendenza , le percentuali, il trend, sono le stesse ormai da un paio d’anni e questo conferma la nostra crescente ascesa e il fatto che abbiamo saputo rimanere coerenti nella nostra politica. Il 25 settembre 2022 sarà una data storica per Fratelli d’Italia e per gli italiani tutti!

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RIALZO TASSI DEI MUTUI: A RISCHIO IL MERCATO IMMOBILIARE

Torna il «caro rate» per le famiglie italiane che hanno un mutuo sulla casa: gli interessi dei nuovi finanziamenti hanno infatti già toccato picchi del 3%. A lanciare l’allarme è una analisi della Fabi che rimarca come neppure il Covid abbia frenato il mercato: da fine 2019 a maggio di quest’anno, le banche hanno erogato 34 miliardi di nuovi prestiti ipotecari (+9%) portando il totale dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni dai 383 miliardi del 2019 ai 417 miliardi di maggio.
Le rate dei mutui a tasso variabile già erogate subiranno progressivi incrementi e la regola vale anche per quanto riguarda l’accesso a nuovi prestiti, che avranno costi maggiori. Le imprese e le famiglie che si scontreranno con garanzie in scadenza, rate più alte e nuovi finanziamenti meno vantaggiosi. Si va, dunque, verso un’inversione di tendenza: nel 2018, la media dei tassi sui mutui – ricorda la Fabi – era pari al 2,26%, poi è calata nei tre anni successivi (1,88% nel 2019, 1,69% del 2020 e 1,59% del 2021), per risalire già a maggio all’1,61%.
Passo dopo passo, il mercato immobiliare collasserà come tutto il sistema economico italiano. A furia di rincari, inflazione e tasse, i consumi si fermeranno insieme a tutti gli investimenti negli immobili edilizi. I tassi dei mutui devono essere abbassati attraverso politiche di ammortamento, per non calare questa ulteriore scure sulle famiglie italiane. Salviamo il mercato immobiliare!

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