“NON E’ FESTA SENZA LAVORO”

Il Primo Maggio è stata l’occasione per molti di conquistare già nei prossimi giorni più spazio e più voce con il Governo. Quest’anno la Festa del Lavoro è stata una celebrazione incoerente per il periodo storico che vive l’Italia e tutti gli italiani. Come ha sottolineata Giorgia Meloni su Facebook: “Finchè non verrà consentito a tutti gli italiani di poter tornare a lavorare e a vivere, non ci sarà nulla da festeggiare”. La situazione che stanno vivendo gli italiani inibisce la dignità di un lavoro e la possibilità di mantenere le proprie famiglie.

Fratelli d’Italia si è impegnata sul territorio per sensibilizzare il governo alle riaperture tramite fiaccolate di grande successo in tutte le piazze del Paese. Sono attività che riprendono le iniziative messe in atto nei giorni scorsi da Giorgia Meloni davanti a Palazzo Chigi “Per manifestare contro il coprifuoco, una misura irragionevole che infligge un colpo mortale alla nostra economia, che non ha alcun senso nella lotta alla pandemia ma che al contrario limita la libertà dei cittadini”. Nel giorno della Festa dei Lavoratori, il dipartimento del Lavoro del partito ha pianificato dei flash mob nei centri storici di tutte le città della Penisola per dire a tutti che “Non è festa senza lavoro”.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare il governo sulle esigenze dei lavoratori che hanno visto messo a repentaglio il sacrosanto diritto al lavoro (sancito dalla nostra Costituzione). Servono riforme a partire da ammortizzatori sociali e politiche attive sul lavoro e devono essere azioni immediate! Le proteste del Primo Maggio sono la prova evidente della rabbia dei tanti lavoratori che hanno perso il loro lavoro e osservato tutti i loro sacrifici svanire nell’arco di un anno e mezzo. Dobbiamo innescare un nuovo miracolo economico, sorretto dall’innovazione, trasformazione digitale, sostenibilità e inclusività e parità di genere. Ridiamo al nostro prestigio al nostro Paese! Se lo merita!

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ARRIVA LA PRIMA STIMA DEL TRIMESTRE: I NUOVI DATI DALL’ISTAT

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Arriva il commento dell’Istat alla stima preliminare del trimestre: “Nel primo trimestre del 2021 si riduce l’intensità del calo tendenziale del Pil che passa dal 6,6% del trimestre precedente all’1,4%”. In soldoni, Il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali. La nuova contrazione è più contenuta rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2020, di ne risente maggiormente il settore terziario a causa delle misure di contenimento messe in atto contro la diffusione della pandemia.

L’economia italiana, insieme a quella europea, intravede la risalita della crisi attraverso la ripartenza delle attività. Secondo gli studi di Confindustria, il Pil è “più vicino al rimbalzo“: in “Italia sono iniziati da aprile i primi allentamenti delle restrizioni anti-Covid. Ciò condurrà nel secondo trimestre a un piccolo segno positivo del Pil”, “si conferma lo scenario in cui un forte rimbalzo si avrà nel terzo trimestre, grazie al crescere delle vaccinazioni”. I primi segnali di ripresa di vedranno dalla seconda metà del 2021.

Ciò che preoccupa sono i dati dell’occupazione. Secondo l’Istat, il primo trimestre 2021 vede la perdita di 254mila occupati rispetto al trimestre precedente e livello dell’occupazione è inferiore dell’1,1%. Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +59mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,0%, pari a +134mila unità). Prosegue la risalita dell’occupazione nel mese di marzo, confermando l’andamento di febbraio, ma rispetto a marzo 2020, sono stati registrati quasi 900 mila in meno. Il tasso di occupazione risulta più basso di 2 punti rispetto ai tempi pre-Covid e il tasso di disoccupazione tra i giovani risale al 33%, toccando i livelli di aprile 2018.

Nonostante alcuni dati siano letteralmente terrificanti, come quelli sull’occupazione, la lieve ripresa del Pil fa ben sperare. Questo significa che la scia delle riaperture è quella giusta, poiché consente una parziale ripresa economica. Si potrebbe fare molto di più? Certo che sì, eliminando misure assurde e insensate come il coprifuoco. Probabilmente la crescita economica sarebbe ancora più netta! Da sempre Fratelli d’Italia si fa portavoce del motto “riaprire in sicurezza” e la lieve ricrescita dimostra che è la giusta strada da seguire. Lotteremo affinché venga assicurata una ripresa dell’occupazione per tutte le fasce d’età, compresa quella dei giovani. Noi di Fratelli d’Italia ci batteremo per l’Italia e la ripresa economica totale del nostro Paese!

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LA LEADER GIORGIA MELONI “OSPITE” DI CONFCOMMERCIO TOSCANA

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Ieri, giovedì 29 aprile 2021, si è tenuto un evento online sulla pagina Facebook di Confcommercio Toscana il cui tema erano le donne e il potere. Indovinate chi si trovava tra gli ospiti d’onore: la nostra cara Giorgia Meloni. Insieme a lei, sono state convocate a questo evento altre quattro figure femminili “leader”, le quali avevano lo scopo di rappresentare la forza delle donne e il fatto che ognuna di loro è riuscita a raggiungere ruoli che tradizionalmente erano ricoperti da uomini. Il progetto, infatti, prende proprio il nome di “Donne&Governance”. L’obiettivo era stimolare la riflessione intorno alla presenza femminile nei luoghi decisionali, per incoraggiare le donne a farsi spazio, sensibilizzare gli uomini e formare così una classe dirigente sempre più paritaria.

Giorgia Meloni è stata convocata in qualità di apripista nell’ambito in cui lavora per proporsi come esempio da seguire per molte altre donne. La nostra capogruppo, infatti, è presidente di Fratelli d’Italia dal 2014, partito di cui è stata fondatrice nel 2012, ed è attualmente l’unica donna leader sia di un partito politico europeo, sia di un partito italiano. Il 28 settembre 2020, infatti, è stata eletta all’unanimità Presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti europei (ECR Party), la famiglia politica che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali.

Giorgia Meloni è la dimostrazione chiara di come sia possibile creare una nuova classe dirigente più paritaria, in cui la voce femminile sia forte ed ascoltata. Ma la vera parità non è il femminismo! Come afferma la nostra leader, l’uguaglianza sussiste nel competere ad armi pari e dimostrare le proprie capacità. Il punto è misurarsi sempre in campo aperto facendo valere le proprie abilità! Non bisogna arrivare ad essere chi vorremmo essere perché ormai il femminismo ha dettato legge e la parità di genere è diventato un obbligo morale. Come dice Giorgia Meloni: “Le donne devono emergere perché capaci e meritevoli di avere quel ruolo, non vogliono la carità di nessuno“. Chi meglio di una leader di rilievo come lei può essere un esempio per molte altre donne?

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RECOVERY PLAN: PARLAMENTO ESAUTORATO E L’IRA DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA

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Nel corso delle dichiarazioni sulle risoluzioni sul Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) in Aula della Camera, Giorgia Meloni ha ribadito la sua posizione all’opposizione. La leader si è completamente esposta criticando pesantemente il metodo in cui sia stato passato in rassegna un documento di 330 pagine che comporta una spesa di 250 miliardi di euro, fondamentali per tutti i settori vitali della nazione. La Meloni era contrariata per il poco tempo avuto per analizzare il testo del Recovery e per la poca considerazione che ha avuto il Parlamento nella redazione del piano.

Quello che Giorgia Meloni critica è lo scempio di votare a scatola chiusa un documento di tale rilevanza. Di fatti, la Capogruppo non nega l’importanza del denaro del Recovery Plan, anzi è fondamentale per ridare prestigio al Paese, ma evidenzia che su questo Piano che prevede 250 miliardi di euro, “forse il documento più importante della storia repubblicana”, il Parlamento è stato ignorato, permettetemi di dire, deriso…”.

Ma cosa includerà il Recovery Plan presentato da Draghi?

Le riforme e gli investimenti sono corredati da obiettivi quantitativi e traguardi intermedi e sono organizzati in sei missioni con progetti che mirano ad affrontare tre nodi strutturali del nostro Paese. Nel testo del piano per il Ricovery, il premier si è soffermato sull’ecobonus del 110% e sull’aumento dell’occupazione femminile e giovanile. In breve, le missioni del Recovery riguarderanno la trasformazione digitale, i fondi per l’istruzione e la ricerca, il sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione, i finanziamenti per la realizzazione di opere infrastrutturali e il rafforzamento e rimodernamento del sistema di prevenzione e dei servizi sanitari.

È innegabile il fatto che il Recovery Plan si prospetti un grande piano economico di fondamentale importanza per la ripartenza del Paese, ma non può essere votato a scatola chiusa! Noi di Fratelli d’Italia siamo un partito responsabile, ed è proprio grazie al nostro essere responsabili che capiamo la rilevanza del Recovery Plan. Ma non possiamo tollerare le modalità incostituzionali attraverso le quali il testo è passato in rassegna! Per questo, il nostro partito continuerà a farsi sentire dall’opposizione, affinché venga sempre rispettata la democrazia!

Guardate l’intervento completo sul profilo Facebook di Giorgia Meloni: https://fb.watch/58cE8rOP6j/

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#BASTACOPRIFUOCO: LA PROTESTA IN PIAZZA DEI RISTORATORI MAREMMANI

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Oggi, Martedì 27 aprile, si preannuncia una giornata di fuoco. Alle ore 16.00 in Piazza Dante a Grosseto, i ristoratori maremmani, con la collaborazione delle Associazioni Confartigianato e dei Sindaci della Provincia, scenderanno in piazza per protestare contro le aperture “all’aperto” dei ristoranti e dei bar. Con questa manifestazione, vogliono dimostrare a tutti che un’impresa non può esistere solo negli spazi esterni e che ormai l’abolizione del coprifuoco e della divisione in fasce di colore è una necessità impellente.

Caso vuole, che proprio nella giornata di martedì le previsioni meteo preannunciano una giornata piovosa. Secondo gli imprenditori, le loro attività non possono essere in balia degli eventi climatici e dei cambi di colore. In un’impresa serve programmazione e sicuramente non si può se rimanere aperti o tirare giù la serranda sulla base delle previsioni metereologiche!

Come afferma Bruno Ceccherini, responsabile provinciale Fratelli d’Italia Grosseto, stando a quando dice il nuovo Decreto aperture, il coprifuoco è confermato fino alle 22.00 fino al 31 luglio. A questo si aggiunge il fatto che è stato abolito il servizio al banco e ai tavolini interni. In questo modo, è evidente come il decreto vada contro le attività commerciali e produttive, in quanto tutti quegli esercizi che non dispongono di aree esterne sono incredibilmente penalizzati, nonostante si trovino in fascia gialla! Per tutte le attività senza tavoli all’aperto, è consentito solo l’asporto fino alle 18.00! Rendiamoci conto dell’illogicità! Con il coprifuoco immobile alle ore 22, anche il servizio serale è compromesso. Mettiamoci nei panni di questi poveri imprenditori continuamente bastonati da norme illogiche e prive di fondamenta!

Noi di Fratelli d’Italia saremo a fianco di queste categorie in piazza a Grosseto. Da sempre ci facciamo portatori delle loro necessità e sosteniamo le loro rivendicazioni. Anche noi faremo sentire la nostra voce per dire “basta” a qualsiasi forma di privazione della libertà individuale e a garantire il diritto di lavorare in sicurezza a tutte le attività economiche chiuse da troppo tempo!

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PERCHE’ DICIAMO “NO” AL COPRIFUOCO

La questione del coprifuoco è scottante: moltissimi partiti di destra, compreso Fratelli d’Italia, esigono l’abolizione di questa norma che limita la libertà individuale senza avere prove concrete della sua efficacia. Sulle riaperture si è incrinata la collaborazione con l’esecutivo, a cui le stesse regioni hanno chiesto di fare un passo indietro.

Il coprifuoco rischia di essere una misura contraddittoria e una scelta punitiva senza alcuna logica per molti settori. Lo stesso Comitato tecnico-scientifico afferma non è mai stato consultato su questo provvedimento, perciò è sempre stata una decisione politica. L’incoerenza sussiste anche nel fatto che sono stati riaperti cinema e teatri ed è stato consentito il consumo di bevande nei dehors dei ristoranti e dei bar, ma rimane l’obbligo di tornare a casa alle 22. È evidente che c’è qualche problema di fondo!

Come faranno tutte quelle imprese che non hanno disponibile uno spazio esterno? Come faranno bar e ristoranti a garantire il servizio serale, spedendo a casa i clienti per l’ora del coprifuoco? È una misura ingiusta che colpisce ancora una volta dei settori che sono già stati asfaltati dalle norme restrittive dei mesi scorsi e che non ha nessun senso di esistere! Il fatto che non sussista nessun principio scientifico alla base di questo provvedimento ci fa domandare che cosa ci sia dietro a questa follia: probabilmente, un qualche effetto placebo che l’esecutivo pensa possa avere qualche conseguenza sulla psicologia degli italiani rinchiudendoli in casa. Il coprifuoco non serve a limitare il contagio, serve a punire dei settori già in ginocchio senza motivo! Ed è per queste ragioni che noi di Fratelli d’Italia ci opponiamo a questa ingiustizia. Le immotivate limitatezze alla libertà degli italiani e le ingiustizie non rientrano nel nostro nome!

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L’INIZIO DI UN CANTIERE CIVILE PER L’ITALIA DEL FUTURO: FRATELLI D’ITALIA VOLA AI SONDAGGI

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Sono usciti i nuovi dati pubblicati da Agi/YouTrend sull’andamento settimanale dei sondaggi dei partiti. Le statistiche dimostrano la continua ascesa del partito di Giorgia Meloni, le quali mostrano una perfetta fotografia della politica italiana. Secondo la ricerca, Fratelli d’Italia sfiora (letteralmente) il traguardo del 18%, guadagnando lo 0,7% e stabilizzandosi al 17,9%.

Non solo il nostro partito spicca il volo, ma il dato pare confermarsi per tutta la coalizione di centrodestra. Come riporta Il Giornale, “Il centrodestradi “governo”, ossia Lega, Forza Italia e Cambiamo con Toti che hanno dato fiducia all’esecutivo guidato dal presidente del consiglio Mario Draghi, perde lo 0,7 per cento che, però, è compensato dal centrodestra di “lotta”, ossia Fratelli d’Italia che ha scelto di rimanersene all’opposizione e che registra un aumento pari proprio allo 0,7%”. Rispetto all’ultima consultazione elettorale, la coalizione registra il 48,9% delle preferenze tra gli intervistati.

I dati positivi sono stati registrati grazie al fatto che, noi di Fratelli d’Italia, ci siamo imposti da sempre per la nostra coerenza e perseveranza in qualsiasi punto del nostro programma elettorale. Fin dal principio, vogliamo garantire la sicurezza di tutti i nostri compatrioti, anche agendo in contrasto all’immigrazione clandestina, e tutelare il prodotto Made in Italy e la cultura italiana. Ci batteremo sempre per sostenere finanziariamente e legalmente tutte le famiglie italiane e le loro imprese che sono il reale motore di tutto il nostro Paese. Il nostro motto rimarrà sempre “prima l’Italia e prima gli italiani! La nostra ideologia, fermamente costante da anni, rappresenta le impalcature di un cantiere civile che costruirà l’Italia del futuro!

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LA PRESSIONE FISCALE NON SMETTE DI OPPRIMERE: NUOVE TASSE IN ARRIVO

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È in arrivo una valanga di tasse. Ce lo dovevamo aspettare vista la stangata economica dell’ultimo anno e mezzo. Il fatto, però, diventa esilarante quando la Cgil suggerisce di aumentare le tasse nel bel mezzo di una pandemia che ha causato molti feriti tra le partite iva e le aziende. L’incremento riguarderebbe tre tipi di tasse che andrebbero a colpire il ceto medio, i lavoratori autonomi e i proprietari di case. Nella proposta scritta su un dossier presentato dal sindacato al parlamento rientrerebbero:

  • L’incremento della base imponibile dell’Irpef, che combatterebbe le cedolari secche, le esenzioni e le imposte separate. In questo modo i proprietari di immobili faranno ricadere l’Irpef sui redditi da locazione.
  • La revisione delle aliquote per le partite iva a regime forfettario e l’aumento dell’aliquota della flat tax dal 15% al 23%
  • L’adozione del blocco degli sfratti per gli affittuari, impedendo loro di tornare in possesso di tutti gli immobili occupati abusivamente. Il fenomeno si moltiplicherebbe esponenzialmente con la sparizione della cedolare secca.

In aggiunta a tutto questo rientra la tassa di successione. Secondo la Cgil, questa è la migliore soluzione per “eliminare le disuguaglianze derivanti dalla provenienza famigliare”. In soldoni, si vorrebbero ridurre le franchigie, incrementare le aliquote e agire su tutti i beni che non sono sottoposti a questa imposta. Gli unici che ne gioverebbero sono i parenti di primo grado e a seguire i disabili, gli orfani minorenni e i vedovi in difficoltà.

Arriva anche una fattispecie di tassa patrimoniale, in cui si andrà a riordinare le imposte già esistenti, gravando sugli individui “più ricchi”.

Alla luce di queste tristi novità, non possiamo che ricordare quanto sia alta la pressione fiscale in Italia. Secondo l’Istat, Nel 2020 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,1%, in aumento rispetto all’anno precedente (42,4%). I numeri sono alle stelle e non dobbiamo stupirci se siamo tra i Paesi più tassati in Europa. Promuoviamo un calendario fiscale e una flat tax fissa per tutta al 15%. Ogni nuova tassa dovrebbe essere annunciata con ben 2 anni di preavviso, non entrare in vigore nell’arco di pochi mesi o settimane. Basta con lo Stato vessatore e con l’oppressione fiscale. Le imprese non hanno bisogno di un aumento di tasse, ma di aiuti economici per sopravvivere. È scandaloso che le nuove imposte siano state proposte da un sindacato come la Cgil! Dovrebbero sapere che le tasse affossano le imprese e non le fanno emergere!

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LA TOSCANA VINCE IL PREMIO DI CONSOLAZIONE PER LA GESTIONE DELLE CAMPAGNA VACCINALE

La Regione Toscana detiene il primato più scoraggiante di tutta Italia: secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe sulla base dei risultati ricevuti dal Ministero della Salute, siamo ultimi per il dato della vaccinazione completa della fascia di popolazione over 80, con il 28% dei vaccinati. Al penultimo posto troviamo la Sardegna e tra le migliori regioni si situano le province autonome di Trento e Bolzano con il 65,8% e il 59,6% degli over 80 immunizzati, insieme al Molise (53,6%), il Lazio (52,3%) e l’Emilia-Romagna (50,7%).
Il piano vaccinale della Regione Toscana fa acqua da tutte le parti. Più volte sono state messe in luce alcune lacune e mancanze, anche riguardo al trattamento delle persone fragili della provincia di Grosseto. Molte persone, che dovrebbero essere nella lista prioritaria per la somministrazione del vaccino, si lamentano quotidianamente delle difficoltà a ricevere la dose. Tra i motivi di sconforto rientrano la lentezza del sistema di registrazione e la mancanza di dosi, per cui chi vuole essere sottoposto a questo trattamento deve spostarsi in un comune vicino.
Questa situazione è inaccettabile! Non è possibile che non siamo riusciti ancora ad organizzare un piano vaccinale preciso ed efficiente dopo mesi dalla somministrazione della prima dose. Bisogna portare rispetto a tutti i cittadini toscani che vogliono ricevere la loro dose, correggendo gli errori commessi e reimpostando tutta la campagna. Tra le nostre priorità rientra la protezione di tutte le fasce d’età e categorie più fragili e che devono avere la precedenza nella ricezione della dose. Bisogna implementare tutto il sistema per accelerare le vaccinazioni e proteggere le persone più a rischio. Questo è il primo passo per il ritorno alla normalità!

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TAGLIO RADICALE AI SALARI: PERSI OLTRE 39 MILIARDI

Gli effetti dei lunghi periodi di lockdown e delle cartine colorate si è fatto sentire. Secondo le tabelle dell’Eurostat, nel 2020 l’Italia ha perso oltre 39,2 miliardi di salari e stipendi con un calo del 7,47% sul 2019. Il dato sulla massa dei salari a prezzi correnti nel 2020 (486,59 miliardi) è inferiore rispetto ai livelli del 2016 (quando era a 490,6 miliardi), il che annulla praticamente tutta la crescita dei salari a partire dal 2015. Soltanto la Spagna, in tutta l’Unione Europea, ha avuto un calo paragonabile a quello italiano.

A questi dati già molto preoccupanti, si aggiunge il calo del tasso di occupazione, il quale ha perso 9 punti passando dal 59% al 58,1%. Il calo delle retribuzioni è necessariamente legato al periodo di restrizioni delle attività per contenere il contagio, il quale ha fatto crollare i contratti a termini e ha concesso l’utilizzo massivo degli ammortizzatori sociali. I contributi sociali sono diminuiti dai 194,2 miliardi del 2019 a 184 nel 2020, calando del 5,24%.

A fronte di questi dati, che cosa servirebbe per garantire la ripresa?

In questo momento serve evidentemente un grande piano di rilancio del lavoro di qualità, in modo tale da far crescere i salari e favorire la crescita e la ripresa della domanda e dei consumi. Gli investimenti pubblici sono fondamentali in questa fase! I dati sui salari ci suggeriscono anche quanto sia fondamentale terminare la stagione dei rinnovi contrattuali, centralizzando il lavoro e sostenendo la crescita sostenibile. Bisognerebbe anche dare maggiore potere di acquisto ai lavoratori che sono la ruota motrice di questo Paese e confermare il blocco dei licenziamenti. Noi di Fratelli d’Italia lavoreremo sodo per salvare l’Italia e gli italiani!

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