L’ULTIMA BEFFA: UNA NUOVA TASSA SULL’ENERGIA

Si pensa a una tassa sugli “extra-profitti” che rischia di scatenar una rivolta interna. Il taglio del 10%, ideato sugli utili straordinari sviluppati negli ultimi tempi dalle industrie dell’energia, ha messo sul chi va là moltissime associazioni. Si contesta anche il metodo di misura, il quale non si mira alle differenze nel mercato fra i prezzi della produttività e quelli di approvvigionamento, già molto elevati a causa dal conflitto in Ucraina.

Un provvedimento che non ha nulla di strutturale e che, come tale, non è giudicato idoneo a sollevare le sorti di un’industria nazionale la cui bolletta energetica è passata da 8 a 37 miliardi tra 2019 e 2021. Per i petrolieri, poi, il taglio delle accise già pagate nella merce stoccata produce una sua immediata svalutazione che al momento non si sa come compensare.

EniEnel avevano ancora calcolato a quanto ammonterà la nuova tassa: sono in corso valutazioni e se ne saprà qualcosa di più nella giornata di oggi. In ogni caso il prelievo sarà in parte una partita di giro: tagliando i profitti si incide sulla cedola che incassa il Mef sulla quota che detiene: il 30,3% di Eni il 23,6% di Enel.

Il momento non è uno dei migliori ma non per questo bisogna far ricadere le tasse sui cittadini e sugli imprenditori che ormai pagano tasse superiori al loro stipendio e ai loro profitti! Oltre al danno, pure la beffa!

#energia #bollette #mercatoenergetico #mercato #energetico #lavoratori #paese #giorgiameloni #fratelliditalia #fratelliditaliagrosseto #italia #lucavitale #lucavitalecoordinamentocomunalegrosseto #lucavitalefratelliditalia #lucavitaleparlamento #lucavitalepergrosseto #ristorieconomici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *