LA LOTTA AL CONTANTE È UN GRANDE BLUFF

La lotta al contante non serve affatto a contrastare l’evasione fiscale, parole dell’esperto di antiriciclaggio Ranieri Razzante, infatti, è solo un gigantesco regalo alle banche che hanno bisogno di compensare le perdite dovute ai bassi tassi d’interesse.

Inoltre è stato già provato che questa crociata contro il contante fa enormi danni all’economia nazionale, afferma Luca Vitale, quando Monti abbassò la soglia a 1000 €, ci fu un calo del 37% del Made in Italy.

Eliminare ogni tetto al contante come accade in Germania e in gran parte del resto d’Europa è una delle priorità di Fratelli d’Italia, infatti, continua Vitale, vogliamo una Nazione forte e libera che torni a produrre ricchezza e benessere per i suoi figli.

Quindi, l’obbligo del Pos, rientra in un gran piano. Il paziente di un dentista, per esempio, se paga le cure in contanti non potrà detrarle come spese sanitarie.

Ebbene è incostituzionale. L’articolo 3 sancisce l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge: un paziente che paga 100 euro in contanti non può essere trattato diversamente da uno che paga con la carta. Poi viola l’art. 1277 del Codice civile che recita: Le obbligazioni pecuniarie si pagano con la moneta che ha corso legale. Lo Stato non può intervenire sulla libertà d’impresa (art. 41 Costituzione) né sull’uguaglianza.

Sembrano misure di controllo della popolazione e dei consumi. Se si terrorizza la gente anche sull’uso della moneta ufficiale si esercita una forma di controllo, il governo non faccia questo.

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