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Come sapete, sono candidato alle elezioni Comunali di Grosseto con Fratelli d’Italia, ma non sarò solo.

La mia fortuna sarà lavorare in team, oltre che con tutti i candidati e dirigenti, con una grandissima sportiva: Valentina Spano.

D’altronde, come dice lei “non si vince mai da soli”.

Il perché di questa unione…

Io e Valentina siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Il nostro obiettivo è quello di plasmare una città in cui è possibile sviluppare delle floride sinergie intorno all’ambito dell’agricoltura, dell’agroalimentare, dello sport e della salvaguardia del florido patrimonio naturale e storico del nostro territorio.

Il nostro progetto comune ci consentirà di riaprire il dibattito su alcuni temi specifici come i giovani, il lavoro e lo sviluppo economico, i servizi alla persona, il green tourism, la mobilità, l’ambiente, la cultura e lo sport.

Entrambi amiamo Grosseto e vogliamo renderla ancora migliore.

La nostra Casa, Grosseto, ha tutte le carte in regola per esserlo: d’altronde è pur sempre la capitale Maremmana del mare, del turismo, della ruralità e della cultura.

Con la forza e la determinazione che ci contraddistinguono, insieme ai valori etici e di cura delle persone nei quali crediamo, ci prefiggeremo degli obiettivi ben precisi per far comunicare tra di loro i diversi settori e portare energia nell’ambiente politico; Prima di tutto, mi immagino una forte sinergia tra lo sport e il turismo, in qualità di attrazione che può valorizzare il territorio, soprattutto in ambito marittimo.

Noi lavoreremo insieme, come in una squadra, per portare a termine con grinta i progetti che plasmeranno la Grosseto di domani.

Vogliamo rendere omaggio a questa città e ai suoi cittadini.

Questo è il momento di scendere in campo!

Forza Valentina!!

Per Votare puoi mettere come indicato nel santino i due nomi: VITALE e SPANO.

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Il rientro a scuola è alle porte. Gli studenti e i genitori si aspettano che tutto sia pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico, ma non è così. L’Associazione nazionale presidi denuncia: “Aspettiamo ancora indicazioni su come procedere”

Oltre alla ben poca organizzazione per l’imminente riapertura delle classi, la follia riguarda l’introduzione del green pass per la scuola e i trasporti. Le domande che si pongono i presidi e gli insegnanti non sono poche: “Ma chi controlla? E quanto tempo porterà via? Perché rischiare di iniziare la giornata scolastica a mezzogiorno?”

Anche il garante della privacy alza la voce.: “Non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria da parte dei dirigenti scolastici”. Insomma, si rischia di attuare discriminazioni sulla base delle scelte vaccinali e si comporterebbe l’indebita diffusione, da parte di soggetti non legittimati, dei dati sanitari degli interessati.

Il tutto non avverrà senza conseguenze. Il Tar del Lazio, con un decreto monocratico, ha dato l’ok al decreto-legge con il quale il 6 agosto scorso è stato previsto che tutto il personale scolastico e universitario dovrà possedere e sarà tenuto a esibire il green pass. Nel testo non appare sospensione cautelare urgente in caso di mancato possesso del green pass, ma si preannuncia una preliminare ipotesi di “palese inammissibilità” del ricorso. Lo stesso vale per un’eventuale disposizione, secondo la quale il mancato rispetto di tale obbligo sarà considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso.

Assurdo! Stiamo scendendo nel ridicolo!

La verità è che si sta impedendo a milioni di ragazzi di andare a scuola e non si sta pensando a mettere in sicurezza i mezzi pubblici e gli istituti stessi. Stiamo mettendo a rischio la privacy di moltissimi cittadini, a scapito di uno dei diritti fondamentali: l’istruzione!

Basta con queste assurdità! Torniamo alla razionalità!

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La parentesi aperta l’8 marzo 2020 per l’emergenza Covid si chiude il 1° settembre, giorno ufficiale della ripartenza delle notifiche e della macchina della riscossione: il governo non si è detto contrario. Si cominciano a scaldare, perciò, i motori dopo un anno e mezzo di inattività.

Cartelle, fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti riprenderanno a pieno ritmo, così come le verifiche delle pubbliche amministrazioni per i pagamenti superiori a 5.000 euro, sospese anche quelle fino al 31 agosto. Nel cassetto delle Entrate ci sono qualcosa come 60 milioni di cartelle esattoriali da spedire ai contribuenti.

Ma come ripartirà la macchina del Fisco?

• Chi aveva un debito scaduto all’8 marzo 2020, potrà ricevere già dai primi di settembre l’atto di pignoramento.
• Chi alla stessa data, aveva in corso una dilazione, può versare le rate sospese entro la fine di settembre. Questo significa che non subirà alcuna attività di recupero prima di inizio ottobre.
• Via libera dal 1° settembre anche ai pignoramenti degli stipendi, dei conti correnti o dei canoni degli affitti.
• I fermi amministrativi e le ipoteche dovranno essere preceduti da una notifica di preavviso, con l’invito a saldare il debito con l’Agenzia delle Entrate Riscossione entro 30 giorni.
• Dal 1° settembre, ripartono le verifiche che la Pubblica Amministrazione svolge quando deve saldare un conto superiore ai 5.000 euro

Insomma, sarà una carneficina!

Dal primo settembre lo Stato oserà richiedere ai cittadini i soldi delle stesse attività che ha fatto chiudere. Con quale coraggio si chiederà agli operatori di alcuni settori di pagare le cartelle di riscossione per la loro attività che ha percepito pochissime entrate a causa della pandemia?

Perché non puntiamo piuttosto sullo sconfiggere l’evasione e l’elusione fiscale, concentrandoci sulle grandi multinazionali che si sono arricchite durante questa pandemia? Perché non smettiamo di torturare gli onesti lavoratori?

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Mi presento: sono Luca Vitale, dal 2016 in Fratelli d’Italia e da sempre impegnato nella crescita del partito di Giorgia Meloni. Ho scelto di continuare la mia avventura politica iniziata 5 anni fa, candidandomi alle prossime elezioni del Consiglio Comunale del Comune di Grosseto 2021, nell’ottica di sostenere il lavoro che ha svolto l’amministrazione lungo questo periodo e proseguire con grinta e forza nei prossimi anni.

Perché mi sono candidato?

Grosseto è la città in cui vivo e lavoro e che ha saputo infondermi quegli ideali di comunità, come condivisione e solidarietà, nei quali credo fermamente. Per questo motivo, sento il bisogno di renderle omaggio migliorandola, riaprendo il dibattito su alcuni ambiti specifici quali: i giovani, il lavoro e lo sviluppo economico, i servizi alla persona, il green tourism, la mobilità, l’ambiente, la cultura e lo sport. La pandemia ha reso indispensabile lavorare su questi temi, soprattutto alla luce dei vari cambiamenti sociali ed economici.

Non da meno, ho sento il bisogno di fare un regalo alla mia casa, Grosseto, restituendole parte di tutto quello che mi ha dato. La Maremma mi ha concesso di essere ciò che sono anche dal punto di vista professionale, perciò le mie esperienze lavorative, internazionali e il forte legame che intrattengo con la sede nazionale di Fratelli d’Italia consentiranno di poter mettere in pratica quello di cui la nostra terra ha bisogno.

Come immagino il nostro comune tra 5 anni?

Tra 5 anni immagino Grosseto come la capitale della Maremma, in qualità di città del mare, del turismo, della ruralità e della cultura. La mia idea è di plasmare una città in cui è possibile sviluppare delle floride sinergie intorno all’ambito dell’agricoltura, dell’agroalimentare, dello sport e della salvaguardia del florido patrimonio naturale e storico del nostro territorio.

Chi mi conosce sa che le mie priorità sono l’etica, la precisione e la cura delle persone; Mi impegnerò, perciò, a infondere questi valori nei progetti futuri che consentiranno di rendere Grosseto una città florida, indipendente ed internazionale.

Perché sostengo Fratelli d’Italia?

Noi crediamo fermamente nei valori di giustizia, democrazia e solidarietà sociale. Ci ispiriamo a una visione spirituale della vita e ai valori della tradizione nazionale, liberale e popolare. Con la consapevolezza di avere alle spalle un partito solido, coerente e che inneggia all’italianità, ho la certezza di poter dare un forte sostegno alla nostra terra, combattendo a favore di quei temi che richiedono maggiore attenzione.

Sostienimi!

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Il Made in Italy è agognato in tutto il mondo, tanto che è nel mirino del mercato falso. Alcuni dei settori più colpiti sono moda, alimentari giocattoli, ricambi auto, prodotti elettronici e informatici. Il tutto ovviamente non senza conseguenze…

Secondo alcune fonti, le imprese italiane pagano “un dazio” di almeno il 10%. Secondo gli ultimi dati diramati dall’ufficio Ue per la proprietà intellettuale, le perdite subite dai bilanci degli Stati membri prodotte dal mercato del falso hanno raggiunto i 15 miliardi di euro. Solo nell’ultimo anno, anche se in piena pandemia, i prodotti contraffatti hanno garantito alla criminalità organizzata guadagni per almeno 2,5 miliardi, di cui almeno 225 milioni a carico delle aziende italiane.

I dati raccolti dalle Dogane sui danni prodotti dal cosiddetto italian sounding (ovvero prodotti che sembrano italiani per il nome e le informazioni riportate sulle etichette) stimano ormai in 100 miliardi il valore di vini, formaggi, olii fasulli in vendita nel mondo. Assurdo!

Con una crescita esponenziale: nel 2017 la stima si fermava a 60 miliardi. La lotta al falso di “marca” prosegue e nei primi mesi del 2021 l’attività di contrasto all’italian sounding ha portato al sequestro di 2,2 tonnellate di merce contraffatta e all’applicazione di sanzioni per oltre 20 milioni di euro. Pensate a quanta merce contraffatta circola sul territorio e le azioni messe in atto hanno solo un piccolissimo impatto su tutto il mercato della contraffazione.

Che cosa bisognerebbe fare allora?

Prima di tutto si dovrebbe partire con i controlli serrati alle dogane, limitando i potenziali onerosi e i danni patrimoniali ai titolari dei diritti dei prodotti! Perché lo ricordiamo: la merce contraffatta nuoce all’immagine di un’azienda di altissima qualità come lo sono le aziende italiane! Stringiamo le maglie sulla contraffazione! Difendiamo le nostre imprese!

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Solo tanti auspici contro la didattica a distanza ed enorme confusione sugli accessi in sicurezza a scuola: lo scorso anno la soluzione erano i banchi a rotelle, oggi il green pass. Nulla invece è stato fatto per ampliare gli spazi nelle classi, installare sistemi di areazione, potenziare il trasporto pubblico. Draghi rischia di fare gli stessi errori del governo precedente. Un anno dopo, tutto questo è semplicemente paradossale e inaccettabile.

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Hanno vinto, per noi è finita”. Le voci che arrivano dal profondo Afghanistan sono di paura e disfatta.  Dopo mesi di assedio i talebani hanno sferrato la loro offensiva e adesso occupano il 65 per cento del territorio.

E proprio in queste ore i talebani sono entrati a Kabul e l’hanno circondata”. Hanno preso il controllo dell’Università nella parte occidentale della città, ma assicurano che non useranno la forza, non arriveranno nel centro della capitale e che stanno negoziando nel palazzo presidenziale una “transizione pacifica del potere”. Negli scontri alla periferia della città ci sono però almeno 40 feriti. 

In tutto questo come sta gestendo l’Amministrazione Democratica Biden il dossier Afghanistan?

In maniera disastrosa-affermiamo Noi di Fratelli d’Italia.

Perché i talebani non solo riprendono con estrema facilità Kabul e l’intera Nazione afgana, ma sta entrando anche in possesso di armi e mezzi occidentali. Gli alleati locali dell’Occidente sono completamente abbandonati al loro destino.

Una figuraccia per tutto l’Occidente che fomenterà gli integralisti e che avrà gravi ripercussioni anche per la nostra sicurezza. Peggio di così non era proprio possibile fare.

Per Noi di Fratelli d’Italia questo vuole dire dare il ben tornato alla cinica dottrina Obama – Clinton,

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Il giro di boa dell’estate è arrivato. Oggi è il giorno di festa più rinomato dell’estate, anche se per molti c’è ben poco da festeggiare. In un’estate dominata dal green pass e dal miraggio di nuove restrizioni, l’incertezza sociale ed economica si riflette sul tessuto produttivo di questo Paese. È in questi momenti di spensieratezza che il governo si dovrebbe rendere conto di chi non può festeggiare ed è costretto a soffrire e soccombere alla povertà e alle leggi insensate.

In questo giorno di festa il pensiero di Fratelli d’Italia andrà sempre a coloro che hanno bisogno di far sentire la loro voce, perché mentre tutti voltano le spalle, noi siamo pronti ad ascoltarli!

Tanti auguri di buon Ferragosto!!!

Luca Vitale

Fratelli d’Italia

Le discussioni sul reddito di cittadinanza continuano. Sì, parliamo proprio di quella riforma che fin dal principio ha mostrato molte lacune e contraddizioni. Per non parlare del fatto che il sussidio pentastellato è finito nelle mani di numerosi soggetti che non ne avevano affatto diritto e che il sogno di impiegare i beneficiari in lavori socialmente utili è naufragato fin da subito. Nonostante tutto questo, a quanto pare, il governo non ha alcuna intenzione di abolire il reddito di cittadinanza, ma pensa piuttosto ad una correzione.

Ma i dati parlano da soli: solo il 15% degli aventi diritto ha trovato un impiego tramite i navigator e il 38% delle somme è invece andato a chi non ne aveva diritto. Ad oggi l’assegno di 551 euro al mese arriva esattamente a 3 milioni di persone, con una spesa per il bilancio pubblico di circa 8 miliardi all’anno. Solo il 44% delle famiglie povere riceve il sussidio, ma oltre un terzo delle famiglie che ne beneficia non è assolutamente in una situazione di povertà assoluta.

Per quale motivo è nato il reddito di cittadinanza? La ragione sarebbe sconfiggere la povertà. Ma siamo sicuri sia la strada giusta?

Le cifre parlano chiaro: la misura va assolutamente revocata. Secondo quanto riferisce l’Inapp, il tasso di povertà nel Paese è incrementato, quindi qualcosa non ha funzionato in questa riforma, il che ne dimostra la completa inefficienza! Bisogna sostenere i più poveri senza alimentare sacche di illegalità e trovare il modo di far funzionare le politiche attive per il lavoro. Non serve l’elemosina! Servono reali riforme che aiutino i poveri e incrementino la forza produttiva del Paese!

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Ben sappiamo che gli azzurri hanno avuto un enorme successo alle ultime Olimpiadi di Tokyo e questo ha riacceso il dibattito sulle occasioni mancate, tra cui l’ospitare i giochi olimpici del 2024, colpendo la legittima ripartenza di un sistema profondamente in crisi a causa del Covid.

Un errore che non è stato compiuto a Grosseto, nominata Città dello Sport.
I risultati ottenuti e i progetti futuri in ambito sportivo, dove il nostro partito ha creduto fortemente sono sotto gli occhi di tutti! Lo sport vuol dire crescita, sviluppo, promozione del territorio, economia, destagionalizzazione!!! Ecco perché negli ultimi cinque anni Fratelli d’Italia ha investito fortemente in questo settore nella nostra Città
Tutta la Maremma ha vissuto con gioia ed interesse le Olimpiadi, entusiasmo che proviene dalle migliaia di sportivi e appassionati hanno visitato e amato la nostra terra e la sua storia, aiutando a instaurare un concreto canale di sviluppo territoriale sotto ogni punto di vista.

Quale sarà ora l’obiettivo per il prossimo futuro e quali programmi Fratelli d’Italia Grosseto sta attuando?
Sarà ancora quello di ospitare in città eventi sportivi nazionali e internazionali. Ovviamente il tutto sarà organizzato all’insegna del coraggio e della programmazione al fine che tutto il tessuto produttivo e il territorio possa beneficiare delle occasioni sportive. Si potrà usufruire degli impianti organizzati ed efficienti e perfettamente integrati nel tessuto urbano.
Un’ottima iniziativa considerando l’introito economico che porta lo sport alla nostra economia! L’impatto macroeconomico per i Paesi e le città ospitanti grandi eventi è forte nel lungo periodo. E quale migliore occasione per approfittarne e mostrare le nostre eccellenze sportive italiane!

Fratelli d’Italia c’e’ stato nello sport, c’è e ci sarà per tutto il mondo sportivo grossetano!!!

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