SALARIO MINIMO VS PRECARIETA’

La direttiva europea sul salario minimo è in dirittura d’arrivo. A poco più di un anno e mezzo dalla proposta della Commissione europea, il provvedimento dovrebbe essere oggetto di un accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE.

La direttiva punterà invece, secondo quanto già chiarito, a istituire un quadro per fissare salari minimi ‘adeguati ed equi’. L’Italia è tra i sei Paesi dell’Ue a non avere già una regolamentazione in materia, con un dibattito del tutto aperto tra le parti sociali e all’interno del governo stesso.

Il problema, però, è che in Italia non ci sono solo salari bassi, ma un livello di precarietà nel lavoro e nella vita che non c’è mai stato. In Italia si vive una situazione di incertezza e insicurezza.

Ci basti pensare che negli ultimi anni stati effettuati tagli ingenti ai fondi pubblici per garantire alcuni servizi sociali, come il diritto alla salute, alla scuola e all’integrazione. In Italia bisogna rimettere al centro il problema del lavoro e bisogna costantemente lottare contro la precarietà. È arrivato il momento di fare scelte, in ambito locale e nazionale, per porre fine a questo problema. La politica deve tornare a occuparsi dei bisogni materiali delle persone e lavorare è un diritto sacrosanto di tutti i cittadini!

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