IL REDDITROMETRO COLPISCE ANCORA

Tempi duri anche per i figli lavoratori che decidono, anche se autonomi economicamente, di continuare a vivere con mamma e papà. Insomma, il tipico caso degli studenti lavoratori. Il Fisco potrebbe decidere di mettere la sua lente di ingrandimento se alcune spese, sostenute dal figlio, presuppongono un reddito non dichiarato correttamente o se l’acquisto è superiore ai guadagni dichiarati. 

Tutto questo alla luce dell’art 22 DL n. 78/2010 ha disposto che l’Agenzia delle Entrate, per le attività di controllo, “può procedere alla ricostruzione del reddito di ciascun contribuente mettendo a confronto il reddito dichiarato con le spese effettuate nell’anno“. Lo strumento è stato introdotto per misurare la capacità di spesa delle famiglie dopo gli anni di stop.

Il Fisco punta a sfruttare meglio le potenzialità inespresse della Superanagrafe dei conti correnti potendo contare su cinque dati chiave: il saldo a inizio anno ed alla fine, la somma dei movimenti in entrata e in uscita e la giacenza media.

E ancora una volta ci ritroviamo a perseguitare fiscalmente le famiglie italiane. In questo caso, gli imputati potrebbero essere anche i giovani lavoratori! Nulla toglie che il reddito vada dichiarato, ma questo incessante controllo sugli onesti cittadini deve finire! In Italia abbiamo evasori fiscali ogni dove e parliamo anche di aziende estere di enormi dimensioni. Sarà giusto continuare a perseguitare i singoli cittadini non curandosi di coloro che non pagano le tasse da anni?

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