Il catasto patrimoniale imposto dal presidente del Consiglio passa in Commissione alla Camera. L’insistenza del governo sul proprio testo conferma che l’intento della revisione del catasto è quello indicato nella relazione che accompagna il disegno di legge: predisporre l’aumento della tassazione sugli immobili, come richiesto dalla Commissione europea.
L’approvazione di questa legge non può essere giustificata dalla guerra in Ucraina e non può giustificare un sovvertimento dei poteri da parte del Governo nei confronti del Parlamento su questioni fiscali interne che riguardano i cittadini italiani.
Ci basti pensare che i piccoli proprietari, se il provvedimento dovesse passare, vedrebbero triplicare il peso fiscale sugli immobili, già tartassati dall’Erario. Per non parlare delle conseguenze devastanti sull’Isee di tutti gli italiani che pagano i servizi essenziali sulla base di quel riferimento reddituale.
Il rischio è che la riforma nascondi una tassa patrimoniale che vogliamo assolutamente evitare.
È possibile che in una situazione così delicata, dove gli italiani si trovano a dover pagare prezzi esorbitanti per le proprie utenze, per gli alimenti e per la benzina, ci sia ancora qualcuno che pensa a come incrementare ulteriormente gli introiti fiscali? Invece di aiutare economicamente i cittadini, continuiamo a mettergli i bastoni tra le ruote. Opponiamoci all’ennesima stangata ai danni degli italiani e di tutte le loro proprietà!
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