Cos’è il Mes e perché noi di Fratelli d’Italia non lo voteremo, ritenendolo “un cappio al collo” per l’Italia

A cura di Luca Vitale

Il Mes, Meccanismo europeo di stabilità o più comunemente “Fonso Salva Stati”, può essere attivato dai paesi europei per far fronte alle spese dirette o indirette, derivanti dall’emergenza sanitaria, quando il paese stesso sia in forte difficoltà finanziaria.

Se il Governo Italiano decidesse di attingervi, al nostro Paese spetterebbero 36 miliardi di euro. Ma è davvero tutto roseo come alcuni vogliono farci credere? Dov’è l’inghippo?

Innanzitutto vediamo cosa dice il sito ufficiale europeo, secondo il quale il Mes è: “ il fondo di salvataggio permanente, istituito per erogare prestiti ai paesi dell’area dell’Euro finanziariamente in difficoltà”.

Ecco qua: per chi non lo sapessi, il Mes è un PRESTITO!

Ma l’Europa cosa vuole in cambio? Nel caso del Mes l’Europa sta ha adottato un approccio detto “Cash for reforms approach” e cioè “denaro in cambio di riforme” e cioè l’Europa ci dice: “Io vi do i soldi e voi fate delle riforme economiche”, che vengono chiamate “Condizionalità”.

Un protocollo d’intesa illustra nel dettaglio le riforme che lo stato che riceve il prestito, dovrà attuare. Le riforme riguarderanno tre grandi aree: il consolidamento fiscale, le riforse strutturali e le riforme del settore finanziario.

Ci sarà una vigilanza (o meglio dire un controllo) dell’Europa sul paese che ha ricevuto il prestito. ASSOLUTAMENTE SI’!

La Commissione Europea e la BCE verificheranno REGOLARMENTE se si stanno attuando le riforme pattuite.

Monitoraggio, sorveglianza, controllo, vigilanza… Chiamatela come volete, ma il succo è sempre lo stesso: un’ingerenza ancora più marcata dell’Europa sulla sovranità nazionale italiana!

Intanto dopodomani, il 9 dicembre, il Parlamento voterà sul Mes.

Cosa faremo noi di Fratelli d’Italia? Ovviamente voteremo NO! Come ha detto la nostra Presidente, Giorgia Meloni, non possiamo permettere che venga messo questo cappio al collo del nostro paese.

E’ un atto di sottomissione che ci chiede la Commissione. Chiederò conto a Berlusconi di questo (suo assenso n.d.r.), ma una divisione su quel voto non peserebbe certo come una, eventuale, sulla manovra. Si possono avere alcune visioni diverse in una coalizione”, ha detto la Meloni in un’intervista.

Ma il Governo rischia di cadere il 9, dopo il voto sul Mes, visto che anche i 5 Stelle si sono detti sempre contrari a questa misura?

Cosa accadrà? I Cinque stelle si sottometteranno ancora una volta ai loro ex nemici del Pd, ora compagni di merende?

Ovviamente ci auguriamo con tutto il cuore che il governo cada perché sarebbe una liberazione per il paese, ma anche se non dovesse cadere, chi mai rialzerà il Movimento 5 Stelle dall’aver tradito ancora una volta e in maniera più grave il suo elettorato?

Come afferma Giorgia, dire di sì al Mes “significherebbe consegnare definitivamente la sovranità italiana ai diktat europei e utilizzare i soldi degli italiani per salvare le bance tedesche”.

Noi di Fratelli d’Italia diciamo NO al Mes e restiamo fedeli alle promesse fatte ai nostri elettori.

Diciamo NO alla sottomissione indiscriminata all’Europa che ci porterebbe a rinunciare alla nostra sacrosanta sovranità.

Diciamo NO a questo cappio al collo chiamato Mes!!!!

Luca Vitale

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NOI CI OPPONIAMO ALLE INUTILI PROPOSTE DI UNA TASSA PATRIMONIALE!

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Una possibile introduzione di una tassa patrimoniale, ovvero di un’imposta sulla ricchezza dei contribuenti, ha fatto molto discutere questi giorni. Vi sono state diverse proposte che riteniamo inutili e, soprattutto, in sostituzione al tanto discusso Mes. Il testo proposto da Leu e Pd, subito bocciato dalla commissione Bilancio della Camera, suggeriva l’abolizione di due forme di patrimoniale già esistenti: l’Imu, ovvero l’imposta municipale unica sulle seconde case e l’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito di titoli. Come riporta il Giornale, queste tasse sarebbero state sostituite da un’“aliquota progressiva minima dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro”. È una dura lotta decidere se è peggio questa proposta o quella di Beppe Grillo di tassare con un contributo del 2%, i superpaperoni italiani con patrimoni di oltre 50 milioni di euro e far pagare Ici e Imu alla Chiesa. Una patrimoniale che ovviamente non intaccherebbe il suo portafoglio!

Come riporta Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, noi di Fratelli d’Italia riteniamo che i veri “super ricchi” d’Italia che devono essere tassati siano le banche, i giganti del web e le multinazionali che eludono le tasse che dovrebbero pagare in Italia. Secondo le stime solo le multinazionali spostano 24 miliardi di profitti dall’Italia ai paradisi fiscali, il che sottrae alle casse dello stato 6 miliardi di euro. Bisogna far pagare le giuste imposte a chi non lo fa e non tassare inutilmente e ancora una volta i nostri concittadini. Sarà proprio questo il regalo di Natale che gli spetta? Un altro furto sui loro conti correnti? Noi impediremo che Pd e M5S compromettano gli immobili e i risparmi degli italiani! Questo governo che non fa gli interessi degli italiani deve dimettersi!

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Ci mancava solo la lotteria con gli scontrini! Ma questo Governo non avrebbe fatto prima a diminuire le tasse?

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A cura di Luca Vitale

Non se ne può davvero più!!!! Gli italiani non ne possono più! Dai bonus monopattini ora si è passati alla lotteria con gli scontrini!

Ma davvero il Governo pensa che gli italiani abbiano bisogno di queste misure “fantasiose”, a voler essere buoni con i termini?

No!!! Gli italiani hanno bisogno di pagare meno tasse, gli italiani hanno bisogno che non si tocchino i loro risparmi (come con l’idea assassina della patrimoniale), gli italiani hanno bisogno di un governo che si preccupi della loro dignità, di lavoratori, di padri e madri di famiglia, di ragazzi e adolescenti.

Le lamentele che mi sono giunte sono innumerevoli! E farò di tutto per denunciare questo scempio, questa mancanza di cura che il Governo sta mostrando nei confronti del popolo.

Anche Giorgia Meloni, ovviamente, è sul piede di guerra per questa Lotteria, che definisce “Vergognosa!”.

Se paghi con carta di credito e fai sapere a Conte, Casalino, Di Maio, Gualtieri, l’Agenzia delle Entrate e lo Stato, quali sono tutte le tue abitudini, cosa ti piace, cose compri e da chi e a che ora, allora partecipi a una lotteria dello Stato. Poi tutti loro potranno valutare se fai spese immorali, oppure sei un cittadino socialmente accettabile. Vale così poco la tua libertà? Manda al diavolo questi accattoni che abbiamo al Governo e non registrarti a questo umiliante gioco, fai vedere loro che gli italiani non vendono la loro dignità e la loro libertà a buon prezzo, a differenza di chi ci governa”, afferma la nostra Presidente.

E’ ora di dire basta! E’ ora di smetterla di farci abbindolare da misure colorite e mascherate da lotteria e giochi vari, ma che hanno l’unico scopo di limitare la libertà, controllare, per poi restituire ai cittadini il 10% di quello che si è speso, praticamente un’elemosina.

Bisogna diminuire le tasse seriamente e permettere a tutti di pagarle. I grandi evasori vanno perseguiti e portati a saldare i loro debiti, ma le persone con reddito medio/basso, vanno seriamente aiutati a pagare le tasse senza dissanguarsi.

Come si può fare questo se non con un sistema studiato e serio di riduzione delle imposte?

Noi di Fratelli d’Italia siamo sempre al fianco dei cittadini, per la tutela della loro dignità!

Luca Vitale

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NUOVO DECRETO SICUREZZA? SAREBBE MEGLIO CHIAMARLO “DECRETO INSICUREZZA”!

Mentre il paese affonda in piena emergenza Coronavirus, il governo ha deciso di dedicare tutta la settimana allo smantellamento del precedente decreto sicurezza, definendo i punti di un nuovo provvedimento definito “decreto insicurezza”. Con il nuovo decreto, denominato da Giorgia Meloni “decreto clandestini”, infatti, si impediranno addirittura le espulsioni a chi non ha nessun diritto di stare in Italia. Tra le nuove misure, di fatti, rientra il divieto di espulsione di coloro che rischiano, nel loro paese d’origine, la persecuzione per il proprio orientamento sessuale e identità di genere e l’abolizione del tetto del decreto flussi, di 30.000 unità, per l’ingresso sul territorio italiano di stranieri per motivi di lavoro. In questo modo si spalancheranno pienamente le porte all’immigrazione e si incentiverà l’invasione di massa dei clandestini. Aprire i porti, oltretutto, rischia di aggravare ulteriormente la già delicata emergenza sanitaria. Riportando le parole della presidente di partito in un recente post su Facebook, questo è proprio “Uno schiaffo a tutti gli italiani per bene”.

Dati dell’Istat alla mano, dall’inizio del 2020 ad oggi in Italia sono sbarcati 32.536 immigrati, in confronto ai 10.876 del 2019 e i 23.011 del 2018. Un aumento notevole direi… e pensare che proprio con questo decreto le cifre potrebbero aumentare di ben 140 mila unità secondo le stime. È proprio questo che vogliamo per gli italiani? Un governo che non fa gli interessi dei propri cittadini?

Riaprire i porti non è la soluzione! Bisogna fermare l’immigrazione clandestina gestita da trafficanti di esseri umani e controllare le frontiere esterne. La legalità è il principio su cui si deve basare l’immigrazione e siamo sicuri che gli italiani non vogliono decreti clandestini, ma sicurezza e giustizia e dovrebbe essere il governo a sentirsi in dovere di garantirla.

Fratelli d’Italia continuerà a battersi senza sosta contro l’immigrazione clandestina e mai ci stancheremo di dire che questo governo deve andare a casa!!!

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Quali intenzioni ha il Governo? Lo spettro della patrimoniale preoccupa gli italiani; noi ci opporremo!

Quali intenzioni ha il Governo? Lo spettro della patrimoniale preoccupa gli italiani; noi ci opporremo!

A cura di Luca Vitale

Non basta il Covid e la pandemia a preccupare gli italiani, ci mancava pure lo spettro della patrimoniale su conti correnti e depositi, cioè sui risparmi dei cittadini!!!

Ho sentito molti in questi giorni preoccupatissimi per questa possibilità. Ma davvero è fattibile una patrimoniale sui conti correnti degli italiani? E’ davvero così che il Governo vuole affrontare la morsa del debito pubblico?

Noi di Fratelli d’Italia speriamo vivamente che non si utilizzi questo periodo di pandemia e il fumo negli occhi dei ristori (insufficienti a ristorare davvero le famiglie) per introdurre imposte odiose e, tanto più in questo momento, deleterie come la patrimoniale, che spesso e volentieri torna nelle idee della sinistra.

Ma chi ha parlato di patrimoniale in Parlamento? Pare sia stato un emendamento presentato da Leu e Pd, che da una parte chiede l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo sui conti correnti, dall’altra chiede l’introduzione di un’aliquota progressiva dello 0,2% sui patrimoni la cui base imponibile è costituita da ricchezza netta superiore a 500 mila euro.

Noi di Fratelli d’Italia ci opporremo fermamente a uno scempio del genere, non si salva così l’Italia e soprattutto non si dà con una mano un aiuto agli italiani, per poi togliere i risparmi con l’altra.

Anche Giorgia Meloni ha commentato su Twitter questa previsione preoccupante: “ E alla fine in un emendamento presentato dalla sinistra alla manovra, spunta la patrimoniale. Ecco la risposta alla crisi, il loro regalo di Natale agli italiani: un furto sui conti conrrenti. Questi nemici dei cittadini vanno fermati il prima possibile”.

Non permetteremo mai che vengano toccati i risparmi dei cittadini e ci batteremo affinché questo non avvenga. Questo modo di fare è nemico dell’Italia e nemico delle famiglie italiane!

I risparmi degli italiani non si toccano!!!!

Luca Vitale

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Gli italiani stanno comprendendo sempre di più che Fratelli d’Italia è SEMPRE dalla parte dei cittadini!

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A cura di Luca Vitale

Nella trasmissione Di Martedì, condotta da Giovanni Floris, è stato proposto un sondaggio “rovesciato” seguito da Nando Pagnoncelli.

Questa volta agli italiani è stato chiesto “quale capo di partito sembra attualmente più in difficoltà” e, udite udite, la nostra Presidente Giorgia Meloni è volata anche in questo sondaggio.

Secondo il 21% degli intervistati, il più in difficoltà sarebbe Luigi di Maio, per il 19% il leader politico più in difficoltà sarebbe Matteo Salvini.

Al terzo posto c’è Matteo Renzi, con il 10%, Nicola Zingaretti con l’8% e Giorgia Meloni con il 2%.

Solo per il 2% degli intervistati Giorgia Meloni è un leader politico in difficoltà, questo a dimostrazione del fatto che la nostra presidente riesce a trasmettere serenità e serietà, qualità che la contraddistinguono.

Noi di Fratelli d’Italia facciamo i nostri complimenti più vivi a Giorgia Meloni e siamo felici di riscontrare che i cittadini italiani stiano comprendendo che questo partito ha a cuore gli interessi del popolo italiano e che la sua leader è ferma sulle sue posizioni e non è per niente in difficoltà.

Non è la prima volta che il nostro partito vola nei sondaggi. Unità, coerenza e coesione sono i nostri punti di forza, e i cittadini lo apprezzano e lo premiano.

Da sempre noi appartenenti a Fratelli d’Italia sappiamo dialogare e crescere insieme, sotto l’esempio della nostra leader. Tutti sono importanti in FdI e ognuno può aspettarsi di ottenere la stessa attenzione e visibilità.

Grande Giorgia! Ci aspettiamo un futuro radioso per il nostro paese e per il nostro partito!

Luca Vitale

LE ASSURDITÀ DI QUESTO GOVERNO

Assurdo! Nella Legge di Bilancio il Governo PD-M5S inserisce la norma salva evasori cinesi e salva riciclaggio mafia nigeriana.
L’articolo 200 della Legge Bilancio prevede l’abolizione dell’imposta sul “Money transfer”, cioè sui trasferimenti di denaro contante all’estero effettuati per mezzo degli istituti di pagamento, commenta Luca Vitale.

Dunque, per gli italiani fanno la guerra al contante, ma nel frattempo tolgono le tasse a chi spedisce i soldi all’estero.

Ringraziano gli evasori dei mini market, le imprese cinesi apri e chiudi, gli spacciatori e gli sfruttatori, ma noi Fratelli di Italia ci batteremo sempre contro queste ingiustizie!

PERCHE’ NESSUNO ALZA LA VOCE?

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Il 1° gennaio entreranno in vigore le nuove disposizioni della BCE sulle sofferenze bancarie, chi non coprirà entro 90 giorni i debiti scaduti verrà dichiarato “cattivo pagatore”.

Decine di migliaia di famiglie e imprese italiane rischiano di essere segnalate alla centrale dei rischi e vedersi precluso l’accesso al credito, commenta Luca vitale.

Queste disposizioni sono state approvate dalla BCE prima della pandemia da Covid 19 e sarebbe delirante farle entrare in vigore oggi. L’Ad di Mediobanca Nagel ha definito le nuove regole della BCE “una bomba atomica” anche per il sistema bancario italiano ed europeo, che verrebbe travolto da una valanga di nuovi crediti deteriorati (NPL), sufficienti a far collassare l’intero sistema.

Fratelli d’Italia si chiede perché nessuno nel Governo non abbia ancora alzato la voce in Europa per chiedere l’immediata sospensione di queste misure almeno fino alla fine della pandemia, per poi comunque rivederle perché sono chiaramente punitive per il Sistema Italia.

È semplicemente folle pensare di affrontare la ricostruzione con l’intero tessuto finanziario e produttivo polverizzato dalle nuove regole di rigore dell’eurosistema.

A meno che l’obbiettivo non sia quello di far trovare la tavola apparecchiata ai predatori internazionali, che stanno già affilando i coltelli, conclude Luca Vitale.

LA TRIPLICE SINDACALE È IRRESPONSABILE!

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Il comportamento della triplice sindacale Cgil-Cisl-Uil è irresponsabile e arriva nel momento in cui intere filiere produttive, artigiani, commercianti e dipendenti del settore privato vivono una fase drammatica, commenta Luca Vitale.

Annunciare un incredibile sciopero generale del pubblico impiego per il prossimo 9 dicembre vuol dire soffiare sul fuoco dello scontro sociale tra chi malgrado tutto continua ad avere un reddito garantito e chi non ha più certezze e guarda al presente e al futuro con disperazione e angoscia.

È inaccettabile. Siamo sicuri che la maggioranza dei dipendenti del pubblico impiego, rendendosi conto della situazione, respingerà al mittente questa provocazione ideologica dimostrando alla Nazione il suo spirito di coesione sociale, conclude Vitale.

LE PROPOSTE DI FDI CI SARANNO SEMPRE!

LE PROPOSTE DI FDI CI SARANNO SEMPRE!

Ristori calcolati sulla base di quanto è calato il fatturato, non sui codici Ateco e non per settori.

Dunque, un sistema unico di ammortizzatori sociali, che consenta anche ai lavoratori autonomi di avere delle tutele come accade per il lavoro dipendente, commenta Luca Vitale.

Un pacchetto di misure per aiutare la continuità delle imprese, perché se chiudono non avremo più soldi da spendere e da distribuire come Stato italiano.

Ma, proposte di Fratelli d’Italia ci saranno: sarà la storia a dire se questa maggioranza le ha volute accogliere o almeno leggerle, o se le cestinerà come ha fatto in passato, conclude Vitale.