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La Maremma:

distese pianeggianti e collinari dalle quali si osservano il Monte Amiata e le Colline Metallifere che rendono la vista del paesaggio splendida attraverso gli arroccati borghi colmi di storia e cultura.

La Maremma mostra oggi ancora tutta la sua natura di terra aspra, dai forti contrasti, ma dai colori particolarmente affascinanti. Il suo clima è eccezionale e permette lo sviluppo agricolo e l’allevamento. Non da meno è lo sviluppo delle città, come Grosseto.

Il Made in Maremma ha ottenuto anche il suo riconoscimento internazionale grazia alla partecipazione alla grande fiera di Los Angeles Nexxt-Expo dal 27 al 30 ottobre. I prodotti dell’artigianato toscano “ambasciatori” del Made in Tuscany saranno i protagonisti dell’evento, anche come simbolo di tutto il Made in Italy.

Dal punto di vista lavorativo, vi è soprattutto la spinta del turismo che è uno dei comparti portanti di tutta la zona: in questo campo, è sicuramente influente la presenza del mare e di tutte le attività ad esso legato, tra cui lo sport e tutta l’economia balneare.

Vivere in Maremma, è un valore aggiunto e Noi vogliamo rendere la vita nella Maremma un valore importante!

Come possiamo portare avanti questa grande macchina allora?

Prima di tutto, investiamo sul lavoro! Sosteniamo le nostre imprese che sono il motore che alimenta il tanto celebrato Made in Maremma, marchio da tutelare e proteggere, sia a livello nazionale, sia a livello locale.

Secondo, puntare sulla sostenibilità ci permetterà di proteggere i nostri paesaggi e tutto ciò che ruota intorno al turismo maremmano. Noi non vogliamo sprecare le risorse infinite che il nostro territorio di offre. Noi amiamo la Maremma e la sua capitale: Grosseto e le sue frazioni!

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In arrivo la novità assurda della Cassazione: se il marito ha regalato all’ex coniuge gioielli e orologi preziosi, o se quest’ultima li ha acquistati autonomamente, per il principio della condivisione dei beni che si acquisisce con il matrimonio, il fisco metterà le mani su quanto posseduto perché si tratta di “beni rifugio” quelli che testimoniano, cioè, la disponibilità economica sproporzionata ai redditi dichiarati. 

Questo è quanto stabilito dalla Cassazione con la sentenza n.32878 del 6/9/2021. Secondo i legali, È il classico caso, cioè della non corrispondenza tra quanto dichiarato ed il tenore di vita (beni posseduti, ecc.). La scusa sarebbe che sono forme di investimento in beni di rifugio.

Se pensano di combattere e compensare in questo modo l’evasione fiscale si sbagliano di brutto!

Come dovremmo combattere l’evasione fiscale? Secondo la ricetta di Giorgia Meloni dovremmo prima di tutto contrastare tutte quelle attività che nascono come funghi, ma non pagano un euro di tasse cambiando ragione sociale prima che lo Stato si faccia vivo. In questo modo le imprese italiane chiudono favorendo quelle straniere! La soluzione è il pagamento di una cauzione come anticipo delle tasse da pagare: peccato che la proposta è stata bocciata dal Parlamento!

Lo stato preferisce controllare ogni nostra spesa e ogni nostra azione, attraverso una persecuzione fiscale insistente e asfissiante. Siamo veramente sicuri che sia questo il giusto piano d’azione per evitare l’evasione fiscale? O forse è solo l’ennesimo metodo messo in atto per tartassare gli onesti cittadini che pagano le tasse? Proponiamo un reale piano fiscale che colpisca i cittadini disonesti e non le famiglie che pagano regolarmente le tasse! Fratelli d’Italia non si sottrarrà certamente dal battersi contro questa ingiustizia!

Non è confiscando i beni di rifugio che si compensa l’evasione fiscale!

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Noi siamo allibiti: il ministro della Salute non esclude misure restrittive in autunno se la campagna vaccinale non verrà rafforzata.

Questa le parole del ministro Roberto Speranza: “Il virus esiste ancora, è forte e circola. O rafforziamo ancora la campagna vaccinale, o siamo costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare le misure del passato”, ha voluto precisare Speranza in un colloquio con il Corriere della Sera ricordando che “i vaccini salvano la vita delle persone. In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure”.

Anche se il quadro epidemiologico al momento è stabile, con le riaperture delle scuole e di varie attività Speranza non si esclude che possano aumentare i contagi.

Ci vengono i brividi!

Molto importante è anche la linea tenuta dal premier Mario Draghi sull’obbligo vaccinale che, a detta del ministro, non mette a rischio la tenuta del governo. Linea che verrà seguita anche senza l’approvazione dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco: “Il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario. Un governo ha sempre un margine di scelta”.

Al momento non si sta ancora parlando della percentuale sulla quale possa scattare o meno l’obbligo vaccinale. Sicuramente sarà influente la forza della variante.

Pensano ancora alle restrizioni? Ma siamo matti? Hanno istituito una norma incostituzionale (il green pass) e stanno quasi per introdurre l’obbligo vaccinale. Siamo tornati ai tempi delle dittature per caso?

Se c’è una cosa che bisogna assolutamente evitare sono nuove chiusure! Con quale coraggio chiedete agli italiani di chiudere ancora una volta le loro imprese? Io, Luca Vitale, sono e sarò sempre dalla parte delle imprese, sicuro che il partito di cui faccio parte, Fratelli d’Italia, si opporrà categoricamente all’introduzione di nuove norme restrittive. Abbiamo i mezzi per contrastare il virus! Usiamoli senza indugiare!

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Anche a livello nazionale, tutti parlano sempre della sicurezza cittadina. Evidentemente perché tutti vorrebbero una città più sicura in cui vivere.

L’amministrazione locale ha pensato anche a questo negli ultimi 5 anni, ma in che modo?

• Abbiamo modificato il regolamento di Polizia urbana, dove all’interno è stato inserito il Daspo Urbano
• Abbiamo istituito la figura del Vigile di prossimità e quella del vigile di quartiere, a partire dal centro storico
• Abbiamo arruolato vigili volontari a cavallo sulle Mura Medicee e potenziato le attività di controllo
• Abbiamo istituito il gruppo di Controllo del Vicinato
• Abbiamo predisposto Targamanent e Targasystem per il controllo delle assicurazioni e delle revisioni in maniera automatica
• Abbiamo installato telecamere di videosorveglianza di ultima generazione

E per quanto riguarda le frazioni? Insieme all’istallazione di tutte le tecnologie sopramenzionate abbiamo:

• Creato il NOS Nucleo Operativo Sicurezza – 10 operatori più un ufficiale responsabile del nucleo che si dedicano a controlli antiabusivismo commerciale anche sulle spiagge.
• Aumentato il controllo della viabilità con l’attivazione di controlli notturni con etilometro, controlli della validità di assicurazioni e revisioni, controlli sull’utilizzo dei telefoni cellulari e cinture di sicurezza anche attraverso l’ausilio della pattuglia in moto in abiti civili (falchi)
• Incrementato i controlli con utilizzo del gruppo cinofilo e utilizzo di targamanent sezione viabilità finalizzati al rispetto delle norme del cds (rc auto e sostanze stupefacenti)
• Finanziato i lavori della riqualificazione della fortezza di Marina
• Istituito i vigili volontari a cavallo: creata sezione di Vigili Volontari a cavallo che nel periodo estivo pattuglia le nostre pinete con 12 unità ippomontate
• Approvato il regolamento per impiego delle G.A.V Guardie Ambientali Volontarie. Parliamo di pubblici ufficiali, che controllano e sanzionano violazioni perlopiù in materia ambientale e svolgono l’attività di controllo soprattutto nella fascia costiera ed in pineta (5 agenti).
• Incrementato il controllo del vicinato
• Stipulato protocollo per l’utilizzo di droni per controllo antincendio.
• Creato zone “chiuse” con telecamere lettura targhe per controllo delle strade di accesso, con i gruppi di controllo del vicinato di Chiocciolaia e Principina Terra

Nel nostro progetto di una Grosseto da sogno rientra anche la sicurezza, perché i cittadini sono più felici e sereni se sono consapevoli di vivere in una città che li tutela e li salvaguarda. È per questo che vogliamo investire sulla sicurezza della città e delle frazioni. Noi amiamo i nostri cittadini e il loro benessere è la nostra priorità!

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L’amministrazione non ha voluto concentrarsi soltanto sulla realtà urbana della città di Grosseto, ma anche sulle frazioni che sono parte integrante ed essenziale della nostra città. In termini di fiscalità, su che cosa abbiamo voluto lavorare?

• Semplificazione delle autorizzazioni sui passi carrabili con il trasferimento della funzione dalla PM all’Ufficio Tributi. Approvazione del primo regolamento sui passi carrabili
• Passaggio dalla Tassa (Tosap) al Canone sul suolo pubblico, per poter introdurre maggiori agevolazioni sulla tariffa in favore delle attività economiche
• Introduzione delle autorizzazioni quinquennali in luogo delle annuali per occupazioni con edicole, tavoli e sedie delle attività di somministrazione e carrelli espositori su tutto il territorio comunale, rispetto al 2016:
  • Tariffa annuale ridotta del 15%;
  • Tariffa stagionale ridotta del 50% e, su Marina, Principina a Mare ed Alberese, equiparata alla tariffa annuale
• Per le occupazioni con ponteggi edili tariffa ridotta fino al 65%, nel corso di un semestre ogni anno triplicata occupazione suolo pubblico, agevolazioni covid, e nuovo regolamento edilizie per la triplicazione suolo pubblico per 180 gg l’anno per sempre

Abbiamo voluto concentrarci anche sulla Tari: grazie ad un lavoro sinergico tra l’Ufficio Tributi e l’Ufficio Ambiente, il servizio è migliorato e le bollette si sono ridotte, rispetto al 2016:

• del 20% sulle utenze domestiche
• dal 21 al 25%, a seconda della categoria, sulle utenze non domestiche

Il Comune adesso è più vicino alle famiglie e alle fasce più deboli dei residenti con tanti progetti di sostegno, economico e non solo. Vogliamo dare luce alle frazioni che sono parte integrante del nostro territorio e fondamentali in termini di produzione ed economia. Siamo certi che continuando con i progetti che abbiamo portato a termine negli ultimi anni potremo raggiungere grandi risultati.

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Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, s’è presentato alla platea del Workshop Ambrosetti di Cernobbio e ha reciso con poche parole le speranze di entrambi gli schieramenti: “La riforma del fisco deve disegnare un carico fiscale che sia favorevole quanto più possibile ai fattori della produzione, in particolare al lavoro. Gli interventi su Irpef e cuneo fiscale credo saranno elementi centrali”.

Insomma, Franco ha rimandato all’anno prossimo le modifiche alle aliquote delle imposte con efficacia tangibile sui portafogli dei contribuenti a partire dal 2023.

C’era ancora qualcuno che continuava a sperare in una riduzione di quel 38% di Irpef che grava sui redditi da 28mila a 55mila euro. Mi dispiace annunciarvi che non sarà così.

Franco ha dato anche delle buone notizie. «È in atto una ripresa intensa del Pil, il terzo trimestre sta andando bene. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio prevede per il 2021 un +5,8%, ma non possiamo escludere che a fine anno sia superiore», ha aggiunto anche che «i segnali sono incoraggianti, chiuderemo con un deficit e un debito un po’ migliori di quanto indicato nel Def». Niente di nuovo, soprattutto alla luce delle riaperture degli ultimi mesi: se avessimo aspettato le loro restrizioni saremmo diventati un Paese del terzo mondo!

Avrebbe potuto tranquillamente dire non abbiamo una lira, ma effettivamente sarebbe stato poco elegante. D’altronde, ci sono circa 3 miliardi di euro in cassa, ma di certonon si potevano pretendere miracoli!

In questo Paese è tutto sbagliato e, soprattutto, si fa tutto al contrario. Gli interventi su Irpef e cuneo fiscale sono fondamentali e devono essere elementi centrali! Cominciamo a tagliare le tasse ai redditi medi e tutto il resto verrà di conseguenza: l’economia, la produzione e il benessere italiano non potranno che beneficiarne! In questo Paese, finché non si parla di patrimoniale e di aumento delle imposte si può far finta che tutto vada bene. Peccato che non sia affatto così!

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Fratelli d’Italia sta raccogliendo le firme per presentare la mozione di sfiducia al ministro dell’Interno: “Non è all’altezza, ha dato l’immagine di una repubblica delle banane“.

A far sapere l’inizio dell’iniziativa è stata proprio la presidente di FdI, Giorgia Meloni, secondo cui l’attuale titolare del Viminale ha “ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del compito“. L’accusa rivolta alla Lamorgese è di aver “consentito che per giorni migliaia di scappati di casa bivaccassero a Viterbo in un rave party illegale, nel quale ci sono stati morti, stupri e droga senza che il governo muovesse un dito“.

Da qui poi la considerazione severa nei confronti del ministro di un governo che è debole con i forti e forte con i deboli.

I numeri parlano da soli: gli sbarchi del 2021 (39.410), del 2020 (19.339), del 2019 quando Salvini era al Viminale (5.135) e del 2018 (20.077).

In epoca di pandemia questi numeri costituiscono un vero pericolo! Per i migranti da paesi vicini all’Europa, la pandemia ha funzionato da moltiplicatore: a condizioni di rischio invariate le ragioni per spostarsi sono aumentate in modo spropositato.

Come potete immaginare, i cittadini di Lampedusa continuano a chiedere un intervento rapido a causa dei numerosi sbarchi. Sull’isola sono stati recuperati anche i cadaveri in avanzato stato di decomposizione di un uomo e una donna, probabilmente annegati durante l’ultimo naufragio al largo dell’isola. Ma è possibile tollerare ancora tutto questo? Assolutamente no!

Che cosa chiediamo noi?

Che l’Europa smetta di girarci le spalle e che agisca al contrasto di questa situazione altamente pericolosa e dannosa per l’Italia! Chiediamo un programma europeo di ricerca e soccorso che sia legale, umano ed efficiente. Serve un grande piano economico che tocchi i Paesi del Nord africa! E cara ministra Lamorgese, la smetta di starsene con le mani in mano!

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Recentemente, la nostra amata Grosseto è stata nominata “Città dello sport”. Ma vi siete mai chiesti perché? O meglio, grazie a cosa è riuscita ad ottenere questa etichetta?

Negli ultimi 5 anni, Grosseto ha ospitato un’infinità di eventi sportivi che spaziano veramente in moltissime specialità: dagli scacchi, al pugilato, al nuovo, alla vela, al ping pong, al thriathlon, al podismo e il beach tennis. Siamo stati addirittura la prima tappa del Giro Rosa!

Insomma, Grosseto ha ospitato innumerevoli competizioni! Ma non è finita qui…

Parlando di bandi possiamo aprire un capitolo non da poco… Quali bandi abbiamo aperto negli anni?

Anno 2016

• Avviso per concessione in uso e gestione di n.11 impianti secondari della gestione Stadio Baseball Jannella con compartecipazione per € 70.000,00

Anno 2017

• Avviso per concessione in uso e gestione Stadio Baseball Scarpelli, del campo di Tiro con l’Arco, del Palazzetto Pallamano via Lago di Varano e della unitaria Piscina via Lago di Varano e via Veterani Sportivi con utenze a carico dell’Amministrazione

Anno 2018

• Avviso per concessione in uso e gestione campo di Rugby Francesca e Viviana, Piscina via Lago di Varano e via Veterani Sportivi con utenze a carico dell’Amministrazione

Anno 2019

• Avviso per concessione in uso e gestione di n.6 impianti secondari, dell’impianto polivalente via Mercurio per anni 20
• Avviso indagine esplorativa per affidamento Stadio Zecchini e Campo Palazzoli con contributo di € 35.000,00, del pattinodromo e palestra polivalente Marina di Grosseto con contributo di € 5.000,00
• N.8 avvisi per affidamento impianti sportivi secondari, della Piscina via Veterani sportivi con utenze a carico dell’Amministrazione
• Procedura per affidamento ventennale Piscina via Lago di Varano che ha consentito all’amministrazione di risparmiare milioni di euro per i prossimi venti anni.

Anno 2020

• Avviso indagine esplorativa per riqualificazione e gestione n.10 impianti sportivi e avviso procedura di affidamento diretto pluriennale sul portale regionale START della piscina comunale di via veterani sportivi 46

Anno 2021

• Apertura sul portale regionale START per affidamento in uso e gestione pluriennale impianto di tiro con l’arco di via Lago di Varano (in corso), per affidamento in uso e gestione pluriennale impianto di tennis in loc. Casalecci (in corso)
• Procedura aperta sul portale regionale START per affidamento in uso e gestione pluriennale impianto di baseball Jannella (in corso)
• Avviso di manifestazione d’interesse per gestione unitaria Palazzetto Volley P.zza Azzurri d’Italia
• Proroga di 1 anno per gestione impianto via Austria
• Project financing per piscina via Lago di Varano, firma contratto di assegnazione per 23 anni a Olimpic Nuoto, con risparmio ingente sui costi per il Comune 47

Nei miei progetti per Grosseto lo sport è uno dei punti principali! L’obiettivo è lavorare insieme, come in una squadra, per portare a termine con grinta i progetti che plasmeranno la Grosseto di domani. La nostra città ha tutte le carte in regola per essere una città dello sport con i fiocchi e, nei progetti futuri, scenderemo in campo anche in ambito internazionale. Questo è il nostro schema tattico!

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L’analisi di Confcommercio su economia e occupazione al Sud parla chiaro: i giovani fuggono dal meridione, spesso spinti soprattutto dalle poche possibilità lavorative e le basse prospettive di carriera.
Dal 1995 ad oggi l’Italia nel complesso “perde 1,4 milioni di giovani”: da poco più di 11 milioni a poco meno di 10 milioni, ma tutta “questa perdita è dovuta ai giovani meridionali”. Infatti, mentre nelle altre ripartizioni il livello assoluto e anche la quota di giovani rispetto alla popolazione di qualsiasi età “restano più o meno costanti”, nel Mezzogiorno si registra un pesante ribasso: rispetto al 1995, nel Sud mancano all’appello oltre 1,6 milioni di giovani.
Dall’analisi emerge anche la riduzione tra il 1995 e il 2020 del peso percentuale della ricchezza prodotta dal Mezzogiorno sul totale dell’Italia passato da poco più del 24% al 22%,. Il Pil pro-capite è sempre rimasto “intorno alla metà” di quello del Nord e nel 2020 è risultato pari a 18.200 euro contro 34.300 euro nel Nord-Ovest e 32.900 euro nel Nord-Est. Nello stesso periodo il Sud ha registrato una crescita dell’occupazione quattro volte inferiore alla media nazionale (4,1% contro il 16,4%).
Insomma, il divario tra nord e sud Italia è troppo netto!
Che cosa dovremmo fare?
Sicuramente investire più risorse nel sud Italia. Questo distacco incredibile tra il nord e il sud deve finire! Investiamo nel turismo e nello sviluppo di nuove imprese, anche incentivando i giovani imprenditori. Finanziamo la costruzione di nuove infrastrutture che consentiranno di ampliare l’offerta turistica del meridione che costituisce una delle maggiori risorse della zona! Investiamo nei nostri giovani e teniamoceli stretti: loro sono il futuro del nostro Paese! Fermiamo questa fuga di cervelli dall’Italia!

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Facciamo un bilancio dell’amministrazione negli ultimi 5 anni. Su che cosa abbiamo voluto lavorare?
– Abbiamo ridotto di oltre il 35% l’anticipazione media di cassa, anche attraverso il recupero di crediti vetusti
– Abbiamo regolarmente pagato i fornitori entro i termini delle fatture; in precedenza attesa media di due mesi
– Dal 2016 al 2019 abbiamo ridotto del 15% l’indebitamento, pari a 10 milioni (124 euro pro capite)
– Abbiamo abbattuto lo squilibrio strutturale di bilancio di circa il 45%, nonostante la contrazione della capacità di spesa di oltre 3 milioni di euro da vincoli di finanza pubblica
– Nel triennio 2017/19 abbiamo azzerato le richieste:
o di rimborsi tributari per oltre 600mila euro, pari al 61% del periodo 2014/19;
o di oneri di urbanizzazione per oltre 1,3 milioni di euro, pari al 94% del periodo 2014/19
– Nel triennio 2017/19 abbiamo liquidato le spese legali su contenziosi vetusti per oltre 1,8 milioni di euro, pari al 55% del periodo 2014/19 mediante nuovi appalti, razionalizzazione ed efficientamento dei costi di: stampanti multifunzione, pulizie, servizi assicurativi, automezzi
– Abbiamo effettuato una trasformazione onerosa del diritto di superficie in diritto di proprietà del suolo su cui è stata edificata la Fondazione Il Sole, per liberare questa attività sociale del gravame del canone annuo
Chi ci dice che siamo stati con le mani in mano si sbaglia! I numeri parlano chiaro!
Chi mi conosce sa che le priorità di Luca Vitale sono l’etica, la precisione e la cura delle persone. Il mio obiettivo è saper infondere questi valori in qualsiasi ambito ed è per questo che vorrei applicarli fortemente nei progetti futuri che consentiranno di rendere Grosseto una città migliore, partendo dal lavoro che abbiamo iniziato cinque anni fa.
Noi vogliamo migliorare ulteriormente i numeri di questo bilancio e ci riusciremo continuando con la forza e la grinta che ci hanno spinti fino ad ora ad inseguire l’obiettivo di una Grosseto da sogno!Segui e condividi le notizie su www.lucavitalefratelliditalia.it

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