LA MATTANZA DEI LAVORATORI AUTONOMI

La Cgia lancia l’allarme: dal 2020 sono spariti 302mila autonomi. Numero agghiacciante!
Da febbraio 2020, il numero complessivo dei lavoratori indipendenti è sceso di 302mila unità (-5,8%). Nello stesso periodo, i lavoratori dipendenti sono diminuiti di 89 mila (-0,5%). In termini assoluti, i primi sono scesi sotto la soglia dei 5 milioni (4.936.000), i secondi hanno toccato quota 17,8 milioni.
Ai tradizionali problemi che da sempre tediano le microimprese (tasse, burocrazia, mancanza di credito, ecc.), si sono aggiunti le chiusure imposte per decreto, le limitazioni alla mobilità, il crollo dei consumi delle famiglie e il boom dell’e-commerce soprattutto perché queste piccolissime realtà «vivono quasi esclusivamente di domanda interna, legata al territorio in cui operano».
Ci basti considerare che solo nel 2020, in Italia i consumi delle famiglie sono scesi di circa 130 miliardi di euro, soldi che in gran parte alimentavano i ricavi delle piccolissime attività che, a seguito di questa contrazione, non sono più riuscite a far quadrare i propri bilanci.
Non sarebbe il caso di aprire un tavolo di crisi permanente a livello internazionale per dare una risposta al mondo autonomo? Perché oltre ai ristori insufficienti e le misure inutili l’esecutivo non ha pensato a rivedere il sistema fiscale acerrimo nemico delle Partite Iva? Dobbiamo cercare di incrementare il numero di lavoratori autonomi! Sono un fattore trainante della produzione e della forza lavoro del nostro Paese!

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