BAMBOCCIONI O DISOCCUPAZIONE?

Rialzo della disoccupazione giovanile: l’Italia è al secondo posto superando la Grecia, passando dal 28% al 29,8%. Il tasso italiano è di poco dietro alla Spagna che ha un tasso di disoccupazione giovanile pari al 31,7%.

Rispetto alla precedente misurazione, i dati sull’occupazione in Italia sono calati dello 0.3% sia sulle donne, sia sui giovani dai 25 ai 34 anni. Insomma, i giovani rimangono a casa dei loro genitori fino a 32 anni. Sarà pur vero che l’articolo 30 della Costituzione implica di mantenere e istruire i figli, ma questi giovani devono essere messi nella condizione di poter lasciare il nucleo famigliare quando sentiranno di poterlo fare.

Questi giovani vengono tristemente definiti “bamboccioni”, sicuramente no da Fratelli d’Italia, ma la realtà è ben altra: spesso non è per loro volontà che non possono staccarsi dai genitori, ma per seri problemi occupazionali! Ma se viene continuamente detto che la crisi economica deve ripartire dai giovani, come si può ricominciare da loro se i dati sulla disoccupazione giovanile fanno pena?

Le cose devono cambiare ora! L’occupazione può far girare la moneta, la produzione e tutta l’economia! Più persone che percepiscono un reddito significa ripresa dei consumi e minori costi di produzione per le imprese! Sconfiggiamo questa piaga che danneggia la nostra società! Le false ripartenze non valgono! Incentiviamo la produzione di nuovi posti di lavoro e creiamo manovre sicure per le imprese che incentivino l’assunzione!

Sconfiggiamo il fenomeno dei, a detto di tanti ma non nostra, “Bamboccioni”!

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