I TRAGUARDI DELL’ULTIMO TRIMESTRE DEL 2022: AVANTI TUTTA!

Nel terzo trimestre, aumenta il reddito delle famiglie consumatrici è aumentato in termini nominali dell’1,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 4,1%.

Questo è quanto attesta l’Istat, la quale afferma inoltre che il potere d’acquisto delle famiglie, frenato dalla crescita dei prezzi (+1,6% la crescita del deflatore implicito dei consumi), è tuttavia cresciuto sul trimestre precedente dello 0,3%.

Infine, migliora il deficit che si attesta al 4,7% del Pil (6,2% nello stesso trimestre del 2021).

Bene così!

Negli ultimi mesi pare che il nostro Paese stia migliorando la situazione disastrata in cui si trovava a piccoli passi.

Poco a poco, stiamo raggiungendo importanti traguardi grazie alle politiche economiche che stiamo attuando. Nonostante non siamo assolutamente usciti dal periodo di crisi internazionale che stiamo vivendo, stiamo facendo scelte a favore dei nostri cittadini e della nostra economia. Continueremo a fare proposte per aumentare il reddito delle famiglie, degli stipendi e delle pensioni, in concomitanza alla riduzione del carico fiscale che opprime le buste paga.

Le nostre misure sembrano portare i loro frutti e non ci fermeremo qui!

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Quanto indicato in comunicati e video comunicati è la personale posizione di Luca Vitale iscritto a Fratelli d’Italia

LA SFIDA DI GIORGIA MELONI: LA SFIDUCIA A SPERANZA

Da ormai qualche giorno è in atto una mozione di sfiducia al Ministro della Salute Roberto Speranza, da parte di Giorgia Meloni. La nostra capogruppo è stata mossa dal fatto che il ministro ha gestito disastrosamente tutta la pandemia, prendendo decisioni la cui chiarezza è molto opaca. Nonostante le polemiche non siano mancate su molti fronti, la Meloni è decisa a proseguire per la sua strada.

Quali sono i motivi per cui è nata questa iniziativa?

Fratelli d’Italia denuncia da tempo l’incompetenza e l’inadeguatezza di Roberto Speranza nel ricoprire il delicato e fondamentale incarico di Ministro della Salute, specialmente durante questo periodo delicato. Non ci sono stati episodi che abbiano smentito la gestione completamente fallimentare e disastrosa di tutte le decisioni prese nell’ultimo anno solare. L’amministrazione del Ministro è stata piena di omissioni, bugie ed errori che non hanno fatto che aggravare le difficoltà degli italiani e gettare al macero oltre 300.000 imprese attraverso chiusure insensate e continue.

Qual è l’intenzione di Fratelli d’Italia con questa iniziativa?

Fratelli d’Italia vuole far emergere la reale opinione degli italiani sulla gestione di tutta la pandemia. D’altronde l’opinione degli italiani è quella che conta di più in un Paese democratico, giusto? Dati i risultati che verranno ottenuti con la petizione, vogliamo vedere chi si assumerà la responsabilità di tenerlo ancora al suo posto. È un’azione di coraggio! Qualcuno doveva prendere in mano la situazione e ridare la parola agli italiani e concedergli di esprimere la loro opinione più che legittima. Non volete più che il Ministro Roberto Speranza si occupi della vostra salute? Allora firmate la petizione in sostegno alla mozione di sfiducia nei confronti di questo incompetente!

Firmate qui : https://www.fratelli-italia.it/sfiduciamosperanza/?fbclid=IwAR3ygyIPHAD_A-hz9IIhoRdbjJEWRYwz4yQExXJ3bE1-xxTXrpzj8h0GRZs

Guarda anche il mio video qui

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BUROCRAZIA LACUNOSA ANCHE NELLA GESTIONE DELLA CAMPAGNA VACCINALE

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La storia che viene riportata oggi è quella di un medico di medicina generale in pensione che alcune settimane fa ha fatto richiesta alla Asl di riferimento (nel caso specifico la Toscana sud est), dando la sua disponibilità ad eseguire volontariamente, e a titolo gratuito, le vaccinazioni anti Covid-19. La risposta dalla Asl tardava ad arrivare, ma alla fine il verdetto è stato emesso: “l’Azienda non ha la possibilità, a livello normativo, di accettare la sua disponibilità a prestare a titolo di volontariato e gratuito la sua professionale per la campagna vaccinale anti-Covid in atto” e invita il medico a rivolgersi alla protezione civile. Il medico, allora, ha fatto quello che è stato richiesto: si è rivolto alla protezione civile. Quest’ultima, al momento della richiesta, ha avuto la faccia tosta di chiedergli l’ammontare della sua pensione. A quanto pare questo deve essere uno degli ultimi requisiti all’avanguardia per la selezione dei volontari… Insomma, il medico ha gettato la spugna. Peccato che si stessero cercando disperatamente medici e infermieri per la campagna vaccinale! Questi giorni, sta proprio prendendo piene la campagna vaccinale per le persone più anziane nel territorio provinciale ed è un dovere trovare del personale qualificato che si metta a disposizione! Ma contro chi bisogna puntare il dito? Ovviamente contro l’immensa mole burocratica delle nostre Asl. La serie di automatismi del nostro sistema organizzativo è lacunosa! Causa immensi rallentamenti dei tempi di risposta e, soprattutto, nel fornire aiuto in caso di necessità. Gli adempimenti sono troppo complessi! Bisogna smaltire le procedure! Ma attenzione: questo non significa che debbano essere incomplete o che possono mettere a repentaglio la privacy dell’utente. Significa sistemare e cancellare le lacune nel nostro sistema organizzativo anche, e soprattutto, nell’ambito dell’assistenza sanitaria, considerando i tempi che corrono! Velocizzando l’organizzazione burocratica, saremo in grado di fornire un servizio chiaro, preciso ed efficiente ai nostri cittadini. È quello che si meritano!

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LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI: L’INIZIATIVA CHE NON PIACE A NESSUNO

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La lotteria degli scontrini: l’iniziativa che non piace a nessuno. Se qualcuno si aspettava di risolvere, anche in parte, l’evasione fiscale si sbagliava di grosso! Il primo febbraio scorso, dopo vari rinvii, è partita la famosa lotteria degli scontrini: la terza misura del Piano Italia Cashless per limitare il contante e combattere l’evasione fiscale. In che cosa consiste? Si tratta di un “magico” codice alfanumerico composto da otto caratteri associato al codice fiscale del consumatore che genererà un numero di “biglietti virtuali” della lotteria, pari a un biglietto per ogni euro di spesa. Un’iniziativa contro la quale Giorgia Meloni si è fin da subito votata contro, tanto da chiedere anche a Draghi, durante le consultazioni, di abolire questa presa in giro!

Se consideriamo il funzionamento di questo “giochetto”, nel momento in cui noi facciamo un qualsiasi acquisto informiamo lo Stato quali sono le nostre abitudini, cosa ci piace, cosa compriamo da chi e a che ora. Potranno valutare se fai spese “immorali”, oppure se sei un cittadino socialmente accettabile. Lo Stato entra in possesso di ogni singola transazione effettuata dal cittadino desideroso di vincere la tanto acclamata lotteria. Per non parlare poi della preparazione “tecnica” che è richiesta ad ogni negoziante. Molti, infatti, non hanno ancora aggiornato il loro registratore di cassa elettronico con il software necessario per consentire la partecipazione all’iniziativa. Un’operazione che può arrivare a costare fino a 300 euro tra installazione del programma e scanner per la lettura del codice. Immaginate che altra batosta potrebbe essere questa per i piccoli esercenti!

Ma pensavano veramente che questa lotteria sarebbe servita a combattere la piaga dell’evasione fiscale? Al massimo ne sottrarrà una manciata di milioni, ma cosa saranno mai a fronte di un’evasione fiscale che conta 4,4 miliardi di euro all’anno? In più si mettono a repentaglio dei dati sensibili che vanno a intaccare la sfera della privacy. Non sarebbe stato meglio mettere la parola “fine” alla libera circolazione dei capitali attraverso altre riforme? Magari proponendo soluzioni più efficaci e che sicuramente non avrebbero violato la privacy del singolo cittadino?

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BLUFF SULLE TASSE IN ARRIVO!

Neanche il tempo di entrare in azione ed ecco a cosa si pensa con il nuovo governo: alleggerire il carico delle tasse applicate sugli stipendi da un lato e calare una pesante scure su casa e proprietà privata dall’altro. L’idea sarebbe ridiscutere l’Irpef, la cui rimessa in causa sarebbe direttamente collegata alla possibilità di revisione di un discorso più ampio sul sistema tributario. Il problema sussisterebbe nel fatto che, per attuare il piano, sarebbe necessario reperire i fondi altrove. Ed è qui che si andrebbero a colpire le eredità e gli immobili di proprietà, spostandosi verso una tassazione degli immobili.

La situazione economica italiana sembra complicarsi già ai primi stadi del nuovo governo. Gli italiani si troverebbero a pagare una tassa di successione e sugli immobili completamente ingiusta. Senza tener conto, inoltre, che pagare tasse ulteriori sulla casa, sembra un’idea impossibile in Italia. Il nostro Paese ha bisogno di tutto, tranne che di altre profumate tasse da pagare!

Non sarebbe meglio reperire i soldi altrove? Un esempio è sicuramente la lotta contro l’evasione fiscale, che rimane uno dei principali problemi della nostra economia! Secondo una commissione specifica che comprende docenti universitari, rappresentanti di vari ministeri, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Istat e della Banca d’Italia, si stima che dal 2014 si viaggia intorno ai 111 miliardi di euro all’anno. Il rapporto ci dice anche che, per le sole tasse la percentuale di evasione è di quasi il 24 per cento. In soldoni, in media non si paga quasi un euro su quattro. Considerando la sola percentuale di evasione per l’Irpef sul lavoro indipendente, la percentuale si aggira solo intorno al -4%. Una percentuale bassissima rispetto a tutto il resto!

Non sarebbe dunque meglio correggere alcune anomalie di sistema, invece che imporre ulteriori tasse nei confronti dei nostri italiani? Basta con l’oppressione fiscale!

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COMPARTO SCOLASTICO SOTTO ATTACCO

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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, fa sapere che la consegna dei banchi a rotelle è quasi terminata. Oltre 2,4 milioni di banchi sono stati recapitati alle scuole d’Italia. Lo stesso Commissario Domenico Arcuri ha definito questa iniziativa come “Un’operazione senza precedenti, che ha portato negli istituti una quantità di arredi pari a dodici volte la produzione italiana di un anno”. Ah si? Buono a sapersi, peccato che la produzione italiana non dovrebbe soffermarsi solo sulla costruzione di banchi a rotelle la cui utilità è decisamente discutibile.

I banchi a rotelle monoposto (il cui nome già sembra una barzelletta) sono stati criticati in tutti i colori. Tutti dicevano che non sarebbero mai arrivati in tempo. E avevano ragione, perché la fornitura alle scuole è terminata solo a gennaio, almeno 4 mesi dopo l’inizio della scuola. È stato detto che sono stati soldi buttati al vento e come dargli torto? I 119 milioni di euro per comprare i banchi avrebbero potuto essere usati per i vaccini o per i ristori economici ai comparti e alle imprese in ginocchio. Tutti hanno sempre messo in dubbio la loro utilità, e come contraddirli? Qualcuno trovi che tipo di beneficio potrebbero apportare all’istruzione, perché noi non riusciamo proprio a individuarlo! E pensare che la ministra Azzolina li definisce “un patrimonio che rimarrà strutturalmente nelle scuole”. Forse in futuro gli studenti li esporranno per dimostrare l’inefficienza di chi ha governato l’Italia durante la pandemia da Covid-19.

Qualcuno spieghi alla ministra che i ragazzi non hanno bisogno di banchi a rotelle. Hanno bisogno di sicurezze per poter sperare in un futuro di rinascita e di crescita. Sperare di poter tornare finalmente alla normalità e poter seguire le lezioni in presenza, eliminando l’alienante pratica di restare tutto il giorno davanti a un computer. E pensare che si sta pensando di cancellare anche le prove scritte alla maturità, dopo aver eliminato anche la valutazione per voti alle scuole elementari. Insomma, hanno dato il colpo di grazia alla formazione e alla crescita degli studenti. Basta! Basta! Basta! Diciamo “basta” a questo scempio!

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L’EFFICIENZA DELLE SCUOLE IN MAREMMA

La scuola è una priorità e il fatto che siano state riaperte è un grande passo in avanti. È tutto frutto del grande sforzo che è stato fatto dai grossetani in questo periodo di restrizioni. L’obiettivo è continuare su questa linea, nella speranza che il futuro ci riservi un periodo migliore. Nel frattempo, però, dobbiamo far convivere l’allentamento delle misure e la ripresa della vita scolastica con il diffondersi del Covid-19 che ieri ha fatto registrare 12 casi di positività su 355 tamponi effettuati. Siamo la provincia toscana più bassa per numero di casi: ne sono stati registrati 1972 da inizio pandemia. Nonostante la cifra esigua di casi in confronto al resto d’Italia è necessario mettere in atto azioni che tutelino i nostri studenti che, d’altronde, rappresentano la generazione che ci guiderà nel futuro! Il mondo sanitario e quello scolastico creano un’unione molto efficiente che permette di tutelare i ragazzi e garantire loro una formazione corretta e in presenza! Proprio come si meriterebbero se fossimo in una situazione “normale”! Cerchiamo di portare al centro della questione chi ha una necessità impellente di essere tutelato. I nostri studenti sono il nostro futuro! Attraverso una serie di accorgimenti tattici è possibile tutelarli. Ricordiamo che sono tra le persone che hanno più sofferto di tutte queste chiusure, a cui sono stati sottratti gli incontri quotidiani con gli amici e il piacere di viversi la didattica in presenza. La priorità è far rimanere le scuole aperte! Gli studenti si sentono completamente alienati stando continuamente in casa! Diamo la priorità alla scuola e all’istruzione, basta metterli in secondo piano rispetto a tutto il resto!

UN NODO DA SCIOGLIERE: LE STRADE DELLA MAREMMA

Vi sono due casi emblematici: la Grosseto-Siena-Fano, chiamata anche E78, e la Tirrenica. Nel primo caso si tratta di una strada già progettata ai tempi di Papa Pio VI e il granduca di Toscana Leopoldo, dunque parliamo del XVIII e XIX secolo: furono loro i primi a porsi il problema dell’attraversamento dell’Appennino con una vera strada, quando Firenze e Urbino erano capitali europee. Dopo molti secoli, arrivati al 2021, quel collegamento ancora non si è visto. La E78 è diventata una strada europea di nome, ma non di fatto, poiché è pressappoco costituita solo da ostacoli, tratti incompleti e una galleria completata solo a metà e un’altra a malapena iniziata (ancora da terminare dal lontano 2004). Per gli ultimi 11,8km il progetto esecutivo è in fase di verifica da parte del Comitato Interministeriale per la programmazione economica del Ministero dell’Ambiente. Insomma, siamo in alto mare!

La Tirrenica, invece, è in via di sviluppo: si pensa alla realizzazione di una strada sicura, a quattro corsie e senza pedaggio in tutto il tratto che interessa la provincia di Grosseto, compreso quello a sud del capoluogo fino al confine con il Lazio. La durata dei lavori è di oltre 3 anni. E speriamo di arrivarne alla conclusione! La Tirrenica è una piccola realizzazione infrastrutturale che ci apre le porte per la modernizzazione di tutto il territorio e il futuro!

Ben sappiamo quanto queste strade siano fondamentali per la mobilità di tutta la Maremma e della Toscana del sud, non possiamo più rimandare! Continueremo ad appoggiare costantemente la realizzazione della Tirrenica e spingeremo perché anche la storica Grosseto-Siena-Fano venga conclusa nel più breve tempo possibile! È un tratto fondamentale per l’accesso alla costa il cui completamento non può più aspettare! Concludiamo le opere in corso e quelle ancora da terminare e diamo valore al nostro meraviglioso territorio!

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LA “DISOBBEDIENZA GENTILE” DI ALCUNI RISTORATORI DELLA MAREMMA TOSCANA

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La Toscana è ufficialmente in zona gialla per almeno due settimane: questo è il risultato dello sforzo di moltissimi toscani in questo periodo. Ma quali sono le nuove restrizioni? Prima di tutto il divieto nazionale di spostarsi liberamente tra le regioni fino al 15 febbraio. A questo si aggiunge il coprifuoco, la possibilità di fare visita a parenti ed amici (due adulti ed eventualmente i figli minori di 14 aggi e disabili conviventi) e la ripresa dell’attività scolastica, anche delle superiori al 50%. E per quanto riguarda i bar e i ristoranti che cosa cambia? Il nuovo dpcm ha inserito la chiusura alle ore 18 e ha consentito l’asporto soltanto per i ristoranti, rendendo possibile per i bar, le birrerie e le enoteche soltanto il servizio a domicilio.

Soprattutto queste norme sembrano aver riscosso particolare clamore, tanto che è stato diffuso un volantino nei ristoranti e nei bar di Grosseto incitando a rimanere aperti per cena. Questo viene identificato come un segno di protesta o, per meglio dire, di “disobbedienza gentile”, nei confronti di un comparto che è esausto. La chiamata alla violazione della legge, tuttavia, non sembra aver attecchito ovunque. Uno dei casi sporadici di adesione è stato un ristorante di Pescia, che sembra aver aderito alla manifestazione di venerdì scorso a titolo “Io apro”. Peccato che, questa abbia portato a un tragico epilogo: sia il ristoratore, sia i suoi clienti sono stati sanzionati con una multa da 400 euro ciascuno.

Tutto questo è il risultato dell’esasperazione del comparto della ristorazione, tartassato continuamente e ingiustificatamente. Molti di loro hanno speso soldi e hanno faticato per adeguarsi alle norme anti-contagio volute dal governo, ma qual è stato poi il risultato? Pochi incassi giornalieri ed essere continuamente tartassati dai dpcm. Ovviamente gli atti di ribellione alla legge devono essere sanzionati, ma a fronte di proteste così forti è necessario mettere in atto politiche che tutelino questi comparti e non infierire ulteriormente a suon di decreti!

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ALLA RICERCA DELLA MAGGIORANZA SPERDUTA

Giuseppe Conte deve essere un uomo dalla memoria molto corta. Tempi orsono, ovvero il 25 luglio 2019, in piena crisi con la Lega, forse non ricorda di aver scritto un messaggio su Facebook che riportava testuali parole: “Che io possa andare in Parlamento a cercare maggioranze alternative o che io voglia addirittura dare vita a un mio partito è pura fantasia. Non facciamo i peggiori ragionamenti da Prima Repubblica. Restituiamo alla politica la sua nobiltà, la sua nobile vocazione. Voliamo alto“. Anche Giorgia Meloni riporta questa citazione attaccando il Presidente del Consiglio e affermando che queste sono state “le ultime parole famose”. Forse le cose ora sono talmente tanto cambiate che il nostro caro Premier ha deciso di contraddirsi da solo. Non starà di certo raccattando in giro per Parlamento e Senato una maggioranza alternativa, vero?

Eppure, pare sia proprio così: Giuseppe Conte andrà in Aula lunedì e in Senato martedì per il voto di fiducia. Ed ecco che prende subito vita un nucleo a sostegno del Premier: il Maie-Italia23, che ha lo scopo di costruire una maggioranza che ha come punto di riferimento il Presidente del Consiglio già in carica. È un po’ come andare al mercato e raccattare la prima cosa che salta all’occhio. Il ragionamento è più o meno lo stesso, ovviamente neanche lontanamente corretto dal punto di vista democratico.

È difficile non rendersi conto delle profonde contraddizioni di questo governo che ha dimostrato di essere tutto il contrario di tutto. Intanto ieri, giorno in cui la nostra adorata capogruppo Giorgia Meloni ha compiuto 44 anni, ha partecipato all’iniziativa promossa da Santiago Abascal a Barcellona, per parlare del “Futuro del patriottismo in Europa e negli Stati Uniti”. Un vero dialogo tra coetanei patrioti, concentrandosi sulla situazione politica attuale.

Nel frattempo che questo teatrino finisca, porgiamo i nostri più cari auguri alla nostra capogruppo Giorgia Meloni per il suo compleanno!

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