CAMPIONI D’EUROPA ANCHE IN ECONOMIA?

La Commissione europea ha espresso un certo ottimismo sulla ripresa economica, in particolare nella zona euro, rivedendo in netto rialzo le sue previsioni di crescita. L’economia dell’unione monetaria potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia già alla fine di quest’anno anziché all’inizio del prossimo. La crescita italiana è prevista del 5% nel 2021. Non male no?

In breve, Bruxelles prevede una crescita nella zona euro del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022. I dati sono stati rivisti al rialzo di 0,5 e di 0,1 punti percentuali, rispetto alle previsioni precedenti. Quello che “frega” l’Italia è l’ampio gap tra servizi e industria, il ribasso degli occupati, ma anche i tassi di interesse ai minimi. Nonostante questo, il Bel Paese è in linea con l’Eurozona, che procede a velocità ridotta.

Consumi pronti a ripartire ora. Considerando il primo trimestre, i consumi sono stati fiacchi: l’ICC segnala un calo a marzo, a causa delle restrizioni che hanno bloccato la spesa per turismo e mobilità. Solo l’acquisto di beni è in lieve recupero. Ma le prospettive per i prossimi trimestri sono più che positive grazie a una ventata di libertà!

A che cosa è dovuto tutto questo?

Ovviamente all’allentamento delle restrizioni. Grazie a questo la fiducia dei consumatori e il turismo sono entrambi in crescita il che è un ottimo punto a nostro vantaggio e dimostra quanto le riaperture abbiano funzionato! Come volevasi dimostrare, anche la campagna vaccinale si è dimostrata efficace in Italia, consentendo l’istituzione del certificato vaccinale e il recupero del commercio internazionale.

Di che cosa ha bisogno ora l’Italia?

l’Italia ha bisogno di superare impedimenti strutturali che ne ostacolano la crescita. Serve creare opportunità per i giovani e sviluppare meglio l’ecosistema che sostiene l’imprenditorialità. Le tasse che gravano sulle aziende sono un grande problema: questo crea un vento contrario alla crescita e agli investimenti e stronca le opportunità. Miglioriamo la situazione economica del nostro Paese! Diventiamo campioni d’Europa anche in economia!

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L’ONG PASSA ALLE MANIERE FORTI: CON LE MINACCE OTTIENE TUTTO

A quanto pare le minacce funzionano secondo le ONG: dopo che alcuni portavoce della francese Sos Mediterranèe avevano annunciato l’intenzione di puntare la rotta verso la Sicilia orientale, la nave Ocean Viking ha ottenuto il porto. La barca si trova già difronte alle coste della Sicilia orientale e nelle prossime ore virerà verso Augusta, il porto in cui attraccherà.

Per tutto il giorno i volontari hanno minacciato di far sbarcare comunque i migranti nonostante non fosse stato concesso un porto di sbarco. Una delle coordinatrici dell’Ong francese, Luisa Albera ha affermato che: “Se non si trova una soluzione entro stasera la Ocean Viking dovrà cercare riparo a est della Sicilia domani. Assegnare rapidamente un luogo sicuro alle persone salvate in mare, non è solo un obbligo morale, è un dovere legale”.

Insomma, anche senza il via libera da parte delle autorità italiane la nave sarebbe sbarcata comunque. Ma vi pare corretto?

E in tutto questo la UE ammonisce: “Doveri su Ocean Viking dipendono posizione nave” e ha aggiunto riguardo alle ricollocazioni: “Al momento la situazione è che un porto sicuro è stato richiesto e ora dipende dagli Stati membri seguire gli obblighi internazionali, questo non è di competenza della Commissione. Solitamente riceviamo richieste di ricollocamento una volta che le persone sono sbarcate”.

E anche l’Unione Europea se ne lava le mani perché “non è competenza della commissione”. Se poi aspettiamo il ministro degli Interni italiano siamo spacciati! Forse i quasi 20mila i migranti sbarcati sulle coste dell’Italia da gennaio al 22 giugno non sono abbastanza. Basta girare le spalle all’Italia e agli italiani! Il campo profughi d’Europa deve chiudere! Difendiamo i nostri confini e fermiamo queste tragedie in mare! Basta restare a guardare!

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MADE IN TUSCANY OLTRE OCEANO

È in arrivo il primo trionfo del Made in Italy che finalmente ottiene il suo riconoscimento internazionale! I prodotti dell’artigianato toscano “ambasciatori” del Made in Tuscany prenderanno parte alla grande fiera di Los Angeles Nexxt-Expo. Gli artigiani avranno l’opportunità di partecipare tramite una collettiva promossa da Confartigianato Firenze alla prima mostra-mercato del Made in Italy, una fiera multisettore, la più grande della California, in programma dal 27 al 30 ottobre 2021. Verranno promosse le attività italiane senza l’impegno di dover sostenere i costi della presenza in loco.

Dall’8 luglio 2021, verranno presentate nel dettaglio le condizioni per prendere parte all’iniziativa. Stando a quanto afferma Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, “si tratta di scegliere il prodotto che più rappresenta la propria attività e di proporlo a Nexxt targandolo con l’indirizzo del sito internet dell’azienda artigiana. Con una spesa minima, per spedizione e tasse, il manufatto sarà presente (esposto e venduto) a Los Angeles nell’area dedicata all’artigianato fiorentino e il link sarà visibile e navigabile sul portale di Nexxt […]

D’altronde i dati del nostro Made in Italy parlano da soli: Dopo il calo del 13,8% del volume delle esportazioni totali registrato nel 2020, le recenti previsioni del DEF 2021 indicano per quest’anno un aumento delle vendite del made in Italy dell’8,2%, che si consolida con un aumento del 5,7% nel 2022.

Il Made in Italy vale ed è richiesto in tutto il mondo!

Questa è assolutamente un’opportunità da cogliere per dare valore a tutte le imprese italiane che vogliono e pretendono di partire. È, inoltre, un modo per dare valore alla nostra Italia e a tutti i suoi prodotti così ricercati nel mondo. D’altronde quale migliore occasione per uscire da questa crisi post-pandemica?

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SOS MIGRANTI: C’è BISOGNO DI AGIRE!

In arrivo un esercito di migranti! L’equipaggio della Ocean Viking ha cominciato a richiedere con insistenza un porto sicuro per i 572 cittadini stranieri caricati a bordo in seguito alle numerose operazioni di recupero condotte in mare negli scorsi giorni.

Ieri l’SOS Mediterranèe, un’associazione non governativa che gestisce la nave, aveva lanciato l’allarme parlando di 369 extracomunitari rintracciati in zona libica che erano andati ad aggiungersi al gruppo di migranti già presenti sull’imbarcazione, oramai al massimo della capienza. 

Secondo Adnkronos, le loro squadre non avvistavano da diversi anni questo tipo di imbarcazioni di legno in partenza dalla Libia. Ma tutto questo vi pare corretto?

Dove credono di approdare queste ONG? In Italia? Si sbagliano di grosso! Noi non siamo il campo profughi d’Europa! Basta cercare continuamente il plauso europeo senza che l’UE muova un dito per sistemare questa situazione che ha visto un enorme incremento negli ultimi mesi (non che sia una novità considerando che siamo nella stagione estiva). Sono quasi 20mila i migranti sbarcati sulle coste dell’Italia da gennaio al 22 giugno. Di certo non sono cifre irrisorie considerando il periodo sanitario! Per i migranti da paesi vicini all’Europa, la pandemia ha funzionato da moltiplicatore: a condizioni di rischio invariate ha aumentato esponenzialmente le ragioni per spostarsi.

Che cosa chiediamo noi?

Che l’Europa smetta di girarci le spalle e che agisca e contribuisca al contrasto di questa situazione ormai insostenibile! Chiediamo un programma europeo di ricerca e soccorso che sia legale, umano ed efficiente.

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DISCOTECHE CHIUSE MA RAVE CONSENTITI?

Prosegue ancora, da sabato notte, il rave party non autorizzato in corso in Toscana, sulle colline della Valdera, a Tavolaia di Santa Maria a Monte (Pisa) al quale partecipano migliaia di persone, soprattutto giovani. Molti provengono da fuori regione e anche dall’estero (Francia, Spagna, Germania e Belgio le nazionalità). La tekno music “sparata” dalle casse montate su un camion si sente a centinaia di metri di distanza. Una discoteca abusiva messa in piedi, si ipotizza, da organizzatori francesi.

Avete letto bene: “discoteca abusiva” perché quelle legali sono tutt’ora chiuse.

Dallo scorso agosto molte discoteche non hanno ancora alzato la saracinesca. Il settore del divertimento notturno conta circa 2.000 discoteche e 50 mila occupati che non percepiscono entrate da quasi (e oltre) un anno. Per il momento i dipendenti fissi hanno campato della cassa integrazione dall’Inps, ma tutti i lavoratori stagionali che fine faranno? Ovviamente tutti a casa! Nessuno verrà richiamato!

Secondo il Sottosegretario Costa, le sale da ballo rimarranno chiuse ancora a lungo: “Al momento restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati dove vi è maggiore difficoltà a disciplinare le modalità di aggregazione in modo da renderle compatibili con le esigenze di prevenzione dal contagio”.

Quindi discoteche chiuse ma rave illegali aperti? Dov’è la logica?

Le discoteche pagano le tasse, rispettano le regole che le sono state imposte per prevenire il contagio e sfamano la bocca di 50mila cittadini. Persone imprudenti si ammassano e nessuno agisce per contrastare tutto questo? Possibile che questa festa vada avanti così a lungo senza che nessuno muova un dito? Il tutto a sbafo degli operatori che rischiano di rimanere a spasso. Che vergogna!

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VARIANTE DELTA IN GIRO PER L’ITALIA A BRACCETTO CON GLI IMMIGRATI

Variante Delta: se ne sente parlare ovunque e fa paura. Com’è plausibile pensare, è arrivata anche in Italia. Vi sono svariati casi, ma quello più eclatante pare essersi verificato a Lampedusa dove un carabiniere è stato contagiato dopo aver prestato servizio al porto e nell’hotspot dell’isola. Il sindaco, ovviamente irato, ha affermato “questo è un gioco al massacro”.

Ora che l’epidemia in Italia sta rallentando e il Paese ha finalmente la possibilità di prendere una boccata d’ossigeno dopo le forti restrizioni dell’ultimo anno e mezzo, piomba anche sull’Italia l’incognita della variante Delta, una mutazione del virus Sars-Cov-2 ad alta contagiosità. In tutta l’isola si contano al momento 31 casi e di questi quasi la metà, ossia 14, sono migranti. Nessuno di loro pare abbia contratto la mutazione del Sars-Cov-2 sull’isola, ma si tratta al momento di casi importati.

Per fare un accenno ai numeri, nei primi cinque mesi del 2021 sono sbarcate in Italia 14.655 persone, un aumento del 181% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando arrivarono circa 5.200 persone. Nel 2021 sono in crescita gli arrivi di minori, diminuisce quindi la percentuale di uomini adulti che negli anni precedenti era sempre stata superiore al 75%.

Ma cosa stiamo aspettando ad agire? Perché dobbiamo mettere in pericolo le nostre forze dell’ordine? Mentre per gli italiani si annunciano nuove restrizioni, gli immigrati clandestini continuano a sbarcare liberamente sulle nostre coste. La soluzione è bloccare gli sbarchi e chiedere all’Europa di collaborare!

Andate a chiedere ai cittadini e alle istituzioni che abitano e operano in questa zona come vivono questa situazione. Terribilmente ovviamente. E che costa si sta facendo per contrastare l’immigrazione? Assolutamente niente!

Basta chiacchere! La parola chiave è solo una: agire!

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GROSSETO: LA CITTA’ ACCESSIBILE

Il progetto è stato presentato dalla onlus Tutto Possibile ASD che ha escogitato questa iniziativa al fine di portare a conoscenza degli utenti le caratteristiche e l’accessibilità di attività commerciali e luoghi di pubblico interesse come uffici, banche, stazioni ferroviarie, teatri, cinema etc…. Il titolo? “Nessuna barriera” e sarà un progetto che ha il patrocinio gratuito della Provincia e del Comune di Grosseto.

Come funzionerà?

Attraverso un QR-Code si potrà accedere a tutte le informazioni necessarie per l’accessibilità ed i servizi offerti da ogni esercizio commerciale mappato con l’attività dell’associazione. Si tratterà di un servizio completamente gratuito per gli utenti che permetterà di mettere in risalto gli esercizi pubblici e privati. Ogni negozio o locale pubblico, infatti, potrà esporre il logo del progetto ed il QR-code che le daranno visibilità nelle pagine web dedicate.

L’opinione del sindaco…

Il Sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, commenta “L’Amministrazione comunale è da sempre sensibile alla tematica relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche per questo ci facciamo da sempre promotori o collaboriamo con le associazioni del territorio su progetti di questo tipo. Una città accessibile è infatti una città inclusiva, ma soprattutto civile. Con questo nuovo progetto ci rivolgiamo ai commercianti e ai luoghi di pubblico interesse, affinchè l’accessibilità sia sempre più diffusa.”.

Fratelli d’Italia appoggia pienamente questa iniziativa. Da sempre ci battiamo e continueremo a batterci affinché i diritti sanciti in materia di disabilità vengano rispettati ovunque, nessuna città esclusa!

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ADDIO AL CASHBACK

Stop al cashback dal primo luglio: il programma prevedeva altri due semestri, fino al giugno 2022. Ma il governo blocca tutto, sulla spinta del centro-destra che lo aveva fortemente osteggiato. Lo avrebbe deciso la Cabina di Regia che si è tenuta a Palazzo Chigi, cancellando l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno. L’operazione cashback si fermerà il 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il «superpremio» da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori (insomma, l’ennesima pagliacciata)

Quali erano gli obiettivi del cashback?

Il cashback aveva tre obiettivi: rilanciare un minimo i consumi, combattere l’evasione e spingere ad effettuare acquisti “fisici” in negozi, mercati, supermercati etc. Il cashback, infatti, non funzionava per gli acquisti online. Non a caso, abbiamo sempre abbiamo dichiarato che è una misura che controlla incessantemente gli italiani in cambio di elemosina.

E per quanto riguarda i numeri?

Per fortuna, i numeri non sono in forte crescita rispetto alla fase sperimentale di fine dicembre: 5,8 milioni di cittadini iscritti, 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronici registrati, oltre 63 milioni di transazioni effettuate, oltre 222 milioni di rimborsi per 3,2 milioni di persone, per un importo medio di circa 69 euro a testa.

Inutile dire che Fratelli d’Italia ha accolto a pieni voti la scelta del Premier. Fin dagli esordi abbiamo sempre dichiarato che la lotteria degli scontrini e il cashback erano una pagliacciata enorme. Finalmente, i quasi due miliardi di euro risparmiati (sui quattro milioni inizialmente investiti) potranno essere destinati alle attività e a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure dovute al Covid. Questo è un grande passo per la ripartenza economica del nostro Paese!

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IL PRIDE VIOLENTO

Il 26 giugno a Bologna è iniziata la settimana transfemminista. In occasione della cerimonia di apertura, alcune impronte rosa hanno imbrattato i volti noti di leader destra tra cui Giorgia Meloni, Matteo Salvini e persino Papa Francesco. La chiamano “performance”, ma è l’ennesima manifestazione violenta del popolo arcobaleno. La trovata non distende certo gli animi in un momento dove la politica si sta già profondamente dividendo sul ddl Zan.
Ma com’è avvenuto il misfatto? I manifestanti hanno messo in atto lo sfregio ballando a suon di musica (e n’è la testimonianza il video postato da Non una di meno) e hanno imbrattato le foto di chi non la pensa al loro stesso modo. Possiamo definire questo evento un’azione violenta? Certo che sì.
Questi attacchi familisti e ultraconservatori di fatto legittimano la violenza che subiamo quotidianamente e sono la reazione eterocispatriarcale alla nostra rivendicazione di autodeterminazione. L’Ansa afferma che, quello che una volta era il Gay Pride, ora diventerà il Rivolta Pride e sarà molto più radicale. Non è un caso allora che alle manifestazioni nei giorni successivi a Roma lo slogan è stato “Orgoglio e Ostentazione” per invocare l’abolizione del concordato in onore della laicità dello Stato.
Sosteniamo pienamente quello che afferma Giorgia Meloni sul suo profilo di Facebook: “Mi rifiuto di credere che chi compie atti del genere o vuole imporre per legge il modello gender nelle scuole, sia rappresentativo di chi rivendica (e merita) semplicemente rispetto per il proprio orientamento sessuale, qualsiasi esso sia, con educazione e senza questi isterismi. L’omofobia va contrastata certo, ma anche alcune “performance””. Perché la violenza non è mai il mezzo o la soluzione; lo è la democrazia e la diplomazia!

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COME SARANNO LE VACANZE DEGLI ITALIANI? COM’E’ MESSO IL SETTORE DEL TURISMO?

Ieri 21 giugno abbiamo annunciato l’arrivo dell’estate. Ma come saranno le vacanze degli italiani nella seconda estate di pandemia? Con l’allentamento delle restrizioni e i vaccini le previsioni sono positive, ma le paure rimaste incideranno ancora sulle intenzioni di viaggio degli italiani. Sicuramente c’è un maggiore ottimismo rispetto all’estate scorsa, ma sarà un ottimismo cauto?

Secondo i dati di Touring Club, il 71% degli intervistati dichiara che andrà sicuramente in vacanza e il 20% che ci andrà probabilmente. Chi sceglie di restare di sicuro a casa è una quota davvero piccola, il 3%.

Sicuramente le vaccinazioni saranno la discriminante delle prenotazioni per le vacanze: molti dei viaggiatori non sanno quando hanno il richiamo del vaccino o, il 28%, pianificherà le vacanze solo quando saprà le date precise della vaccinazione. Solo una quota residuale (11% in totale) ha deciso di anteporre la vacanza al vaccino o pensa di non vaccinarsi affatto. 

La speranza della boccata d’aria per il turismo, fa i conti con i numeri: Nel 2020, il turismo italiano ha perso in totale quasi 88 miliardi di euro, con un crollo del 75% delle presenze rispetto all’anno prima. Il 2021 non è partito nei migliori dei modi: i primi quattro mesi hanno visto l’86% di turisti in meno rispetto al 2019. Le stime di maggio vedono un calo più contenuto, ma comunque intorno al 68% in meno. Le prenotazioni per giugno e luglio, per ora, sono al di sotto delle aspettative. La speranza (se di speranza si parla) risiede nella ripartenza dei voli internazionali e nel green pass.

Le associazioni turistiche lanciano l’allarme: senza turisti stranieri le perdite non saranno compensati. Secondo le stime di Assoturismo, corriamo il rischio di perdere 14 milioni di presenze.

A causa della pandemia, il settore ha perso un quarto dei posti di lavoro. Molti stagionali o precari sono stati costretti a cercare un impiego in altri settori o fare affidamento agli aiuti statali, con l’esito paradossale che ora ristoranti, hotel e strutture turistiche faticano a trovare personale qualificato. Il turismo ha bisogno di attenzione! L’Italia non si merita di certo questo screditamento: i turisti stranieri accorrono da sempre nel nostro Paese per passare le vacanze. Ridiamo il vigore che il Bel Paese merita! Facciamo ripartire questo settore a pieno regime!

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