La legge NON è uguale per tutti

È questa la conseguenza più grave e inaccettabile di questa cosiddetta riforma della giustizia penale: la legge non sarà più uguale per tutti.

Peculato, corruzione, concussione, bancarotte per frodare e riciclare denaro saranno considerati reati minori, che non godranno del trattamento speciale della giustizia. Una giustizia che diventa sommaria, inefficace, inefficiente e iniqua.

Vogliono farci credere che i tempi della giustizia si accorceranno, e che questo porterà solo benefici, ma la qualità del lavoro della Magistratura non verrà sacrificata in nome di un presunto snellimento dell’iter giudiziario?

Sappiamo bene come centinaia di indagini complesse e articolate rischiano di andare perdute, nel pieno rispetto della Magistratura che si impegna giornalmente a dare legalità a questo paese; Sappiamo bene che centinaia di imputati già condannati in primo grado la faranno franca.

Siamo all’alba della nuova era del caos giudiziario: i ricorsi in appello e in Cassazione aumenteranno vertiginosamente, come verranno gestiti? Ci saranno le risorse necessarie per affrontarli tutti? Una riforma che non prende in considerazione gli effetti derivanti da se stessa e le soluzioni da mettere in atto per sanare le sue falle non dovrebbe neanche essere presa in considerazione come alternativa di miglioramento.

Per non parlare dei reati ambientali;

Stragi come quella di Rigopiano e di Viareggio, del ponte Morandi e della funivia del Mottarone saranno esclusi dal “regime speciale” dei reati che godono di termini estesi di giudizio prima di essere dichiarati improcedibili dal giudice: in sostanza saranno assimilati a un furto. E se i tempi della giustizia non fossero sufficientemente lunghi per individuare i colpevoli? Se non ci sarà condanna, come verranno risarcite le parti lese? Oltre al danno, la beffa: per rivalersi, le vittime dovranno avviare una causa civile per chiedere i danni, anticipando le spese legali, allungando di conseguenza i tempi per ottenere una reale giustizia. Ciò che esce dalla porta rientra dalla finestra, insomma.

L’aspetto più subdolo di questa riforma è che eviterà il carcere per i reati considerati “più lievi”, molti dei quali attuati non solo, ma spesso e volentieri secondo i dati, da immigrati e clandestini che agiscono nell’illegalità e che da domani avranno un passepartout per poterlo fare ancora più indisturbati;

I colpevoli vanno puniti, e sarebbe di gran lunga più costruttivo e urgente affrontare il problema del sovraffollamento delle strutture penitenziarie, che ad oggi presentano un tasso di occupazione al 113%.

Non è forse questo il vero problema di cui occuparsi?

Fratelli d’Italia si batterà strenuamente con tutte le sue forze per punire chi sbaglia e per tutelare le vittime. Non assisteremo attoniti davanti a quello che de facto è un arretramento dello stato di diritto, che genera sacche di impunità e si converte in un’effettiva amnistia dei colpevoli.

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